Quella di Microsoft per acquisire Activision Blizzard è una delle manovre commerciali dell’industria videoludica che resterà probabilmente più impressa nella storia del nostro amato media; una manovra destinata a plasmare l’intero settore in modo considerevole. Una mossa che, se andrà in porto superando l’esame di tutti gli enti di controllo, costerà alla compagnia la bellezza di 68,7 miliardi di dollari.
L’affare è inoltre giunto tempestivamente, nel momento più opportuno, quando Activision Blizzard vacillava oramai da mesi sotto le pesanti accuse e i derivanti scioperi contro molti soggetti in posizioni di rilievo nella compagnia, accusati di molestie, abusi e addirittura di stupro. In cima a tutti costoro c’è un figuro, Bobby Kotick, CEO della compagnia, finito nell’occhio del ciclone per aver chiuso gli occhi davanti a tutti questi orrori.
La diffusione di un nuovo documento fa luce sulle origini di questa acquisizione di Microsoft
Un documento ufficiale, ancora mai mostrato pubblicamente, ha fatto il suo debutto in rete nella giornata di ieri, dimostrando come i primi passi che avrebbero portato Microsoft a fare questa colossale acquisizione furono compiuti in data 19 novembre 2021. In quella data si è aperto il dialogo tra Bobby Kotick e Phil Spencer.
La data dovrebbe far riflettere: 19 novembre 2021, precisamente tre giorni dopo lo scoppio dello scandalo che ha travolto Activision Blizzard e il giorno dopo che Phil Spencer aveva fortemente condannato quanto accaduto: “Noi del team di Xbox siamo rimasti disturbati, davvero turbati, dagli eventi e dalle azioni terribili accadute in Activision Blizzard. Questo è un tipo di comportamento che non deve assolutamente esistere nel nostro settore. Il nostro team sta valutando tutti gli aspetti sui rapporti che abbiamo con Activision Blizzard ed effettuando provvedimenti proattivi costanti”.
Queste parole hanno oggi un significato diverso da quello che probabilmente molti colsero quando furono espresse, poiché al momento si pensò Phil Spencer volesse dire che Microsoft avrebbe preso le distanze da Activision Blizzard – mentre, a quanto pare, intendeva cogliere l’occasione per procedere con l’acquisizione.
A conferma di ciò il fatto che il giorno seguente, il 20 novembre 2021, fu lo stesso Satya Nadella, CEO di Microsoft in persona, a dichiarare che la sua compagnia era “interessata ad esplorare un’unione strategica con Activision Blizzard”. Da qui sono derivati due mesi di discussioni e trattative – che potete consultare qui – conclusesi il 18 gennaio scorso con l’annuncio dell’acquisizione.
Pare che ben altre quattro compagnie, e un individuo, tutti ignoti, fossero interessati all’acquisizione. Purtroppo non è possibile sapere di chi si tratti, poiché i documenti si riferiscono alle compagnie come A, C, D ed E, mentre all’individuo è affidata la lettera B.
Il documento conferma come Kotick, a riconferma che la legge non è affatto uguale per tutti come si vorrebbe far credere, lascerà la compagnia con una buonauscita di 410,1 milioni di dollari, pari a 95 dollari per ciascuna delle 4,3 milioni di azioni in suo possesso. A questa cifra si aggiungono altri 14,6 milioni, un cosidetto “paracadute dorato”, offerto da Microsoft per incoraggiare il CEO ad abbandonare la poltrona invece di provare a tenersela.