Cos’hanno in comune uno scenario post apocalittico ed una morbidosa creatura sferica dal colore rosa? Apparentemente nulla, ma sono le due caratteristiche principali del nuovo Kirby e la terra perduta per Nintendo Switch. La celebre mascotte di Nintendo creata dalla mente di Masahiro Sakurai (lo stesso della serie Super Smash Bros.) compie trent’anni e festeggia con un nuovissimo platform eccezionalmente a tre dimensioni. Caratterizzato da un setup decisamente bizzarro, la pallina rosa di casa Nintendo ha deciso di fare le cose in grande arrivando ad aspirare non solo i nemici, ma anche auto, distributori automatici, coni spartitraffico e quant’altro dando così origine a trasformazioni fuori di testa. Scoprite assieme a noi la nuova creatura di HAL Laboratory in questa recensione!
Non c’è due senza 3D
La serie di Kirby debutta su GameBoy nel lontano 1992 con Kirby’s Dream Land, platform ideato dall’allora diciannovenne Masahiro Sakurai che, per creare un’alternativa più accessibile ai platform dell’epoca, decise di realizzare un titolo dai toni più spensierati e fiabeschi che fosse completabile da chiunque. Il piccolo protagonista del gioco infatti, a differenza di Super Mario e soci, aveva a disposizione più di una semplice vita, cosa che rese il gioco apprezzabile anche da un pubblico di giovanissimi. Con il successivo Kirby’s Dream Land 2 venne introdotta poi quella che, col passare degli anni, divenne il vero e proprio tratto distintivo della palletta rosa: Kirby poteva spalancare la bocca ed “aspirare” i propri nemici in modo da copiarne le loro abilità. Kirby, oltre ad essere presenza fissa nel cast della serie picchiaduro party Super Smash Bros., è stato inoltre riproposto nei decenni a venire in quasi tutte le salse, dal racing game di Kirby Air Ride per GameCube passando per il platform basato sui controlli tattili di Kirby: L’oscuro disegno per Nintendo DS. Con Kirby e la terra perduta la mascotte di casa Nintendo esplora per la prima volta la terza dimensione con un titolo nuovo di zecca che si distacca dai canoni dello scorrimento orizzontale per rivisitare la formula classica del gioco in chiave di platform 3D.
The last of pink-us
A suscitare maggior scalpore durante il reveal di Kirby e la terra perduta è stato sicuramente il setup atipico per una serie da sempre zuccherosa e ambientata in mondi fiabeschi e coloratissimi. In questa avventura Kirby si trova catapultato a Pop, un pianeta fatiscente e abbandonato a se stesso, caratterizzato da un passato burrascoso che l’ha portato ad essere quasi completamente disabitato. Palazzi semidistrutti ed oggetti arrugginiti fanno da contorno ad uno scenario desolante, in cui la natura sta a poco a poco prendendo il sopravvento su quella che, un tempo, era a tutti gli effetti una società attiva e rigogliosa. Si potrebbe pensare in un primo momento di aver sbagliato gioco, la verità è invece ben diversa: il netto contrasto tra il senso d’inquietudine suscitato da un mondo in rovina e la dolcezza dei suoi abitanti e del protagonista è tanto folle quanto azzeccato. Guiderete Kirby attraverso centri commerciali abbandonati, superstrade deserte in stile The Walking Dead e case dell’orrore all’interno di Luna Park decadenti per salvare i poveri Waddle Dee dalle grinfie delle bestie. Quella che potrebbe essere una semplice scelta per destabilizzare i fan e attirare nuovi acquirenti si rivela essere una mossa vincente, supportata da alcune pillole di lore interessanti ed sicuramente inaspettate che apprenderete via via col procedere con la storia principale.
Nonostante la stranezza del suo mondo, Kirby e la terra perduta conserva comunque tutte le caratteristiche che lo hanno reso celebre a partire dalla capacità del tenero protagonista di copiare le abilità dei propri nemici. I power-up utilizzabili dalla palletta rosa sono ancora una volta tantissimi, tutti ottenibili “aspirando” e fagocitando i diversi nemici che ne fanno da portatori. Non solo, in questa esclusiva per Nintendo Switch sarà possibile inoltre aumentare la potenza dei power-up raccogliendo le pergamene nascoste nei vari livelli, potenziamenti che modificheranno sia l’estetica che l’effetto dei vari superpoteri. La vera novità di Kirby e la terra perduta è costituita però dalle Boccomorfosi, trasformazioni assolutamente esagerate e volutamente goliardiche che donano un pizzico di originalità e di follia in più alla serie. Potrete assistere alla trasformazione di Kirby in un auto, o in un distributore automatico di lattine, per non parlare di un razzo-vagone di una montagna russa fino ad una scala. Aspirando uno di questi oggetti Kirby muterà il proprio corpo raggiungendo forme e dimensioni ai limiti del ridicolo, che però saranno utili a raggiungere punti altresì inaccessibili all’interno di ciascun livello.
