Mentre in rete si continua a discutere con una certa insistenza della gigantesca acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft, in questo articolo vi segnaliamo una nuova ed importante novità riguardante proprio questa gigantesca fusione, destinata a sconvolgere e a cambiare per sempre il mondo dei videogiochi nei prossimi mesi, indipendentemente dall’esito.
Difatti un’azienda appartenente al mondo dei videogiochi, ma rimasta nell’anonimato per quanto riguarda i documenti condivisi con il pubblico, ha inviato tutta una serie di considerazione all’ente antitrust del Regno Unito, con l’obiettivo di dissipare ogni dubbio in merito alle conseguenze che questa fusione avrà una volta che sarà completata.
E dando quindi un’occhiata a queste dieci pagine condivise dalla Competition and Markets Authority, questa grossa azienda appartenente al mondo dei videogiochi crede che l’acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft non potrà che far bene al mercato, consentendo per esempio ai giocatori di accedere ai vari capitoli di Call of Duty direttamente all’interno di Xbox Game Pass, senza dover di conseguenza obbligatoriamente spendere 80 euro per giocarli.
Qui di seguito trovate un estratto delle considerazioni condivise da questa società per quanto riguarda la gigantesca acquisizione di Microsoft:
“Ci teniamo a precisare che qualora l’acquisizione con venga finalizzato i consumatori sarebbero costretti ad accedere ai giochi di Call of Duty solo acquistandoli a titolo definitivo. Invece qualora l’acquisizione dovesse andare in porto, i giocatori potrebbero non soltanto acquistare i giochi come fanno ora, ma avrebbero anche l’opportunità di accedere a Call of Duty tramite Game Pass o attraverso il cloud gaming, ciascuno al costo di un abbonamento economico.
Come visto in altri settori come la televisione, i modelli in abbonamento sono a favore dei consumatori perché riducono il costo d’accesso ai contenuti e garantiscono l’accesso a un ventaglio più ampio di prodotti e servizi. Anche il costo inferiore per accedere a titoli popolari è un vantaggio intrinseco per i consumatori”.
La società in questione chiede quindi all’organo di controllo del mercato UK di tutelare i consumatori, e non altre aziende concorrenti di Microsoft. Vedremo quindi se queste nuove considerazioni faranno breccia presso l’ente antitrust del Regno Unito, rassicurandolo circa il fatto che questa acquisizione non danneggerà il mercato qualora venga completata.