Avrete sicuramente sentito parlare di diverse novità in casa Microsoft, come ad esempio l’arrivo di un servizio di gioco in streaming all’interno di Xbox Game Pass Ultimate e un sistema di consegna intelligente per poter passare alla versione next-gen di un gioco gratuitamente e con tanto di potenziamento grafico.
Ebbene, in Microsoft si stanno muovendo numerose idee innovative per il settore videoludico, sulle quali Phil Spencer, l’apprezzato capo della divisione Xbox, sta dirottando l’intero team del gaming all’interno del colosso di Redmond.
L’idea principale della compagnia americana sarebbe quella di creare un’infrastruttura unica e condivisa per i suoi utenti, comprendente sia console da gioco Xbox, piattaforme PC Windows e addirittura dispositivi mobile, in modo da poter far giocare le persone tutte sotto lo stesso tetto digitale ma tramite dispositivi diversi, senza barriere tecniche e limitazioni di luogo o piattaforma.
L’obiettivo di Microsoft, a questo punto, diventa quello di far passare la distribuzione di videogiochi attraverso prima la vendita di servizi, numerosi e diversificati in base alle esigenze dei differenti tipi di utenza. A questo si collega quindi più che altro la vendita di videogiochi in versione digitale, come dimostrano alla perfezione Xbox Play Anywhere, Xbox Game Pass e Project xCloud e la console Xbox One S All-Digital Edition.
Ma andiamo per ordine. La compagnia americana, dopo aver già consolidato da diversi anni il servizio dei Games with Gold all’interno dell’abbonamento di Xbox Live Gold, ossia l’offerta di ben quattro videogiochi digitali al mese su Xbox One, ha pensato bene di introdurre il programma dell’Xbox Play Anywhere.
Questo servizio permette così di ottenere con un solo acquisto un determinato videogioco in digitale sia nella sua copia PC Windows 10 che nella sua versione Xbox. Si tratta infatti questa di una prima e forte mossa verso una riapertura al mercato PC dopo tanto tempo, come anche di un primo tassello per l’introduzione del cross-play tra console e PC e per l’istituzione di un ecosistema unico dove i giocatori possono interagire tra di loro e con i contenuti senza limitazioni di ogni sorta.
Ovviamente, questo procedimento porta anche verso una maggiore propensione alla dimensione digitale “all-in-one” del medium, in cui risulterebbe facile passare da una piattaforma all’altra sullo stesso gioco di cui possediamo una licenza, loggarsi con il proprio account Xbox Live potendo così condividere istantaneamente e semplicemente salvataggi, progressi, preferenze, amici, obiettivi e tanto altro ancora.In questo modo, Microsoft è riuscira anche a permettere ai giocatori su Xbox di giocare in cross-play con quelli su PC, prima esclusivamente attraverso la versione del Windows Store dei giochi, mentre di recente abbiamo visto l’ampliarsi della funzionalità anche alle versioni di Steam. Notevole è anche l’apertura ad alcuni progetti di gioco multigiocatore in cross-platform addirittura tra Xbox e Nintendo Switch come anche PlayStation 4.
Ora, pensate al fatto che presto sarà possibile unirsi a questo ecosistema, tra cui anche al cross-play, direttamente dai dispositivi mobile come smartphone e tablet, grazie al servizio di gioco in streaming chiamato Project xCloud. Grazie a questo servizio ora in fase alpha, sarà possibile giocare ai videogiochi senza procedere ad alcuna installazione sul proprio hard disk e da qualsiasi dispositivo si voglia utilizzare, grazie all’ecosistema allargato e alla tecnologia del cloud.Se veniamo poi alla questione del catalogo digitale on-demand di Xbox Game Pass, risulta ben chiara la forte interdipendenza tra i diversi servizi offerti da Microsoft, per cui ognuno di questi deve fare da moltiplicatore di possibilità e funzionalità per l’altro e viceversa. Questo particolare “Netflix dei videogiochi” ha sicuramente contribuito ad aumentare il mercato del gaming digitale, come anche a educare il giocatore a una nuova cultura del videogioco.
Adesso, teniamo presente che un gioco in possesso indirettamente su Xbox One tramite Game Pass è anche disponibile aumaticamente anche su PC grazie al programma di Xbox Play Anywhere, se il titolo supporta la feature, ovviamente (come sicuramente i giochi targati Xbox Game Studios). Inoltre, presto sarà possibile per gli utenti Xbox Game Pass Ultimate (la versione “premium” del servizio comprensiva di Xbox Live Gold) giocare ai titoli disponibili nel catalogo direttamente in streaming, grazie all’arrivo di Project xCloud, per l’appunto.La transizione al mondo del digitale è poi diventata pesantemente decisiva nel momento in cui Microsoft ha dichiarato che tutte le produzione interne (e anche alcune esterne) di Xbox Game Studios sarebbe state rese sempre disponibili all’interno del Game Pass già dal day-one di lancio. Incredibile come numerosi fan di serie come Gears of War e adesso anche Halo si ritroveranno a seguire il brand eventualmente senza possedere i loro prossimi capitoli in fisico (abbandonando il concetto di collezione), ma invece in maniera indiretta e digitale tramite il servizio in abbonamento di Microsoft, perché la convenienza è alta.
E’ importante anche segnalare come la retrocompatibilità e il supporto del Microsoft Store alla vendita di giochi “vecchi” sia un elemento importantissimo nella digitalizzazione di un mercato che altrimenti andrebbe perduto e che in questa maniera può sempre rimanere sul pezzo e venir riproposto ai giocatori, magari con diversi sconti, andando anche a incrementare la quantità di titoli offerta dello store digitale della compagnia.
Arriviamo ora all’elemento più fresco di tutti e di particolare interesse soprattutto da parte di chi non ha intenzione di passare subito alla console di metà generazione Xbox Series X. Stiamo parlando del programma noto come Smart Delivery, il quale permetterà ai giocatori di acquistare una sola copia di un videogioco per poi ottenerlo sia su Xbox One che su Xbox Series X, con tanto di patch di miglioramento grafico gratuita.
In questo modo, per esempio, sarà possibile acquistare Halo Infinite su One e ottenerlo gratuitamente per Series X, oltre che potenziato, più avanti quando si deciderà di acquistare la console next-gen.
Risulta così chiara non solo la politica di interdipendenza dei servizi, ma anche la filosofia che ruota fortemente attorno al consumatore, il quale non deve essere lasciato indietro in base alla piattaforma su cui si trova, ma accompagnato proceduralmente nel corso dell’espansione dell’ecosistema unico.Voi cosa ne pensate? Siete d’accordo con queste decisione da parte di Phil Spencer e Microsoft?
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