Le chiacchierate specifiche tecniche della nuova PlayStation portatile sono state analizzate propio in queste ore da Digital Foundry in un video approfondito, con l’obiettivo di condividere nuove informazioni sull’hardware di Sony. Sebbene la console sia ancora lontana dal lancio (al momento non è stata ancora annunciata ufficialmente), i dettagli forniti da KeplerL2 – una fonte nota per l’attendibilità in ambito AMD – delineano un dispositivo con ambizioni elevate, capace forse di rivoluzionare l’intero segmento handheld.
Secondo quanto emerso (grazie ad Eurogamer), la console sarà alimentata da un’APU AMD costruita sulla nuova architettura grafica UDNA, un ibrido tra le linee RDNA e CDNA. Questa piattaforma includerebbe 16 unità di calcolo e 32 ROP, una configurazione paragonabile a quella dell’ASUS ROG Ally X ma con miglioramenti significativi. Tra questi spiccano l’uso di memoria LPDDR5X a 9600 MT/s e una cache di tipo MALL da 16MB, pensata per mitigare i limiti storici di banda passante delle portatili AMD. La larghezza di banda complessiva sarebbe pari a circa un terzo di quella di una PS5, ma il compromesso è bilanciato da ottimizzazioni architetturali e un’efficienza migliorata.
Il chip sarebbe prodotto a 3 nanometri da TSMC, un processo di produzione avanzato che offre benefici in termini di consumo energetico e densità, ideale per un dispositivo mobile. L’hardware dovrebbe integrare anche funzionalità di upscaling tramite FSR 4 e PSSR, tecnologia proprietaria Sony, il che suggerisce una forte attenzione alla resa visiva anche in mobilità.
Questi elementi fanno pensare che la nuova PlayStation portatile sarà progettata per eseguire i giochi PS5, ovviamente con risoluzioni inferiori o frame rate ridotti, in modo simile alla filosofia adottata da Microsoft con Xbox Series S. A supporto di questa teoria, Digital Foundry segnala che Sony avrebbe già distribuito ai team di sviluppo dei dev kit PS5 dotati di una modalità a larghezza di banda ridotta. Questo permetterebbe agli sviluppatori di iniziare fin da subito ad adattare i propri titoli al nuovo hardware, unificando il processo creativo e tecnico tra console fissa e portatile.
In definitiva, secondo gli esperti di Digital Foundry il progetto sembra ambizioso, con Sony intenzionata ad immettere sul mercati una console capace di colmare il divario tra gaming domestico e portatile, con una potenza ben calibrata, una base tecnologica moderna e un’attenzione particolare all’ottimizzazione. Resta da vedere come si evolverà il panorama competitivo, ma è chiaro che Sony intende dire la sua anche in questo segmento in grande crescita, come dimostrano le vendite eccellenti di Nintendo Switch 2 ed il recente annuncio ROG Xbox Ally.