L’analista Michael Pachter si è espresso sul caso riguardante l’acquisizione di Activision da parte di Microsoft. Secondo Pachter se l’affare andasse a buon fine questo non danneggerebbe in alcun modo i consumatori, ma soltanto i diretti competitor che non sapranno adattarsi al nuovo mercato.
Nel corso di un’intervista con Destin, l’analista ha spiegato la sua opinione in netto disaccordo con quanto dichiarato dal CMA: l’antitrust inglese per il momento ha bocciato la richiesta di acquisizione in quanto potrebbe giocare a sfavore dei consumatori con possibili aumenti di prezzo e poca innovazione nel settore. Per Pachter invece la questione è ben diversa e infatti, gli unici a rimetterci sarebbero le compagnie che per qualsivoglia motivo non riusciranno ad adeguarsi.
Microsoft cambierà radicalmente le carte in tavola nell’industria videoludica, di conseguenza chi non saprà adattarsi sarà tagliato fuori.
Ovviamente l’affare non sarà favorevole a Sony, al contrario danneggerà l’azienda nipponica ma non di certo i consumatori.Al momento la proposta di Microsoft ovvero $15 per i contenuti è decisamente migliore rispetto a dare un anticipo di $500, successivamente $70 per i giochi e $5 per usufruire del multiplayer, l’azienda dovrà scegliere se allinearsi con le novità oppure pagarne le conseguenze.
Nel frattempo la diatriba fra i due colossi va avanti, recentemente Sony ha avuto modo di rimarcare come in passato Microsoft non abbia rispettato alcuni accordi. Dunque per questo motivo Sony ha modo di credere che la compagnia di Redmond possa nuovamente non seguire le promesse fatte riguardanti Call of Duty, qualora l’acquisizione andasse a buon fine.