L’analisi di Metal Gear Solid Delta: Snake Eater da parte di Digital Foundry ha acceso il dibattito sulle prestazioni del remake di uno dei capitoli più amati della saga di Hideo Kojima. Pur riconoscendo difetti tecnici e limitazioni, Alex Battaglia considera la versione PC superiore a quelle console, grazie alla possibilità di personalizzazione e all’uso di mod che ne migliorano sensibilmente l’esperienza. Un verdetto che ribadisce come, al netto di compromessi, il PC resti la piattaforma di riferimento per vivere l’avventura di Snake.
Secondo Digital Foundry, il vero punto debole riguarda il bilanciamento grafico su console, dove Virtuos ha proposto due modalità insoddisfacenti: una Quality bloccata a 30 fps e una Performance che punta ai 60 fps ma con forti instabilità. Su PC, invece, sebbene i parametri grafici disponibili non siano numerosi, l’utente può calibrare meglio le prestazioni in base al proprio hardware, ottenendo risultati più coerenti. Questo rende la piattaforma la scelta ideale per chi vuole massimizzare fluidità e qualità visiva.
Tra gli aspetti positivi spicca la pre-compilazione degli shader, che riduce in modo drastico lo stuttering, una delle criticità più comuni nei porting moderni. Anche la suddivisione del gioco in aree relativamente contenute contribuisce a mantenere le performance stabili per buona parte dell’avventura, rievocando la struttura dell’originale su PS2. Tuttavia, non mancano i limiti: il framerate resta bloccato a 60 fps, una scelta giudicata ormai anacronistica, che genera problemi di frame pacing specialmente su monitor ad alto refresh. Alcune cutscene girano a 30 o 40 fps, con irregolarità evidenti, e le GPU di fascia bassa soffrono a mantenere la fluidità, costringendo a compromessi visivi.
Anche la CPU può rappresentare un collo di bottiglia: processori ormai diffusi come il Ryzen 5 3600 incontrano difficoltà nelle sezioni più affollate. Un aiuto arriva dal mondo delle mod, considerate essenziali per colmare le lacune lasciate da Konami. Oltre a reintrodurre il supporto Ultrawide, permettono di abilitare funzioni avanzate come ray tracing hardware e DLSS con ray reconstruction, che elevano la resa grafica pur con un costo in termini di performance. Digital Foundry sconsiglia invece le mod che promettono incrementi prestazionali o lo sblocco del framerate oltre i 60 fps, spesso causa di bug e instabilità.
In conclusione, Metal Gear Solid Delta: Snake Eater su PC non è privo di difetti e resta un prodotto tecnicamente “compromesso”. Ma rispetto alle edizioni console, offre agli utenti più strumenti per adattare l’esperienza alle proprie esigenze e una base più solida da cui partire, specialmente con il supporto delle mod. Una conferma che, nonostante i limiti, il PC resta oggi la piattaforma migliore per rivivere il leggendario capitolo della saga.