Il processo tra Epic Games ed Apple continua a far emergere interessanti informazioni sul funzionamento interno dell’industria dei giochi, e l’ultima è che Microsoft non ha mai realizzato profitti dalla vendita di hardware per console. Questa potrebbe non essere la notizia più sorprendente, dato che le console nel settore dei giochi sono state da sempre vendute in perdita, ma raramente le aziende lo ammettono ad alta voce.
La vicepresidente di Xbox, Lori Wright è stata chiamata come testimone di terze parti per il processo, dove le sono state poste domande sul mercato delle console. In risposta a una domanda dell’avvocato di Epic Games, Wes Earnhardt, che ha chiesto “quanto margine” Microsoft guadagna sulla vendita di console Xbox, Wright ha detto: “Non lo facciamo. Vendiamo le console in perdita”. Alla domanda se Microsoft abbia mai realizzato un profitto sulla vendita di una console Xbox, Wright ha risposto: “no”.
Ciò segue il modello di business della console tradizionale, ovviamente, che consiste nel vendere hardware in perdita mentre si guadagna sulla vendita di giochi o servizi in abbonamento come Xbox Game Pass, nel caso di Microsoft. Come viene specificato in questo tweet (e nell’articolo) di Tom Warren, Xbox ovviamente genera del profitto, ed un portavoce di Microsoft ha voluto specificare che il business dei videogiochi è in forte crescita. Le console vengono vendute per attirare clienti per poter generare profitti dalle vendite dei giochi e negli abbonamenti ai servizi online.
L’analista di Niko Partners, Daniel Ahmad, ha approfondito questo aspetto in un thread su Twitter, sottolineando che questo modello di business ha svolto un ruolo più importante negli anni ’90 e all’inizio degli anni 2000, ma che PS5 e Xbox Series X|S sono attualmente vendute in perdita sì, ma molto probabilmente diventeranno redditizie in futuro.
Il motivo per cui Epic Games stava discutendo la questione di Xbox era per stabilire che il mercato delle console è significativamente diverso dal mercato mobile, giustificando così la divisione dei ricavi 70-30 su Xbox e PlayStation. Epic ha affermato che il taglio del 30% da parte di Apple delle microtransazioni in-game è monopolistico, mentre Apple invece sostiene che le sue commissioni sono in linea con altre piattaforme come Steam, Google Play e Xbox e PlayStation Store. Il processo continuerà per molte altre settimane, ma ha già portato alla luce informazioni affascinanti sul settore in generale, come anche le politiche sulle commissioni cross-play di Sony.