La nuova truffa svuota conto è ben articolata. L’e-mail con sanzione per sosta auto inganna e già molti cittadini hanno perso i loro soldi.
Distinguere le vere e-mail provenienti da Agenzia delle Entrate, Poste Italiane, le banche, PagoPa da quelle truffa sta diventando sempre più complicato. I criminali informatici studiano nuove trappole e le perfezionano per trarre in inganno la ignare vittime. Come sempre fanno leva principalmente sulle paure dei contribuenti.
Una mail che segnala una sanzione per sosta vietata dell’auto e che parla di raddoppio dell’importo se si tarda con il pagamento. Chiunque verrebbe colto dal panico, perderebbe la lucidità e cadrebbe nella trappola. Chiunque tranne chi ha imparato a riconoscere le truffe dei cyber criminali. Voi da che parte volete stare?
Bisogna avere la consapevolezza che qualunque missiva che non arriva da canali ufficiali come l’home banking del proprio istituto di credito o l’App IO potrebbe nascondere un raggiro. Prima di farsi prendere dal panico e agire come indicato, dunque, bisogna fermarsi e controllare ogni dettaglio di quella e-mail o sms. Inoltre è consigliabile diffidare pur non trovando indicatori che lascino presupporre una truffa e contattare personalmente l’ente che sembrerebbe abbia inviato la missiva per chiedere spiegazioni.
Come riconoscere l’ultima truffa della sanzione per sosta dell’auto
Molti cittadini hanno denunciato l’arrivo di una mail truffa che sembra provenire da PagoPA (c’è il logo nel messaggio). Il testo parla di un’irregolarità riguardante la sosta del veicolo in un’area non autorizzata. “Il sistema di controllo digitale conforme alle disposizioni di legge, ha registrato l’evento e attribuito la responsabilità amministrativa al proprietario del mezzo”.

La missiva continua con il prezzo della sanzione, 120 euro e sottolinea che “Trascorso il termine di 48 ore senza regolarizzazione, l’importo sarà aggiornato automaticamente a 360 euro“. Si capisce come l’utente possa spaventarsi e voler eseguire subito il pagamento per evitare di spendere più del doppio. I criminali hanno inserito nel testo !Accedi al servizio di regolamento” invitando il malcapitato a cliccarci sopra per poter effettuare il versamento tramite PagoPA.
Spiegano anche come questo sia il sistema ufficiale della Pubblica Amministrazione e che al termine della procedura si riceverà una ricevuta digitale a conferma della pratica. Come detto la truffa è ben articolata, cadere nella trappola è facile. Non bisogna accedere al servizio di pagamento né seguire la procedura indicata. Per accertare che non ci sia alcuna sanzione da pagare basta entrare in autonomia tramite le credenziali digitali su PagoPA e controllare.