Il capo marketing di Xbox, noto come Aaron Greenberg, ha recentemente dichiarato che Microsoft è ora maggiormente a favore del lasciare gli sviluppatori lavorare sulle loro proprie cose, più che spingere sulla scia dei giochi come servizio.
Secondo il dirigente, da parte dei giocatori esiste un interesse sia per i giochi basato sul servizio live che per i videogiochi più tradizionali. Vediamo le sue dichiarazioni in merito:
Guarda, penso che l’intera industria sia ancora in curva di apprendimento per quanto riguarda i giochi come servizio.
Per noi, conta potenziare i nostri team creativi e permetter loro di creare il gioco che vogliono. Anche se penso che sia fantastico che Rare abbia voluto creare Sea of Thieves e proporre qualcosa di nuovo con il concetto di “gioco come servizio”, e noi rispettiamo totalmente la loro decisione come li supporteremo nel caso vogliano continuare su quella strada.
Ma va anche bene per un gioco essere semplicemente un “gioco” – nel caso in cui abbia un inizio, uno svolgimento e una fine – e penso che The Outer Worlds e Wasteland 3 siano grandi esempi in tal senso. Continueremo a supportare i nostri team su quello che vogliono fare.
Greenberg ricorda anche di avere a cuore anche la raccolta feedback dei fan, come anche il loro ascolto da parte degli sviluppatori, per cui si tratta di cose che soltanto nel corso del tempo mostreranno i loro sviluppi.
Ora, le sue dichiarazioni sembrano voler dire in sostanza che Microsoft non si immischierà negli affari creativi e di monetizzazione dei loro team interni nuovi, anche se, ovviamente, la struttura di giochi come servizio rimarrà ancora ben salda con Gears of War, Halo, Forza Horizon, Forza Motorsport e il tuttora aggiornato Sea of Thieves.
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