Il mese di gennaio 2022 è stato letteralmente scosso dall’intenzione di Microsoft di acquisire ufficialmente Activision Blizzard in seguito ad un accordo da 68,7 miliardi di dollari, il più grande investimento mai visto nell’industria dei video giochi, grazie al quale il colosso di Redmond metterebbe le mani su una gran quantità di franchise importanti, come Call of Duty, Warcraft, Overwatch, Crash Bandicoot, Spyro e Diablo.
Ma mentre gli investitori di Activision Blizzard voteranno a favore o contro la proposta di acquisizione in un’assemblea speciale degli azionisti in programma il 28 aprile 2022, in queste ore è emersa sul web una nova notizia con protagonista SOC Investment Group, società d’investitori.
La società di investitori è contraria all’acquisizione di Microsoft
Ed entrando nello specifico della questione, SOC Investment Group è stato molto critico nei confronti delle risposte fornite da Activision Blizzard in seguito alle recenti cause legali per molestie sessuali e discriminazione, rilasciate lo scorso novembre, chiedendo le dimissioni di figure di spicco tra cui il CEO Bobby Kotick, il presidente del consiglio Brian Kelly e il direttore indipendente Robert Morgado.
E stando a loro, l’eventuale acquisizione di Microsoft è da respingere per due motivi specifici, descritti in una lettera inviata direttamente ai colleghi azionisti lo scorso giovedì:
“Questa transazione non riesce a valutare adeguatamente Activision e il suo potenziale di guadagno futuro, in gran parte perché ignora il ruolo che la crisi delle molestie sessuali – e la gestione incompetente del consiglio di Activision – ha svolto nel ritardare il rilascio dei prodotti e nel deprimere il prezzo delle azioni.
Siamo scettici sulla fattibilità di una transazione con Microsoft (o un acquirente simile), dato il mutevole clima di applicazione dell’antitrust, nonché le ovvie fonti di potenziale danno competitivo derivante da questo consolidamento.Non crediamo che gli azionisti di Activision debbano guardare a una transazione per ricostruire il valore perso dall’incapacità del management di Activision di fornire sicurezza ed equità sul luogo di lavoro e dall’incapacità del Consiglio di amministrazione di rispondere in modo costruttivo alla crisi emergente.
Ma osserviamo anche che, almeno dallo scorso luglio, i dipendenti Activision hanno coraggiosamente chiesto che le molestie e le ritorsioni finiscano in azienda e che svolgano un ruolo decisivo nel rimodellare la cultura aziendale a venire.
Vi esortiamo a unirvi a noi nel respingere la proposta di fusione di Microsoft e nell’elezione di un nuovo consiglio di amministrazione competente e dedicato alla prossima riunione annuale di Activision Blizzard”.
In attesa di capire l’evolversi della situazione, ricordiamo come Microsoft abbia affermato nelle scorse settimane che spera di completare l’accordo nella prima metà del 2023, subordinatamente alle condizioni di chiusura e al completamento di una revisione normativa.
E a riguardo, la Federal Trade Commission degli Stati Uniti sta gestendo una revisione antitrust per determinare se l’acquisizione darebbe a Xbox un vantaggio competitivo sleale ai danni della concorrenza.