La vicenda legale tra Microsoft e la Federal Trade Commission (FTC), con al centro l’acquisizione di Activision Blizzard, sembra non avere fine. Tuttavia, questa volta un giudice si è rifiutato di accogliere una richiesta avanzata dal colosso di Redmond: lo scorso anno, Microsoft avrebbe pressato Sony per condividere ulteriori documenti riguardanti gli accordi che prevedono l’uscita di Call of Duty sulle console della multinazionale giapponese per un determinato lasso di tempo.
Sony, secondo quanto riportato, ha declinato la richiesta e Microsoft ha chiesto al Giudice Amministrativo supervisore del caso contro l’FTC di certificare una richiesta di esecuzione giudiziaria, accusando Sony di detenere alcuni documenti presentati esclusivamente all’antitrust per trarne vantaggio in tribunale.
Sony ha respinto le accuse e l’FTC ha successivamente chiesto alla corte di presentare un’opposizione alla mossa di Microsoft, ma il colosso di Redmond ha sostenuto di avere il diritto di presentare la propria opposizione.
Il Giudice, tuttavia, ha messo fine alla vicenda emanando un ordine in cui la richiesta di Microsoft di costringere Sony a condividere ulteriori documenti è stata categoricamente respinta. Il Giudice Michael Chappel ha definitivamente chiuso il caso il 7 aprile 2023, spiegando come Microsoft abbia agito senza alcuna autorizzazione: pertanto, al momento non è chiaro se le azioni della multinazionale americana avranno influiranno sul caso.