Il lancio di Kirby e la Terra Perduta è stato accolto con grandissimo calore, sia dal mondo della critica che da quello del pubblico, a riconferma di quanto la serie sia di primaria importanza nel mondo videoludico targato Nintendo, forte anche di una potente carica nostalgica influente soprattutto sui gamer più “stagionati”, ragazzi e ragazze nati e cresciuti con le icone della casa di Kyoto.
Anche dal punto di vista tecnico Kirby e la Terra Perduta non delude, e Digital Foundry parla perfino di “rivoluzione tecnica”.
Il gioco è stato lanciato ieri e molti lo hanno subito lodato per l’efficacia dei nuovi espedienti di gameplay, come le trasformazioni del nostro simpatico personaggio, il cui uso accorto è fondamentale ai fini dell’esplorazione e della risoluzione dei numerosi puzzle che il mondo di gioco ci porrà a ostacolo. Un elemento magnificamente integrato nella struttura a tre dimensioni del gioco, ricorrendo a una risoluzione dinamica che garantisce una grande stabilità delle prestazioni, che rimangono solide offrendo un’esperienza fluida e senza rallentamenti.
In modalità docked, dunque con Kirby e la Terra Perduta trasmesso sul display di monitor o tv, la risoluzione oscilla tra i 1080p di massimo e gli 810p di minima, a seconda di quanto complessa sia la situazione su schermo. In portabilità invece il gioco risulta stabile sui 720p e, sfruttando lo schermo di Nintendo Switch OLED, il risultato è fenomenale.
L’introduzione di meccaniche tanto complesse ha ovviamente preteso il suo dazio sulle prestazioni e, infatti, il gioco risulta purtroppo ancorato a 30 fotogrammi per secondo, una media scarna per molti titoli first party che generalmente puntano ai 60 FPS – certo però meglio 30 stabili che 60 traballanti, almeno secondo me.
Kirby e la Terra Perduta ha dunque positivamente colpito il team di esperti di Digital Foundry, di cui potete assistere alla completa analisi, della durata di venti minuti, tramite il player disponibile appena sotto questo paragrafo. Il video è parlato, naturalmente, in lingua inglese. Certamente i numeri di questo gioco faranno storcere il naso ai più fissati con le alte prestazioni, dunque in primis gli entusiasti della next-gen e soprattutto i PC gamer, ma va tenuto conto delle modeste capacità hardware di Nintendo Switch, e soprattutto va tenuto conto che non è la grafica che fa il buon gioco, ma è sempre e solo un buon gioco che da senso alla grafica.