Franz Kafka è forse il più importante esponente del modernismo ma ancora di più del surreale, del paradossale trasposto nella realtà di tutti i giorni. Diversi film, fumetti e anche videogiochi si sono ispirati alle trame kafkiane. Anche Ovid Works ci ha provato con Metamorphosis, gioco che oscilla tra un puzzle game e un walking simulator: ve ne parliamo nella nostra recensione.
Risveglio insettoso
Non starò a raccontarvi la trama del libro La Metamorfosi da cui il videogioco trae piena ispirazione (così come, in parte, dalla novella La Sentenza) per non rovinarvi buona parte della sorpresa, anche se posso assicurare a tutti i lettori che il videogioco rimane godibile grazie a qualche cambiamento azzeccato. La storia inizia nei panni di Gregor Samsa, svegliatosi a casa dell’amico Josef in una giornata come tante, fino a quando non si accorge di essersi trasformato in un insetto. La narrazione ruota attorno all’alienazione di Gregor nella sua nuova forma, che dovrà fare il possibile (e anche l’impossibile per un piccolo scarafaggio) per riuscire ad attraversare gli ambienti di gioco, vedendo un mondo ostile e gigantesco dal punto di vista di un piccolo insetto. Il tutto per riuscire ad arrivare ad un fatidico luogo, “la Torre”, sperando di recuperare la propria passata forma umana.
Oh, no! Una pericolosa maniglia!
La visuale è in prima persona. Dopo qualche passo la storia prende piede, Gregor si rimpicciolisce, compaiono le zampe da insetto mentre i movimenti diventano sempre più difficili, fino a quando anche una maniglia diventa un ostacolo. E’ proprio con questa trasformazione che Metamorphosis introduce gli elementi puzzle, semplicissimi e consistenti nel trovare un modo per spostare oggetti o cercare chiavi. Pur essendo un insetto, non potremo volare: saremo però in grado di arrampicarci sui muri utilizzando una sostanza appiccicosa da ricaricare, oppure riusciremo a saltare meglio sulle lunghe distanze. Saremo vulnerabili alle cadute, ma non avremo effettivamente altri nemici da sconfiggere. In compenso potremo interagire con alcuni altri insetti, e assistere alle conversazioni di ignare persone. Dovremo dunque esplorare gli scenari in cerca di risposte, oggetti, documenti ed enigmi da risolvere. Metamorphosis rispecchia molto fedelmente ciò che viene narrato su carta, offrendo al giocatore la possibilità di vivere la trasformazione e la conseguente alienazione dal proprio corpo, la confusione del ritrovarsi improvvisamente rimpiccioliti e spaesati in stanze precedentemente familiari. A proposito delle stanze, avremo una sorta di mappa/navigatore a disposizione, che però diverrà piuttosto superfluo fin dai primi minuti di gioco. Come gameplay non c’è molto altro da fare; il gioco non dispone di molti tasti ma supporta perfettamente sia il gioco da tastiera e mouse che quello da gamepad.
Narrazione come punto focale, ma c’è anche il resto
Metamorphosis va oltre la storia raccontata, suscitando e ispirando tutta una serie di riflessioni. La bravura dell’autore dell’opera originale e del team di sviluppo sta nel farci immedesimare nella nuova condizione di Gregor, mettendoci di fronte alle difficoltà suscitate soprattutto nei rapporti interpersonali. Riguardo al comparto grafico, i modelli disegnati a mano risultano gradevoli e ben modellati, caratterizzati da una scelta stilistica molto particolare anche nei toni di colore. Meno elaborati ed entusiasmanti sono i modelli e le animazioni dei pochi esseri umani invece, che purtroppo risultano goffi e legnosi.
Il doppiaggio in inglese è ottimamente realizzato, riuscendo a trasmettere sia il disagio che l’angoscia di un uomo imprigionato in un corpo sconosciuto, così come la colonna sonora che offre brani d’atmosfera e di accompagnamento, alternati a momenti di silenzio in cui ascolteremo principalmente i graffianti monologhi del protagonista.
Graditissima è la localizzazione dei sottotitoli in lingua italiana, in quanto il testo, rispecchiando l’originale, non è propriamente di facile lettura per chi non è abituato alla lingua inglese.
Versione testata: PC
Versioni disponibili: PlayStation 4, Xbox One, Nintendo Switch, PC
La recensione in breve
Metamorphosis intrattiene con una storia originale e coinvolgente, grazie alla cura delle atmosfere di gioco e alla forza della narrazione che ci mette nei panni di Gregor e risulta credibile, anche se naturalmente inverosimile per il taglio della storia. E' però una storia da godere quasi del tutto priva di ostacoli, che consiglio caldamente solo a chi possa avere la voglia e la pazienza di lasciarsi coinvolgere lentamente nelle atmosfere Kafkiane del titolo.
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Voto Game-Experience