Dieci giocatori autoproclamati hanno presentato un’ingiunzione di emergenza nel tentativo di impedire a Microsoft di acquistare Activision Blizzard, ma il Nono Circuito d’Appello degli Stati Uniti ha immediatamente respinto la loro richiesta.
Ebbene sì, la cosiddetta Gamer’s Suit composta da un gruppo di giocatori in quel degli USA ha tentato di far saltare la fusione tra l’azienda di Xbox e quella di Call of Duty, quando ormai la strada sembra essere spianata verso l’autorizzazione in tutto il mondo dopo una lunga battaglia con gli enti antitrust andata avanti per circa 18 mesi.
Come segnala GameSpot, i giocatori hanno originariamente presentato una richiesta alla Corte d’Appello del Nono Circuito federale per un’ingiunzione per interrompere l’acquisizione e, dopo che è stata respinta, hanno deciso di non arrendersi presentando prontamente ricorso contro la decisione presso la Corte Suprema.
Ma a quel punto il giudice della Corte Suprema, Elena Kagan, ha deciso di negare la mozione senza spiegazioni. Ad ogni modo, secondo questi giocatori l’acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft li “minaccia di perdita o danno importante, riducendo sostanzialmente la concorrenza” nel mercato dei videogiochi.
In tuto questo segnaliamo come proprio in queste ore Microsoft ed Activision Blizzard abbiano deciso di estendere ufficialmente la data per concludere l’acquisizione.
Justice Kagan has rejected a long-shot emergency request that was filed by gamers trying to block the Microsoft-Activision merger
— Lawrence Hurley (@lawrencehurley) July 18, 2023