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Microsoft cita in giudizio Sony per difendersi dalla FTC nella causa per Activision Blizzard

Microsoft ha deciso di citare in giudizio Sony per difendersi nella causa contro la FTC per l'acquisizione di Activision Blizzard.
Alberto RossiDi Aggiornato:
Jim Ryan di Sony e Phil Spencer di Microsoft in giudizio per l'acquisizione di Activision Blizzard

Microsoft ha effettuato una nuova mossa volta a difendersi nella causa contro la FTC per l’acquisizione di Activision Blizzard, citando nientemeno che in giudizio Sony. Secondo una dichiarazione del tribunale, il produttore di Xbox vuole che l’azienda a cui dobbiamo PlayStation divulghi i dettagli privati riguardanti la produzione dei giochi attualmente in sviluppo presso l’azienda.

Facendo questo, il colosso americano punta a far capire alla FTC che la diretta concorrenza ha tutti i mezzi per poter continuare ad essere competitiva anche in seguito all’eventuale completamento dell’acquisizione del publisher a cui dobbiamo Call of Duty.

Dopo una proroga di una settimana, Sony ha tempo fino al 27 gennaio per limitare, annullare o rispondere in altro modo alla citazione. Ed in attesa di vedere l’evolversi della situazione, a dicembre la FTC ha annunciato l’intenzione di citare in giudizio Microsoft nel tentativo di fermare l’acquisizione da 69 miliardi di dollari di Activision Blizzard, con l’organo di controllo del mercato preoccupato che questa fusione consentirebbe alla società di “sopprimere i concorrenti”.

Tra le società preoccupate per l’acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft troviamo anche Sony, timorosa che l’accordo possa ridurre significativamente la capacità competitiva di PlayStation visto che il colosso di Redmond metterebbe le mani sulla serie di Call of Duty.

Nel tentativo di affrontare i problemi normativi di cui sopra, Microsoft ha recentemente affermato di aver offerto a Sony un contratto di 10 anni per continuare a portare la serie di Call of Duty su console PlayStation sin dallo stesso giorno in cui arriva su Xbox.

La FTC ha dichiarato all’inizio di questo mese che non ci sono stati colloqui di accordo “sostanziali” con Microsoft sulla proposta di acquisizione, e qualora si dovesse andare in giudizio il caso sarà affrontato durante le udienze che si terranno nell’agosto 2023.