L’enorme acquisizione di Activision Blizzard continua a tenere banco sul web, vista l’assoluta ed indiscutibile importanza che ricopre nel mondo dei videogiochi e non solo, con vari enti che stanno analizzando in modo meticoloso l’imponente operazione impostata da Microsoft a fronte di un investimento di ben 68,7 miliardi di dollari.
Proprio in tal senso, mentre proseguono i lavori presso la Federal Trade Commission statunitense, l’antitrust europeo ha deciso di contattare direttamente la concorrenza del colosso di Redmond, inviandogli dei questionari per chiedere la loro opinione in merito a quest’acquisizione, con l’obiettivo di ottenere delle ulteriori rassicurazioni riguardo allo stato di salute del mercato anche in seguito alla conclusione dell’operazione in questione.
L’antitrust europeo ha deciso di contattare la concorrenza di Microsoft per sapere la loro opinione in merito all’acquisizione di Activision Blizzard
Quindi sì, proprio per evirare che la concorrenza venga danneggiata con l’acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft, comportando una sorta di monopolio, l’ente dell’antitrust europeo ha deciso di contattare le diretti concorrenti del colosso americano, quali Nintendo, Sony ecc, con l’obiettivo di scoprire cosa potrebbe accadere sul mercato qualora franchise molto importanti come Call of Duty finiscano nella mani di Microsoft.
Inoltre il regolatore desidera vederci chiaro anche in merito all’eventuale arrivo di Xbox Game Pass sulle piattaforme concorrenti, seppur in tal senso c’è da ribadire come in ben più di un’occasione il colosso di Redmond abbia affermato di voler portare il proprio servizio anche su console Nintendo e PlayStation, con quest’ultime che però quantomeno per ora si sono mostrate decisamente reticenti a tali possibilità.
Detto questo, ricordiamo che qualche giorno fa la Federal Trade Commission statunitense abbia chiesto a Microsoft un supplemento di documenti, con la risposta in arrivo entro 30 giorni (entro il mese di agosto 2022). E qualora tutto dovesse andare bene l’ente darà il via libera all’affare.