Ormai tutti sapranno dell’acquisizione messa in atto da Microsoft nei confronti di Activision Blizzard, ma non tutti sapranno come stanno andando le cose burocraticamente. Portare a termine un’acquisizione di questo calibro non è certo una cosa facile: ci sono tante cose da tenere in conto prima di poter procedere con l’ufficialità. Non è un processo sicuramente facile o veloce, ha bisogno del suo tempo per essere limato sotto ogni punto di vista e per prendere in considerazione ogni minimo dettaglio di un’operazione così importante.
Ad ogni modo, lo scorso giugno, il Communications Workers of America (CWA) ha raggiunto un accordo di neutralità del lavoro con Microsoft e, a seguito di questo accordo, ha anche mandato una lettera alla Federal Trade Commission per sostenere l’acquisizione di Activision Blizzard, produttore, tra gli altri, di saghe come Call of Duty, da parte di Microsoft per ben 68,7 miliardi di dollari.
Il CWA ha sostenuto l’acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft mandando una lettera all’FTC
Il presidente del sindacato ha già istituito, verso la fine di maggio, il primo sindacato certificato di Activision Blizzard presso la Raven Software, ma non si è fermato solo a questo. Lo scorso giovedì, infatti, ha mandato una lettera ai leader dell’FTC, in cui ha dichiarato quanto segue:
“Ora sosteniamo l’approvazione della transazione prima di te perché Microsoft ha stipulato un accordo con CWA per garantire ai lavoratori di Activision Blizzard un percorso chiaro verso la contrattazione collettiva”.
A tal proposito, è poi intervenuto anche il presidente della CWA, Chris Shelton, che ha voluto aggiungere alcune cose al riguardo. Ecco cosa ha detto:
“Gli impegni vincolanti di Microsoft daranno ai dipendenti un posto al tavolo e assicureranno che l’acquisizione di Activision Blizzard vada a vantaggio dei lavoratori dell’azienda e del più ampio mercato del lavoro dei videogiochi”.
Ad ogni modo, la CWA e Microsoft hanno finalmente trovato un accordo per la neutralità del lavoro che entrerà in vigore 60 giorni dopo l’ufficiale acquisizione di Activision Blizzard. Secondo questo contratto, Microsoft dovrà rimanere neutrale quando i dipendenti mostreranno l’interesse di creare un loro sindacato, così come saranno in grado di “esercitare facilmente il loro diritto di comunicare con altri dipendenti e rappresentanti sindacali sull’appartenenza sindacale”.
A maggio, Shelton aveva dichiarato che “sosteniamo l’approvazione [dell’acquisizione] e non vediamo l’ora di lavorare in collaborazione con Microsoft dopo la chiusura di questo accordo”, facendo intendere come il sindacato avesse deciso di intraprendere una nuova strada. Fino a quel momento, infatti, il sindacato aveva espresso le sue preoccupazioni al riguardo e aveva deciso di unirsi ad un gruppo di organizzazioni.
Inoltre, i rapporti che c’erano tra il sindacato e Activision Blizzard erano abbastanza controversi, con il sindacato che aveva presentato diverse accuse di pratiche di lavoro sleali contro l’azienda, facendo si che Activision Blizzard si tutelasse innalzando diversi ostacoli prima delle elezioni di Raven Software come sede per il primo sindacato certificato dell’azienda.
Microsoft, invece, ha usato un approccio molto più delicato, pubblicando un post in cui venivamo delineate, seppur in maniera vaga, le linee guida da seguire per gestire i sindacati e le organizzazioni. Il post conteneva una dichiarazione secondo cui Microsoft è “impegnata in approcci creativi e collaborativi con i sindacati quando i dipendenti desiderano esercitare i propri diritti e a Microsoft viene presentata una proposta di sindacato specifica”.