La Presidente della FTC, Lina Khan, ha negato le accuse di potenziale collusione tra l’organo di controllo del mercato degli Stati Uniti e le agenzie estere, riferendosi ovviamente nello specifico alle voci che li volevano aver espresso pressioni importanti alla CMA del Regno Unito per quanto riguarda la fusione Microsoft ed Activision Blizzard.
Ricordiamo per chi si fosse perso le notizie dei mesi scorsi, che la FTC è stato il primo ente antitrust del mondo ad aver intrapreso un’azione legale contro la gigantesca acquisizione da circa 70 miliardi di dollari di cui sopra, con l’autorità di regolamentazione del Regno Unito presso la Competition and Markets Authority (CMA) che ha scelto di bloccare la fusione a fine aprile.
In seguito a questa decisione piuttosto inaspettata, il CEO di Activision Blizzard, Bobby Kotick, è arrivato ad affermare che la CMA è stata “usata come strumento dalla FTC” e che l’agenzia britannica è stata “cooptata dall’ideologia della FTC”.
In seguito anche l’ex presidente della SEC, Jay Clayton, ed il direttore del NEC, Gary Cohn, hanno affermato che la FTC sembra “esternalizzare la politica di regolamentazione degli Stati Uniti all’Europa”.
Ma dopo tutte queste critiche, la Presidente della FTC Lina Khan ha condiviso una risposta a queste accuse.
In una recente intervista con la CNBC, Lina Khan ha dichiarato quanto segue:
“Queste accuse sono semplicemente false. Per molto tempo abbiamo visto le forze dell’ordine statunitensi collaborare e condividere informazioni con le dell’ordine internazionali, cosa questa avvenuta sotto le amministrazioni sia democratiche che repubblicane. È interessante notare che la comunità imprenditoriale ha sostenuto e incoraggiato attivamente quel tema, quel tipo di cooperazione e coordinamento.
La FTC ha raggiunto un giudizio indipendente [sulla fusione Microsoft-Activision, ndr] a dicembre esaminando i fatti prima della CMA, esaminando le leggi degli Stati Uniti applicate a questi fatti, applicate a quella specifica transazione. Ogni giurisdizione applica le proprie autorità, applica le proprie leggi. Noi, ovviamente, ci impegniamo nelle migliori pratiche in termini di coordinamento e condivisione delle informazioni, ma non c’è dubbio che ogni ente antitrust stia utilizzando il proprio giudizio indipendente per giungere alla conclusione.”.