Stando a quando rivelato da un nuovo report pubblicato da Bloomberg, Microsoft sarebbe pronta a fare causa all’ente antitrust degli USA qualora l’organo di controllo del mercato statunitense dovesse decidere di bloccare l’acquisizione di Activision Blizzard. Il tutto mentre l’antitrust cinese parrebbe essere propenso ad autorizzare la fusione.
Ad affermarlo è stata una persona a conoscenza della questione, con questa indiscrezione condivisa dalla nota testata americana in seguito ad un report pubblicato da Politico che affermava che la FTC avrebbe “probabilmente intentato una causa antitrust“, così da bloccare la proposta di acquisizione del colosso di Redmond del publisher a cui dobbiamo tra gli altri Call of Duty.
E qualora Microsoft dovesse davvero fare causa all’antitrust degli Stati Uniti, vorrebbe dire che il colosso americano dovrebbe portare avanti l’acquisizione di Activision Blizzard nei tribunali statunitensi.
Secondo la fonte di Bloomberg, nel caso in cui la FTC intenti una causa, Microsoft si sta già preparando a contestare tale decisione
Inoltre secondo l’analista antitrust Jennifer Rie, difficilmente la FTC riuscirebbe a vincere un’ipotetica battaglia legale contro l’azienda di Redmond, con questo processo che ovviamente potrebbe allungare di un bel po’ i tempi della chiusura della fusione, andando di conseguenza ben oltre la giornata del 30 giugno 2023 prevista da MS per la conclusione dell’acquisizione.
Inoltre ribadiamo come nelle scorse settimane anche il CCO di Activision Blizzard abbia affermato che la società “non esiterà a combattere” per assicurarsi che Microsoft riesca a completare l’acquisizione. E stando ad alcune indiscrezione, il produttore di Xbox deve ancora avere delle conversazioni con la FTC così da parlare di potenziali concessioni volte ad ottenere l’approvazione dell’accordo, come l’impegno a rilasciare Call of Duty su altre piattaforme per un certo periodo di tempo.
Alcune fonti di Reuters hanno recentemente indicato che Microsoft potrebbe offrire ad un altro regolatore, la Commissione Europea, una garanzia che Call of Duty rilascerà su PlayStation per almeno dieci anni per ottenere l’approvazione dell’accordo.