Secondo gli ultimi dati, il mercato italiano dei videogiochi è sempre più solido e con esso cresce anche la fiducia nei confronti degli sviluppatori italiani. A contribuire a questa grande scesa non c’è solo il contributo dello stato, ma anche iniziative com il Red Bull Indie Forge, un progetto creato appositamente per selezionare i progetti meritevoli che hanno il bisogno di esprimere tutto il loro potenziale.
Il mercato italiano dei videogiochi sta avendo una grande crescita
Per chi fosse interessato a sapere nel dettaglio maggiori informazioni e dati che riguardano questo fenomeno, ecco un estratto di quello che si può leggere nell’estratto del comunicato:
“In Italia gli studi di sviluppo di videogiochi sono più di 160 e impiegano più di 1600 persone, un settore che si configura in crescita rispetto alle ultime rilevazioni, con un giro d’affari pari a 2,179 miliardi. Gli studi italiani hanno dimostrato, inoltre, un approccio innovativo per distinguersi sia nella reinterpretazione di franchise esistenti sia nella creazione di nuovi e sono tra le poche industry del Paese ad avvantaggiare i giovani, con il 79% degli addetti di età inferiore ai 36 anni: un insieme di caratteristiche che avrebbe dovuto renderli un tassello fondamentale per la ripresa economica degli ultimi anni.
Tant’è vero che secondo le previsioni del Censis, investendo nel gaming 45 milioni di euro in cinque anni (la somma prevista dal Pnrr alla voce finanziamento delle piattaforme di servizi digitali per gli sviluppatori e le imprese culturali), il fatturato delle imprese italiane del settore salirebbe a 357 milioni di euro nel 2026, creando 1000 posti di lavoro, e genererebbe 360 milioni di euro in investimenti privati e 81 milioni di euro in gettito fiscale.
Tuttavia, nonostante questo, è soltanto nell’ultimo periodo che anche le istituzioni e altri organi di finanziamento hanno iniziato a sostenere attivamente queste realtà e a rendere l’Italia un Paese attrattivo per i videogiochi. Ben il 93% dei developer, infatti, ricorre almeno in un primo momento ai propri risparmi per autofinanziarsi.”
Questa tendenza si sta però invertendo: vi è infatti una crescita del 18% di persone che si affidano a finanziamenti pubblici rispetto al 2018 per quanto riguarda il mercato italiano dei videogiochi. Per questo motivo, nel 2022 è stato rinnovato il Tax Credit Videogiochi che riconosce un credito d’imposta del 25% dei costi eleggibili di produzione di un videogioco, fino ad un massimo di 1 milione di euro. Si tratta sicuramente di un’iniziativa in grado di agevolare i team di sviluppo del mercato italiano dei videogiochi, soprattutto quelli minori.
È di fondamentale importanza, infatti, che si continui ad investire in questo settore: per gli investitori, al momento, il mercato italiano dei videogiochi non si tratta di un mercato molto roseo. La maggior parte, infatti, trova nel Regno Unito, negli Stati Uniti e nella Germania i paesi più allettanti sui quali investire. Ovviamente, è importante che questa tendenza cambi e anche il prima possibile.
Ma iniziative come la Red Bull Indie Forge, che mette in palio per il vincitore la possibilità di collaborare con BigRock, una delle aziende più importanti per quanto riguarda la Computer Grafica, sono davvero un toccasana per il mercato italiano dei videogiochi; infatti, ad oggi, ben il 75% degli sviluppatori si dice ottimista sul futuro di questa industria, andando in controtendenza rispetto ad altri settori.