Microsoft ha rivelato che la scorsa settimana 38 firmatari hanno depositato negli USA nove memorie “amiche della corte” a sostegno dell’acquisizione di Activision Blizzard, rappresentando di conseguenza un momento importante nel processo normativo riguardante l’operazione da circa 70 miliardi di dollari.
Come possiamo leggere sul sito ufficiale del colosso americano, le memorie della scorsa settimana hanno visto diversi partiti farsi avanti per essere ascoltati, “cosa raramente vista per un caso di competenza della Corte Suprema”. Questo con l’obiettivo di far capire all’FTC che l’acquisizione è da autorizzare e non bloccare.
Microsoft precisa come in questi brief abbiano partecipato dei gruppi che tradizionalmente “si trovano su fronti opposti su questioni chiave”, ma in questo caso hanno tutti deciso di schierarsi a favore dell’acquisizione di Activision Blizzard da parte dell’azienda di Xbox, convinti che questa operazione rappresenti un bene per l’industria dei videogiochi negli Stati Uniti:
Le memorie depositate la scorsa settimana rappresentano più di 37 milioni di dipendenti di aziende di tutte le dimensioni appartenenti a due principali organizzazioni imprenditoriali, più di 12 milioni di lavoratori di due sindacati chiave, otto ex agenti della FTC e del DOJ, cinque sviluppatori di giochi indipendenti che competono nel mercato ogni giorno e altro ancora.
Oltre alle coalizione tra imprese – tra le quali troviamo la Camera di commercio statunitense e la Business Roundtable – e lavoratori – tra cui AFL-CIO e Communications Workers of America (CWA) – a depositare le memorie sono stati anche nove economisti di spicco che insegnano in istituzioni che vanno dalla George Mason University all’Università della California, Berkeley.
L’elenco completo delle memorie depositate e dei loro firmatari lo trovate qui, mentre le memorie stesse sono presenti qui. Microsoft ha precisato che sin dall’annuncio dell’acquisizione, avvenuto 21 mesi fa, hanno lavorato duramente per dimostrare alle autorità di regolamentazione di tutto il mondo di voler collaborare con loro per risolvere in modo attivo agli eventuali problemi riscontrati.
In quest’ottica viene citato anche l’accordo di 10 anni con Sony, con l’obiettivo di portare Call of Duty a più di 150 milioni di persone, oltre alla cessione dei diritti di streaming su cloud ad Ubisoft per i giochi Activision.
L’azienda di Xbox conclude l’articolo riportando quanto segue:
Come dimostrano le memorie della scorsa settimana, negare la nostra capacità di chiudere questa transazione rappresenterebbe un passo indietro per l’economia, la capacità di organizzazione dei lavoratori, l’industria del gioco stessa e il futuro di un’efficace applicazione delle norme antitrust.
Le autorità antitrust svolgono un ruolo chiave nella protezione dei consumatori e abbiamo reso noto pubblicamente che siamo ansiosi di coinvolgere la FTC in una discussione su cosa possiamo fare di più per risolvere le loro preoccupazioni.
Last week 38 signatories filed nine "friend of the court" briefs in support of our acquisition of Activision Blizzard, representing businesses, labor unions, former regulators, and game developers. https://t.co/peaAjWxj82
— Brad Smith (@BradSmi) September 21, 2023