Microsoft ha proposto di acquisire Activision, ma di escludere dall’accordo i diritti per il cloud gaming per i titoli già usciti o in arrivo entro i prossimi quindici anni firmati Activision, per PC e console. L’affare potrebbe dunque concludersi positivamente per il colosso di Redmond: la Competition and Markets Authority, l’anti-trust inglese, sembrerebbe attualmente soddisfatto del nuovo accordo proposito da Microsoft per portare al termine la fusione con Activision-Blizzard.
In precedenza, l’ente aveva più volte espresso preoccupazione per l’innovazione e la competizione nel campo: per l’anti-trust, l’affare poteva infatti intaccare i due campi sopracitati, attualmente dunque per Sarah Cardell – CEO della CMA, i nuovi accordi proposti da Microsoft potrebbero porre fine alle problematiche riscontrate, come riportato sul sito ufficiale.
Attualmente, l’anti-trust inglese avrebbe temporaneamente dato il via libera alla conclusione dell’acquisizione, venerdì 6 ottobre la Competition and Markets Authority si consulterà nuovamente per analizzare la proposta di Microsoft. Precedentemente, Phil Spencer aveva già affermato l’arrivo del verdetto proprio entro il mese di ottobre.
In attesa del verdetto, Brad Smith – Vice Presidente di Microsoft ha già affermato di essere entusiasta del primo riscontro positivo, spiegando come l’azienda continuerà a lavorare duramente per l’approvazione definitiva in arrivo entro il 18 ottobre.
We are encouraged by this positive development in the CMA’s review process. We presented solutions that we believe fully address the CMA’s remaining concerns related to cloud game streaming, and we will continue to work toward earning approval to close prior to the October 18…
— Brad Smith (@BradSmi) September 22, 2023
Nonostante ciò, la stessa Cardell ha evidenziato come il colosso di Redmond avrebbe potuto ridefinire la questione già diverso tempo prima. Con la giusta proposta nel momento giusto costi, incertezze e ovviamente, entrambe le parti coinvolte avrebbero risparmiato diverso tempo.
In conclusione, per fare fronte alle perplessità della CMA, Microsoft ha ridefinito i termini dell’accordo per soddisfare definitivamente le richieste dell’anti-trust. Con la nuova proposta da parte del colosso di Redmond e nessun’altro dubbio dall’ente interessato, l’affare potrebbe completarsi senza ulteriori problemi.