In questi giorni si sta parlando davvero a più riprese della decisone dell’ADM (Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli) di disporre nientemeno che il sequestro delle apparecchiature, bloccando l’attività di tre ‘sale LAN’ / eSports bar in Italia, dando di conseguenza il via ad un vero e proprio terremoto all’interno del settore dell’eSports e dei videogiochi.
“I fatti dei giorni scorsi, che hanno avuto un’enorme eco mediatica, impongono un’immediata riflessione sulla necessità di lavorare ad una normativa che possa portare chiarezza legislativa nel settore. È quindi necessario cogliere questa occasione per aprire un tavolo di lavoro tra le parti, che regoli in maniera chiara e definitiva il mercato.“
E visto quanto accaduto in questi giorni, i titolari di eSports Center, Sale lan, Simulation Center, VR Center e affini, hanno deciso di unire le forze per far fronte comune alle recenti iniziative dell’ADM che hanno letteralmente sconvolto il mondo dei videogiochi in Italia.
I titolari delle sale LAN eSports hanno deciso di unire le forze per cercare di risolvere questa difficile situazione che si è venuta a creare
E a cosa serve questo nuovo gruppo? Beh, in realtà la risposta è molto semplice ed ovvio: questo gruppo di aziende ha deciso di unire le forze con l’intento “di cercare un confronto con le istituzioni pubbliche per trovare una soluzione normativa o interpretativa alla lacuna legislativa sulla questione, per evitare la problematica estensione di interpretazione e applicazione di norme datate a nuove tecnologie e moderni usi e costumi“.
Il comunicato stampa di questa nuova ed importante iniziativa continua affermando come la volontà dei soggetti interessati sia quella di quella “di creare un nucleo che rappresenti tutte le aziende di questo settore per proporre un confronto aperto con ADM, MISE e le altre istituzioni collegate rispetto alle caratteristiche del mondo degli eSports e più in generale all’intrattenimento digitale, discutendo delle enormi potenzialità di questo settore che i governi di altri Paesi europei stanno incentivando con leggi e riforme.“
Ed ovviamente questo tavolo di confronto proposto spera che in seguito alle discussione possano emergere norme e regolamenti adattabili al settore, così da essere finalmente in grado di coprire ed ovviamente normare, “un settore innovativo e complesso come quello che comprende l’organizzazione di tornei eSports, i Team, i Giocatori e tutto quanto ruoti attorno ad un mercato che allo stato attuale vive, di fatto, in una zona grigia normativa ma offre lavoro a migliaia di persone ed è gestito per la grande maggioranza da giovani imprenditori.“
Il comunicato stampa si conclude affermando che la speranza è che “in tempi brevi si possa aprire un tavolo di confronto, allargato anche alle associazioni degli sviluppatori di videogiochi, le federazioni e il CONI“.