Microsoft ha da poche ore annunciato i cosiddetti Open App Store Principles, ossia dei principi su cui dovrà basarsi la natura e l’attività del proprio store digitale, in particolar modo per quanto riguarda Windows Store ma non si escludono completamente eventualità novità anche per Xbox Store.
Seguire questi importanti principi sarà importante per il colosso di Redmond al fine di aprire ulteriormente i propri store digitali, agli sviluppatori così come anche ai consumatori.
Presentando questi nuovi principi di apertura, Microsoft ha dichiarato che in generale i vari app store dovrebbe essere più aperti e di conseguenza meno avidi nei confronti dei diversi e numerosi sviluppatori di app e giochi.
In base a questa particolare filosofia, la compagnia americana ha stilato così 11 principi sull’app store aperto ispirandosi ad alcune delle leggi più importanti e interessanti che si trovano attualmente in discussione e verifica pressi diversi governi in giro per il mondo.
I principi sono suddivi in quattro aree fondamentali e li elencheremo qui di seguito per una maggiore comprensione, ma segnaliamo che la quarta sezione non verrà applicata, almeno per il momento, allo store di Xbox, così come specificato dalla stessa Microsoft.
- Sicurezza, Privacy e Controllo Qualità: si confermano controlli vigorosi e curati per gli utenti e maggior supporto per gli sviluppatori più rispettosi delle norme.
- Responsabilità: si afferma la gestione delle app di terze parti allo stesso livello delle app proprietarie, mentre non si utilizzeranno i dati analitici delle app di terze parti per competere contro di esse.
- Trasparenza e Imparzialità: app proprietarie e app di terze parti verranno trattate in maniera paritaria per quanto riguarda la loro visibilità, promozione e presenza nelle classifiche, così come anche per le regole di moderazione.
- Libertà di scelta per gli sviluppatori:
- Non ci sarà l’obbligatorietà di passare da Microsoft per i pagamenti all’interno delle app
- Non ci saranno degli svantaggi per chi sceglierà strade alternative in termini di transazioni
- Non ci saranno dei termini obbligatori più favorevoli nei confronti di Microsoft che rispetto ad altri store di app
- Gli sviluppatori avranno la possibilità di poter comunicare in maniera diretta tra di loro in merito a offerte e prezzi
Il colosso aziendale ha ribadito che quest’ultima sezione dedicata alla libertà di scelta per gli sviluppatori non verrà seguita per quanto riguarda l’Xbox Store, per via della sua natura molto più differente rispetto a quella del Windows Store e più specifica per l’ambito console/gaming.
Molto probabilmente, Microsoft si riferisce anche al fatto che le console videoludiche vengono generalmente vendute in perdita e che il grosso dei ritorni di denaro deriverebbero per l’appunto dalla vendita non solo di accessori ma anche di software e servizi tramite lo store digitale. Forse cambierà qualcosa in futuro?
Che ne pensate?