Marathon, il nuovo gioco di Bungie, continua a far parlare di sé, ma non per le ragioni sperate. In un recente post sui social, Gareth Jensen, ex ingegnere del team di sviluppo, ha lanciato accuse gravi contro i dirigenti dell’azienda, definendo il lavoro con la leadership ingegneristica del progetto come “estremamente tossico e umiliante”.
Insider Gaming riporta che Jensen ha lavorato allo sviluppo dei servizi online per Marathon, ma il suo team è stato smantellato in seguito a una tornata di licenziamenti, avvenuta poche settimane dopo la sua uscita volontaria dall’azienda. Pur evitando di violare accordi di riservatezza, ha espresso apertamente il proprio dissenso, arrivando a sostenere che la leadership di Bungie “andrebbe completamente azzerata”.
Il contesto interno all’azienda sembra tutt’altro che sereno. Negli ultimi mesi, Marathon è finito sotto i riflettori anche per dei casi di furto artistico, mentre diversi report segnalano un crollo del morale tra i dipendenti. C’è preoccupazione crescente: se Marathon dovesse fallire, Bungie potrebbe trovarsi in seria difficoltà, anche dal punto di vista della propria identità come studio.
Jensen ha precisato che le sue parole riflettono unicamente la sua esperienza personale e non intendono violare alcuna clausola di riservatezza. Tuttavia, il suo sfogo contribuisce ad alimentare i timori su uno sviluppo travagliato, che rischia di compromettere non solo il futuro di Marathon, ma anche la reputazione dello studio che ha creato Halo e Destiny.
Aggiungiamo in conclusione dell’articolo che secondo un report, condiviso pochi giorni fa, Marathon è a rischio rinvio per evitare un fallimento che pare “inevitabile”.