Nonostante PS5 e Xbox Series X|S siano arrivate a superare la metà del loro ciclo vitale, un nuovo report non ufficiale getta luce su una realtà meno positiva di quanto si pensasse. Addentrandoci nello specifico della questione, secondo Kepler, noto leaker specializzato in hardware con presunti collegamenti ad AMD, né Sony né Microsoft starebbero guadagnando molto — o nulla — dalle loro console standard.
In particolare, PlayStation 5 sarebbe ancora venduta in perdita, mentre Xbox Series X|S non avrebbe ancora raggiunto i 30 milioni di unità vendute globalmente. Si tratta di stime che sfidano le proiezioni più ottimistiche dei principali analisti di mercato, sollevando dubbi sulla reale situazione finanziaria delle due aziende nel settore console.
Le cifre di Kepler, riportata su Reddit, sono il risultato di un’elaborazione indiretta, basata sulla quantità totale di chip “semi-custom” venduti da AMD — cifra che ha recentemente superato i 100 milioni. Escludendo i circa 75 milioni stimati per PS5 e i circa 4 milioni attribuiti a Steam Deck, resterebbe uno spazio compreso tra 21 e 29 milioni di unità Xbox Series X|S vendute. Questo metodo, però, non è considerabile scientifico: ad esempio, non è chiaro come AMD classifichi i chip destinati a Steam Deck o ad altri prodotti PC, dato che alcuni rientrano nella stessa business unit delle console (SCBU).
A rendere ancora più interessante la discussione è l’aspetto della redditività delle console. Kepler afferma che PlayStation 5 “standard” non è profittevole, e che lo è stata solo brevemente prima che i prezzi di componenti chiave — come le memorie GDDR6 o i wafer N7 — salissero ed oggi solo PS5 Pro genererebbe profitto per Sony (console che ricordiamo è venduta in versione digitale a 799,99 Euro). Di contro, Xbox Series X sarebbe diventata profittevole dopo un “die shrink” (riduzione della dimensione del chip) e l’aumento del prezzo al pubblico. Questo suggerisce che Microsoft sia riuscita ad adattarsi meglio alle condizioni del mercato dei semiconduttori.
Va però sottolineato che Kepler, pur avendo dimostrato in passato accuratezza su questioni tecniche relative ai chip, non è un analista di mercato e di conseguenza non ha accesso diretto ai dati di vendita ufficiali. Le sue conclusioni, dunque, devono essere trattate con cautela, anche perché divergono nettamente da quanto riportato da tracker terzi più autorevoli, che stimano le vendite di Xbox ben oltre i 30 milioni (alcuni analisti stimano circa 39 milioni di unità vendute).
In ogni caso, se queste stime fossero anche solo parzialmente accurate, rifletterebbero un mercato console ancora fragile dal punto di vista dei margini di profitto, soprattutto in un’epoca in cui il vero guadagno per le aziende arriva sempre più dai servizi, come Game Pass per Microsoft o le sottoscrizioni online e gli acquisti digitali per Sony.