Nintendo non è nuova ad operazioni simili e, recentemente, ha riproposto parecchi titoli ripescati dalle generazioni passate per riadattarli su Nintendo Switch, l’ormai immortale console della società giapponese. Tra le perle indimenticabili dell’epoca Game Boy Advance va assolutamente citato Mario vs. Donkey Kong, un platform-puzzle omaggio della “Golden Age” di Nintendo, dove il gameplay veniva ridotto all’osso per renderlo più simile alle primissime avventure dell’idraulico italiano.
A un ventennio esatto dalla pubblicazione originale, Mario vs. Donkey Kong torna con una nuova veste grafica, e qualche contenuto inedito su Nintendo Switch per far riscoprire, oppure far scoprire per la prima volta, un classico per console portatili con protagonista Mario impegnato contro la sua prima e storica nemesi: Donkey Kong. Riuscirà a conquistare le nuove generazioni replicando lo stesso successo avuto in passato su Game Boy Advance? Non vi resta che scoprirlo proseguendo la lettura della nostra recensione di Mario vs. Donkey Kong.
Mario vs. Donkey Kong: rivalità storica
Tutti si ricordano della sempreverde rivalità fra l’idraulico più famoso del panorama videoludico e Bowser, il temibile Re dei Koopa. Non tutti però, quantomeno le nuove leve, ricordano di come la prima, vera nemesi di Mario fu invece Donkey Kong, lo scimmione antagonista dell’omonimo videogioco per arcade divenuto in seguito una delle star dei giochi Nintendo, spesso anche da protagonista. Donkey Kong, del resto, nasce come parodia di King Kong che, rapendo Pauline, si attirerà le antipatie dell’eroe baffuto.
Mario vs. Donkey Kong si rifà quindi a questa antica rivalità, raccontandoci però una storia più scanzonata e divertente rispetto alla favola classica della principessa da salvare dalle grinfie del malvagio bestione. Donkey Kong è infatti intento a rilassarsi facendo zapping quando s’imbatte nella pubblicità dei Mini-Mario, una linea di giocattoli meccanici dalle fattezze del baffuto eroe famoso in tutto il Regno dei Funghi.
Affascinato da cotanta bellezza, il primate si dirige quindi tempestivamente al negozio di giocattoli più vicino ma la doccia fredda è subito servita: il balocco in questione è già sold out in tutto il paese. La rabbia è talmente incontrollabile che Donkey Kong decide pertanto di intrufolarsi nella fabbrica dei Mini-Mario e rubare l’intera produzione dell’oggetto del suo desiderio. Indovinate a chi toccherà rimettere tutto in ordine? It’s-a-me, Mario!
Un Mario d’altri tempi
Coloro che sono abituati alle movenze e all’atletismo di Mario in salsa platform potranno rimanere spiazzati provando per la prima volta Mario vs. Donkey Kong. Come già detto in apertura, Mario vs. Donkey Kong è infatti un omaggio alla triade composta da Donkey Kong, Donkey Kong Jr. e Donkey Kong 3 usciti originariamente su arcade, giochi dai quali Mario vs. Donkey Kong eredita diverse caratteristiche.
Mario si muove quindi all’interno di livelli ben più limitati e circoscritti rispetto ai platform classici, nei quali dovrà farsi strada fra interruttori e ostacoli usando l’ingegno piuttosto che l’abilità. Obbiettivo di ciascun stage sarà infatti quello di raggiungere la porta finale per proseguire nell’inseguimento a Donkey Kong, previa raccolta della chiave utile ad aprire la serratura.
Macchine e meccaniche
Mario può quindi muoversi come di consueto a destra e sinistra, può compiere balzi qua e la o arrampicandosi all’occorrenza su scale o liane, scansando i nemici ma senza l’ausilio dei power up e senza quella dinamicità che hanno contraddistinto la serie principale. Mario vs. Donkey Kong è infatti uno spinoff a tutti gli effetti, dove la componente puzzle prevale su quella platform e spinge il giocatore a usare l’ingegno per capire la strada da percorrere nel minor tempo possibile. La vera spina nel fianco di quest’avventura è rappresentata infatti dal tempo limitato a disposizione per raggiungere la fine di ciascun livello.
Ogni mondo che compone Mario vs. Donkey Kong, come ad esempio la giungla di Donkey Kong o la casa degli spettri, è caratterizzato da una serie di stage che culmineranno con due livelli speciali: il primo vedrà Mario comandare l’esercito di Mini-Mario giocattolo salvati in precedenza verso la fabbrica in una sorta di scenario in simil-Lemmings, il secondo e ultimo invece include la boss battle con la nemesi Donkey Kong. Quest’ultimo tenterà in ogni modo di rimettere le proprie zampe sul bottino appena confiscato in uno scontro a colpi di barili, banane e quant’altro.
In ogni caso, lo sforzo necessario a raggiungere i titoli di coda in Mario vs. Donkey Kong è piuttosto basso, specie se si decide di affrontare l’avventura a modalità facile, dove non ci sarà neppure il timer a tediarvi. Certo, è possibile rosicchiare qualche altra ora di gameplay decidendo di raccogliere tutti i collezionabili durante l’avventura, ma siamo comunque ben lungi dal livello di sfida e di longevità offerto, ad esempio, dal recente Super Mario Wonder.
Vecchio vs. nuovo
Il processo di restyling doveroso compiuto con Mario vs. Donkey Kong è assolutamente in linea con le ottime remastered made in Nintendo viste recentemente. In aggiunta ai contenuti visti nell’originale, questa nuova versione per Switch si arricchisce della modalità coop in locale, un modo divertente per affrontare l’avventura in compagnia di un amico, oltre che di nuovi livelli inediti.
Un Mario atipico che sicuramente sortirà l’effetto nostalgico sperato in coloro che apprezzarono l’originale, ma che potrebbe non piacere a tutti per via delle sua meccaniche meno accessibili rispetto alle classiche avventure videoludiche di Super Mario. Il prezzo non prettamente budget potrebbe scoraggiare coloro che hanno perplessità sul gioco al quale, comunque, consigliamo timidamente di dare una chance.
La recensione in breve
Con Mario vs. Donkey Kong Nintendo ci riporta all'epoca Game Boy Advance riproponendoci un titolo che, a modo suo, re immaginava l'epica sfida che caratterizzò l'esordio di due dei volti più iconici della società giapponese. Seppur con toni meno epici ed hollywodiani delle premesse del primo, classico Donkey Kong per arcade, Mario vs. Donkey Kong è un divertente rompicapo in salsa platform diverso dalle solite avventure dell'idraulico icona di Nintendo. Un ottimo modo per riscoprire un titolo certamente valido dei primi anni duemila, anche se il peso degli anni grava su di un gameplay forse un po' troppo macchinoso e datato.
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Voto Game-eXperience