AstralShift, già autori dell’indie Pocket Mirror, tentano l’ennesimo colpo con un nuovo, sfavillante titolo a metà strada fra il JRPG e l’avventura grafica. In Little Goody Two Shoes, pubblicato nientemeno che da un pezzo grosso come Square Enix, giocheremo nei panni di Elise, una giovane ragazza cresciuta da una anziana signora che la trovò abbandonato nel bosco all’interno di un cesto d’uva.
Un incipit che è solo il preludio di una serie di eventi sinistri che caratterizzerà la vita della giovane Elise e degli abitanti della pacifica Kieferberg, in un titolo dal sapore horror fiabesco a metà strada fra gestionale e visual novel. Ma andiamo nel dettaglio a scoprire quali peripezie attendono la giovane protagonista in questa recensione di Little Goody Two Shoes!
Fra pixel art e mistero: un incubo in salsa retrò
Little Goody Two Shoes potrebbe a prima vista sembrare l’ennesimo JRPG in pixel art omaggio alla golden era del genere ed effettivamente questa definizione non è tanto lontana dalla realtà. I ragazzi di AstralShift però si sono però impegnati per rendere questo omaggio il più credibile e sensato possibile, confezionando ad esempio una serie di cutscene assolutamente deliziose in perfetto stile anime anni ’90, con tanto di filtro vhs a rendere l’effetto ancora più veritiero.
L’art direction in generale di Little Goody Two Shoes è, senz’altro, fra i punti di forza di questo gioco, che spinge forte sull’acceleratore della nostalgia nonché sul binomio cute-creepy, sulla scia dell’apprezzatissimo Omori et similia.
Little Goody Two Shoes infatti mescola elementi slice of life dai toni più scanzonati con altri horror sfociando spesso in situazioni inquietanti man mano che si entrerà nel vivo della narrazione. In Little Goody Two Shoes il ciclo giorno/notte è fondamentale.
Mentre di giorno sarà possibile raccogliere risorse e cibo per l’auto sostentamento, ottenibili aiutando di tanto in tanto i concittadini di Kieferberg attraverso alcuni simpatici minigame, la notte sarà invece dedicata all’esplorazione dei meandri del villaggio, come ad esempio la tenebrosa foresta che cela al suo interno parecchi misteri da svelare.
I compiti di Elise: il gameplay tra giorno e notte
Al pari della serie di JRPG Atelier, anche in Little Goody Two Shoes a farla da padrona sono la raccolta di materiali, il crafting e, naturalmente, la narrativa, lasciando in un angolo quindi l’azione nuda e cruda. Elise, che è cresciuta in un ambiente umile, sogna una vita diversa, più sfarzosa e meno di sacrificio.
Un sogno all’apparenza irrealizzabile, ma che il ritrovamento di un paio di scarpette incantate potrà rendere realtà. Quello che Elise non sa, e che scoprirete nel corso della settimana in cui si svolge la storia, è che questo desiderio avrà un prezzo non indifferente.
Dal punto di vista del gameplay quindi, Little Goody Two Shoes riprende parecchi elementi dalle avventure grafiche. I dialoghi infatti sono fondamentali nell’economia complessiva di Little Goody Two Shoes e il modo in cui deciderete di rispondere ai vari quesiti che vi verranno proposti determinerà l’andamento della trama, che sfocerà in uno dei 10 finali differenti disponibili.
Elise consumerà un certo quantitativo di cibo a ogni fase del giorno e quindi bisognerà provvedere alle proprie scorte per sia per la salute che per il morale della giovane protagonista. Il tempo trascorrerà quindi dopo lo svolgimento di un determinato quantitativo di azioni.
Little Goody Two Shoes non è sicuramente il JRPG spacca-console in grado di tenervi incollati allo schermo per centinaia di ore. Per completare l’avventura saranno infatti sufficienti una decina di ore ma, come già menzionato in precedenza, il vero punto di forza sta nella rigiocabilità dovuta ai diversi ending. Terminata la prima run, vi basteranno una manciata di ore di gameplay per scoprire gli epiloghi rimanenti.
Oltre alle mansioni quotidiane, in Little Goody Two Shoes è possibile inolktre intraprendere una relazione con ciascuna delle co-protagoniste del gioco attraverso alcuni elementi tipici del genere dei dating sim. Elise potrà infatti consolidare il proprio rapporto con una delle ragazze che incontrerete nel corso dell’avventura, sia per approfondire il proprio e il loro background, sia per ottenere preziose informazioni che vi porteranno a raggiungere il finale migliore.
Naturalmente dedicarsi alle romance significherà sacrificare il proprio tempo per altre attività, quindi sarà fondamentale la programmazione per impiegare al meglio le azioni disponibili. Purtroppo però, questa feature ci è parsa un tantino forzata, sia perché non si sposa esattamente con il mood tenebroso che caratterizza grande parte dell’avventura, sia perché ci è sembrata una scusa per aggiungere un po’ di fanservice del quale, francamente, avremmo fatto volentieri a meno.
In conclusione: piccolo ma caratteristico
La difficoltà non è elevata e, se non per qualche enigma piuttosto cervellotico, il gioco non risulta mai frustrante spingendo a sfruttare al meglio il tempo a disposizione.
L’unico scoglio è rappresentato dalle fasi iniziali, in cui ci toccherà familiarizzare con le meccaniche di gioco. Sfortunatamente il gioco non è stato tradotto in italiano: chi non mastica l’inglese avrà non poche difficoltà ad apprezzare un prodotto che, come nella più classica delle visual novel, presenta un’ingente quantità di dialoghi. Il gioco comunque, venduto per altro al prezzo più che onesto di 19,90€, merita più di una chance.
Little Goody Two Shoes è innanzitutto un piccolo gioiellino artistico, un omaggio alla pixel art e alla cultura anime anni ’90 che si discosta dal solito compitino trappola per nostalgici. Da segnalare anche l’ottima colonna sonora e la presenza del doppiaggio in inglese e giapponese, anche se limitato solo ad alcune parole chiavi e non alla totalità dei dialoghi.
Versione testata: Nintendo Switch
La recensione in breve
Con Little Goody Two Shoes la piccola software house AstralShift si riconferma una realtà interessante all'interno del panorama indie. Nel vastissimo catalogo di titoli omaggio alla pixel art, le avventure tenebrose di Elise riescono comunque a ritagliarsi uno spazio per la cura nei dettagli artistici e non. Pur non essendo il JRPG capace di intrattenere per parecchie ore e nonostante si focalizzi quasi interamente sulla narrativa piuttosto che sull'azione, Little Goody Two Shoes sarà in grado di affascinarvi e intrigarvi dall'inizio alla fine.
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Voto Game-Experience