Si chiama Jon-Marc Thibodeau ed è un maggiore dello US Army, l’esecito degli Stati Uniti d’America. La sua convinzione è che i giovani gamer moderni abbiano uno scheletro fragile e siano facili agli infortuni. Per lui a soffrire particolarmente di questa debolezza sarebbe quella che definisce la “generazione Nintendo”.
I giovani videogiocatori moderni si muovono poco e, quando si arruolano, le loro condizioni fisiche sono pessime
Il maggiore con queste parole, e con il termine “generazione Nintendo”, non si riferisce come si potrebbe pensare ai gamer vecchia scuola ma ai giovanissimi, tra i 18 e i 25 anni, ovvero coloro cresciuti in un mondo in cui il videogioco è un media onnipresente e potente, che abbinato a social media e altri prodotti della tecnologia moderna determina in molti casi uno stile di vita estremamente sedentario e fisicamente poco attivo.
Al contrario i gamer vecchio stampo, a parte in rari casi, al di fuori del videogioco non potevano esimersi dall’attività fisica: volevi vedere gli amici? Saltavi in bici e andavi a casa loro, o all’oratorio, o in piazza. E ci giocavi a calcio, basket o nascondino, non a Candy Crush su Facebook – Dirlo mi farà sembrare più vecchio di quanto voglia ammettere, ma è una verità innegabile che più la tecnologia avanza meno abbiamo da muoverci.
Il maggiore ha dichiarato, riguardo i giovani videogiocatori d’oggi: “Gli scheletri dei soldati della generazione Nintendo non sono rafforzati dalle attività precedenti al loro arrivo e alcuni di essi si rompono facilmente”. Entra più nel dettaglio invece il capitano Lydia Blondin: “Vediamo lesioni che vanno da fratture acute e cadute, a strappi al legamento crociato anteriore, a stiramenti muscolari e fratture da stress, con la stragrande maggioranza delle lesioni legate all’uso eccessivo”.
Fa sorridere tuttavia il termine usato dal maggiore, “generazione Nintendo”, dal momento che si riferisce alla piattaforma di portabilità per eccellenza, che quindi promuove il gioco senza impedire il movimento. Inoltre Nintendo Switch offre una ricca selezione di giochi proprio legati al movimento e all’attività fisica. Forse sarebbe stato più appropriato dire “generazione PlayStation”, o “generazione Xbox”.