Nintendo difference
Il level design di Kirby e la terra perduta si arricchisce quindi di alcuni semplici ma geniali trovate geniali che, pur non stravolgendo la formula classica tipica della serie, regalano parecchi momenti di puro divertimento oltre che di ilarità. Se ciò non dovesse bastarvi sappiate che l’intero gioco è inoltre affrontabile sia in solitaria che in co-op locale sfruttando i due Joycon oppure collegando controller addizionali alla console. Vi basterà infatti selezionare l’opzione “Gioco co-op” prima di un qualsiasi livello per affrontarlo in compagnia di un amico nei panni di Bandana Dee. Pur non potendo avvalersi della Boccomorfosi, questo alleato di Kirby potrà rivelarsi utile nella ricerca dei Waddle Dee nascosti semplificando così il lavoro alla palletta rosa. Una feature non sfruttata forse al massimo ma che comunque non fa che ampliare l’offerta proposta dal titolo firmato HAL Laboratory.
Oltre ad essere divertente, Kirby e la terra perduta è anche dannatamente bello da vedere. I dettagli dei fondali rendono Pop un mondo credibile ed ispirato. La qualità di texture e modelli poligonali dei vari personaggi, oltre che le animazioni tutto sommato di livello, confermano la capacità di Nintendo di saper sfruttare a dovere il proprio hardware quando vuole. Sul tema della risoluzione, Kirby e la terra perduta passa dai 720p dinamici in modalità handled fino ai 1080p in docked, garantendo sempre e comunque i 30fps stabili. Non siamo ai livelli astronomici visti con Super Mario Odissey, ma non possiamo far altro che lodare il lavoro svolto da HAL Laboratory sia sul fronte tecnico che su quello artistico. Kirby e la terra perduta è un titolo che ha carattere e che dimostra le enormi potenzialità di una serie ingiustamente relegata a semplice comparsa. Discorso analogo per il comparto sonoro costituito dai classici motivetti della serie di Kirby rivisitati per l’occasione, oltre che un’inedita colonna sonora assolutamente godibile seppur non indimenticabile.
Kirby e la terra perduta ma non proibitiva
Mettiamo subito in chiaro le cose: Kirby e la terra perduta non è il nuovo Super Mario Odissey, né il nuovo Chrash Bandicoot o Ratchet & Clank. L’impatto con il mondo della tridimensionalità è certamente più limitato rispetto gli altri “grandi” ritorni del mondo del platforming, ma costituisce comunque un grande passo in avanti per la serie. La telecamera di Kirby e la terra perduta è perlopiù fissa se non per qualche piccolo aggiustamento possibile e di fatto l’analogico destro non viene quasi mai utilizzato. Da una parte questa scelta permette ai giocatori di avere sempre sott’occhio l’intera situazione, in modo analogo visto a Super Mario 3D World, di contro però non concede la stessa libertà e lo stesso fattore esplorativo di un Odissey a caso. Nonostante il passaggio al 3D, i livelli di Kirby e la terra perduta sono comunque strutturati linearmente a corridoi, scelta che comunque rimane assolutamente comprensibile nell’ottica di un titolo rivolto sì ai grandi, ma anche e soprattutto ai più piccini. Questa scelta ha naturalmente ripercussioni sulla difficoltà al ribasso del gioco. Kirby e la terra perduta è un gioco fondamentalmente semplice, ma che nasconde però delle sfide insidiose per chi, ad esempio, volesse tentare di completarlo al 100%.
I nemici in Kirby e la terra perduta non sono particolarmente aggressivi e la vita di Kirby è tale da scongiurare il più delle volte lo spettro del game over, boss battle comprese. HAL Laboratory ha comunque deciso di introdurre in ciascun livello alcuni obbiettivi secondari, quasi mai scontati e talvolta del tutto nascosti, per poter collezionare più Waddle Dee salvati e sbloccare nuove funzionalità per la citta hub. Obbiettivi in alcuni casi facilmente pronosticabili che hanno a che fare con gli elementi ambientali presenti nei diversi livelli, in altri casi fin troppo casuali e difficili da poter prevedere, una trovata comunque furba che aumenta il fattore rigiocabilità. Discorso simile per alcuni livelli speciali definiti “Via del Tesoro”, dei brevissimi stage nei quali bisognerà raggiungere il traguardo nel minor tempo possibile utilizzando uno specifico potere. Anche in questi casi, raggiungendo l’obbiettivo in un tempo stabilito avremo accesso ad un quantitativo maggiore di monete da spendere nella città dei Waddle Dee.
La recensione in breve
Kirby e la terra perduta segna il passaggio in punta di piedi della serie alla tridimensionalità, che comunque mantiene invariato il suo spirito fiabesco e di platform destinato a tutte le età. Le introduzioni di un setup quasi post-apocalittico e soprattutto delle Boccomorfosi donano una ventata d'aria fresca alla serie, che ancora oggi a distanza di trent'anni dall'esordio su GameBoy si riconferma uno dei brand più spettacolari ed evergreen del roster di Nintendo. Non sarà rivoluzionario come lo è stato Super Mario Odissey, non sarà complesso e sfidante come un Chrash Bandicoot, ma la magia che riesce a infondere un titolo Kirby rimane unica nel suo genere e Kirby e la terra perduta per Nintendo Switch ne è l'ennesima conferma.
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Voto Game-Experience