Forti del successo del progetto, gli sviluppatori hanno adesso dato vita ad un altro prodotto che promette di essere ancora migliore, appartenente allo stesso genere ma molto più ambizioso: Martha Is Dead, ambientato nella ridente toscana degli anni ’40.
Se siete curiosi di capire se l’intricata storia di Martha Is Dead è nei vostri gusti, continuate a seguire la nostra recensione!
Il piccolo studio fiorentino di LKA è riuscito, col suo predecessore nonchè primo titolo, a farsi conoscere nel nostro paese ed in tutto il mondo con il thriller psicologico ambientato nell’ex manicomio di Volterra.
Gemelle indistinguibili nella vita… e nella morte.
Martha Is Dead si svolge nella bellissima Toscana durante il 1944, sullo sfondo della Seconda Guerra Mondiale e più precisamente, nelle fasi finali del conflitto. La famiglia K., di cui fanno parte anche Martha e Giulia, sorelle gemelle, è composta anche dalla madre Irene e dal padre generale tedesco Erik. Le due ragazze, molto legate tra di loro e quasi indistinguibili anche per i loro parenti, si divertono nella tenuta dei genitori: la passione di Giulia per la fotografia e la musica è ereditata dal padre, mentre Martha ama leggere ed è la cocca della mamma – che odia Giulia, al contrario dell’altro genitore. Purtroppo durante un pomeriggio presso il laghetto di famiglia Giulia intravede un corpo nell’acqua. Tenta di salvare la persona annegata e torna a riva, ma non sa di aver appena dato il via ad una catastrofica serie di fatti, che si legano anche alla componente soprannaturale molto sentita nel folklore toscano. Inoltre a causa del guaio e degli intricati rapporti famigliari, Giulia inizia a vivere incubi ad occhi aperti, oscillando tra la terribile realtà e la fantasia.
Oscillando a occhi aperti tra fantasia ed orrore in Martha Is Dead
Martha Is Dead è un thriller psicologico in prima persona dove per la maggior parte del tempo ci troviamo a controllare Giulia. Giulia è in grado di eplorare la casa di famiglia ed i terreni circostanti, fino al lago dell’introduzione, e può interagire con alcuni elementi dello scenario per ottenere descrizioni specifiche degli oggetti o azioni. Grazie alla sua passione per la fotografia, Giulia porta con sè una macchina fotografica con diverse lenti e add-on che potremo usare di occasione in occasione tramite semplici click, in una schermata che ci permetterà di aprire e chiudere il diaframma della macchina fotografica e di regolarne la messa a fuoco, con indicatori sul lato sinistro che ci avviseranno quando sarà il momento proprizio per scattare. Proprio dalla macchina fotografica emergono enigmi molto basilari, come il mini-gioco che ci permette di sviluppare le fotografie, che saranno anche importanti per il proseguio della storia. Comunque, la prima fase di circa un’ora è prettamente esplorativa e consente di conoscere l’ambientazione, la storia ed i personaggi.
Nonostante la narrativa di Martha Is Dead sia comunque guidata, molte delle sezioni di gioco sono di libera esplorazione. Le interazioni della protagonista con gli oggetti spesso e volentieri ci porta ad una breve descrizione degli stessi. A volte, come detto prima, è necessario proseguire scattando fotografie a specifici oggetti contrassegnati da un’icona. Giulia ha a disposizione anche un’inventario, essenziale per recuperare le cose che ci servono qua e là durante la nostra avventura, compreso un piccolo accendino la cui debole fiamma faceva abbastanza luce da vedere nel buio della campagna. Proseguendo nella trama, capiteranno delle sezioni di fuga, delle sequenze oniriche nel gioco in cui si debbono evitare ostacoli o “comporre” frasi che muteranno la psiche della protagonista: in queste sezioni il personaggio corre automaticamente, e per evitare ostacoli bastano dei semplicissimi e accessibilissimi quick time event, o eventualmente direzionare il movimento se la strada si divide.
Assolutamente delizioso
In Martha Is Dead tanto fa l’atmosfera di gioco, quella bucolica tranquillità tipica della campagna toscana perfettamente riprodotta, che alterna serena intimità familiare a situazioni un po’ più inquietanti, crude, addirittura psicologicamente disturbanti, creando una bella sensazione di contrasto tra le due posizioni che la protagonista si trova a vivere.
Martha Is Dead, pur non vantando un comparto grafico all’altezza dei tripla A, riesce a difendersi piuttosto bene: i modelli poligonali, l’illuminazione e le texture sono ben gestite e credibili. Sul piano della direzione artistica e della cura riposta ai particolari, il giudizio è più che positivo.
Martha Is Dead ha inoltre un comparto sonoro peculiare: gli effetti sonori sono curatissimi, le musiche d’epoca riescono a ricreare esattamente l’atmosfera campagnola italiana. Oltre a questo, il titolo è dotato di un doppiaggio straordinario: il doppiaggio è veramente di qualità, tanto che gli sviluppatori stessi suggeriscono ai giocatori stranieri di sentirlo, mettendo i sottotitoli nella loro lingue. Le voci sono azzeccate, tanto quella della ragazza, tanto quella del padre le cui origini tedesce si percepiscono a colpo d’orecchio. Per quanto riguarda la longevità, questa si attesta attorno alle 6-10 ore, con un elemento di rigiocabilità dovuto ai diversi finali del titolo.
Versione testata: PC
Piattaforme: PlayStation 4, PS5, Xbox One, Xbox Series X|S e PC
La recensione in breve
Pare che dopo il caratteristico The Town of Light, il team di sviluppo abbia acquisito l'esperienza necessaria per proporre un prodotto con davvero tutte le carte in regola, godibile da chiunque, deputato per aver successo ben oltre i confini del nostro territorio nazionale. Martha is Dead è un thriller psicologico immersivo, appassionante e a tratti brutale grazie all'utilizzo di immagini forti in grado di turbare ben più di un giocatore: una volta iniziato e presa confidenza con i comandi, ben presto non riuscirete più a staccarvene.
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Voto Game-Experience