In questi minuti si è concluso l’incontro di Microsoft con l’ente antitrust dell’Europa in quel di Bruxelles, dove il Presidente Brad Smith ha cercato di convincere la Commissione Europea ad autorizzare l’acquisizione di Activision Blizzard per un investimento da capogiro di ben 69 miliardi di dollari.
Sia la Competition and Markets Authority del Regno Unito che la Federal Trade Commission degli Stati Uniti hanno infatti cercato di bloccare l’acquisizione negli ultimi mesi, ragion per cui questo appuntamento è considerato da un po’ tutti come un momento cruciale per le sorti di questo accordo.
Il Presidente di Microsoft, Brad Smith, ha quindi rivelato di aver firmato una partnership decennale con Nintendo per portare Call of Duty (e forse anche altri titoli Xbox) su Switch e su qualsiasi console successiva della Grande N.
Inoltre non contento di questo, il colosso di Redmond ha anche firmato un accordo con Nvidia, che in precedenza si era opposta all’accordo, per portare tutte le versioni per PC dei giochi Xbox ed Activision Blizzard su GeForce Now.
Questa serie di novità ha messo Sony nella precaria posizione di essere una delle due sole parti opposte rimaste, in compagnia di Google. Durante un briefing con i media all’inizio di questa sera, il presidente di Microsoft Brad Smith ha rivelato di avere in tasca un contratto preparato appositamente per il colosso giapponese insieme ad una penna, dicendosi pronto a firmarlo.
Presumibilmente, i contenuti di quel contratto garantiranno che Call of Duty continui ad essere rilasciato su PlayStation per i prossimi dieci anni, come è stato precedentemente affermato a più riprese. Il produttore di Xbox ha anche sottolineato che Microsoft detiene solo il 20% del mercato delle console in Europa, rispetto all’80% di PlayStation. Ha anche ammesso che Xbox è stata massicciamente superata da PlayStation verso la fine dello scorso anno, con l’azienda di Redmond che ha conquistato solo il 31% del mercato mondiale.
Microsoft ha concluso che, con l’ultima tornata di annunci, si è impegnata a portare Call of Duty su più piattaforme rispetto a quanto avviene al momento, senza toglierlo a nessunoAfferma anche che
“Sony può spendere tutte le proprie energie cercando di bloccare l’accordo, il che ridurrà la competizione e rallenterà l’evoluzione del mercato, oppure possono sedersi con noi e definire i dettagli di un accordo. Sony afferma che Call of Duty è un prodotto fondamentale, ma tale ‘gioco fondamentale’ era disponibile solo su 120 milioni di dispositivi. Se questo accordo andrà a un buon fine, sarà disponibile su altri 150 milioni di dispositivi”.