Lo spazio è certamente una delle cose che più ci affascina sin da piccoli, con il nostro sguardo che in ben più di un’occasione è stato rapidamente catturato dall’immenso cielo che si staglia con imponenza sopra le nostre teste e con il pensiero che a quel punto non può che correre rapidamente verso quell’entità oscura, sconfinata e ricca di misteri che un giorno si spera possa essere esplorata in modo più approfondito.
…Tutti di pelle verde, accadeva ottocento secoli fa, i loro fluidi corporei includono la nascita di mezzo sangue, perciò la realtà fondamentale è l’autodeterminazione del cosmo, perché scura è la pelle scamosciata, e i mucchi di fieno del buon raccolto…
Se anche voi avete alzato lo sguardo al cielo, immaginandovi nei panni di uno scienziato missilistico, oppure di un esploratore dello spazio, allora dovreste dare uno sguardo a Kerbal Space Program Enhanced Edition, titolo che qualche tempo fa è approdato anche su console, permettendo a tutti (o quasi) di poter imparare qualche segreto che si cela dietro la scienza missilistica, ma vi avvisiamo sin da subito che le cose non sono propriamente semplici.
Difatti il simpatico simulatore, che ha attirato persino le attenzioni della NASA e del CEO di Tesla, Elon Musk. ha deciso di abbandonare i territori conosciuti del mondo PC, atterrando anche su console PlayStation 4 (con piena compatibilità con PlayStation 5) e su tutte le console della famiglia Xbox One (con piena compatibilità con Xbox Series X|S). Per realizzare questa versione console, Squad, il team di sviluppo di Kerbal Space Program 2 che ricordiamo è composto da alcuni dipendenti licenziati anni fa da Take-Two, ha dovuto affrontare varie sfide anche piuttosto impegnative, su tutte ovviamente la necessità di dover adattare l’interfaccia utente del gioco per i controller. Kerbal Space Program 2 è nato come un gioco PC, con un’interfaccia utente che è stata pensata sin dalle prime fasi dello sviluppo per essere utilizzata con la celeberrima accoppiato di mouse e tastiera.
Ed è proprio qui che ci troviamo davanti al primo scoglio che i giocatori devono superare per giungere al cuore pulsante di Kerbal Space Program Enhanced Edition, con un’interfaccia utente non propriamente semplicissima da navigare utilizzando il classico controller di una console PlayStation oppure Xbox. E se l’interfaccia utente è piuttosto complicata da digerire, con tante finestre di pop up che spuntano sullo schermo di qua e di là a più non posso, anche l’esperienza utente non è di quelle più semplici che potete incontrare in un videogioco, con l’aggravante per i giocatori italiani della totale assenza dell’italiano tra le lingue del gioco. Difatti Kerbal Space Program Enhanced Edition è un titolo che potrebbe ingannare ben più di un giocatore, mettendo in bella mostra dei piccoli e simpatici alieni verdi, di nome Kerbal, contraddistinti da una grande espressività ed una spiccata ironia. Ma no, non lasciatevi ingannare dall’aspetto divertente e spensierato di queste creature perché Kerbal Space Program presenta un cuore hardcore che potrebbe allontanare ben più di un giocatore dal gustarselo.
Mettendo da parte le carine mascotte di cui sopra, il cuore pulsante della produzione di Squad è un simulatore nudo e crudo, che richiede persino delle basi dell’aerodinamica, della dinamica newtoniana e di come funzionano i pianeti per essere goduto appieno dai giocatori. Qualora non si abbiano queste basi (ed in questo caso certamente non dovreste vergognarvene, sia chiaro) il gioco vi riserverà un inizio a dir poco lento e complicato, composto da una grandissima quantità di tutorial necessari per apprendere le informazioni basilari di cui vi abbiamo appena parlato. Il titolo presenta infatti un tutorial straordinariamente completo e che si dimostra essere una lettura essenziale per poter proseguire nella propria avventura spaziale. Questo potrebbe essere senza alcun dubbio uno degli inizi più lenti mai visti in un videogioco, ma è al tempo stesso di fondamentale importanza per potersi godere il gioco e tutte le possibilità che offre.
AH AH AH AH AHAHA! …Ma che cosa, è impazzito?! Non intendo scatenare una guerra!
Kerbal Space Program Enhanced Edition presenta quindi una modalità storia che consiste in tutta una serie di sfide che mano a mano vanno a farsi sempre più difficili, con le prime che partono dalle basi dell’aerodinamica fino a giungere a quelle più complicate, ma anche terribilmente soddisfacenti una volta completate, che vi porteranno nello spazio tra le stelle. Questa modalità presenta un buon ritmo ed offre agli utenti molte possibilità per poter sperimentare e mettere in mostra le proprie idee, sviluppando i propri razzi. La produzione di Squad include anche una modalità libera che offre ai giocatori una grande libertà appunto, consentendogli sostanzialmente di poter dare libero sfogo alla propria creatività così da creare i razzi più completi ed efficienti sin dall’inizio. A patto ovviamente che si abbiano delle conoscenze piuttosto approfondite nelle materie di cui vi abbiamo parlato poco sopra in questa recensione, poiché in questo caso gli sviluppatori non vi forniranno alcun suggerimento per poter proseguire nelle vostre creazioni.
Tanto per farvi alcuni esempi circa la profondità raggiunta da questo simulatore, vi basti sapere che il gioco vi chiede di tenere conto del peso del carburante, oppure dell’atmosfera in cui si schiererà il proprio paracadute ed il vettore di fuga necessario per rompere l’orbita. E proprio riguardo a questa profondità del gameplay non posso che ritornare sulla questione dei comandi attraverso il controller. Più di una volta mi è capitato infatti di spendere milioni e milioni (in valuta di gioco) per costruire un razzo all’avanguardia, per poi andare incontro ad un triste fallimento con il costosissimo razzo esploso in mille pezzi a causa del posizionamento non perfetto di una pinna. In questi casi mi sarebbe stato altamente utile avere a disposizione un mouse per posizionare il tutto in modo millimetrico al posto di un controller che, per ovvi motivi, è risultato essere molto meno preciso e di difficile controllo.
Ma quel che è certo è che se riuscirete a superare tutti questi ostacoli, alla fine potrete finalmente capire perché Kerbal Space Program è così tanto popolare e giocato su PC: vedere il proprio razzo realizzato dopo decine e decine di ore, fatte di fatica e di sudore, spiccare il volo con forza e decisione verso lo spazio profondo, ricco di segreti e Pianeti da esplorare in compagnia dei simpatici Kerbal, è una delle cose più soddisfacenti che potrete ottenere dalla vostra carriera da videogiocatori. Padroneggiando tutte o quasi le possibilità offerte dall’opera di Squad potrete assemblare navi spaziali, razzi e veicoli, costruire astronavi, stazioni spaziali e persino delle intere basi sulla superficie dei pianeti.
In conclusione quindi Kerbal Space Program è un gioco che fa della simulazione il suo principale obiettivo, anche a costo di risultare terribilmente ostico per una consistente fetta di pubblico, ma qualora si abbia la forza di assorbire l’imponente mole d’informazioni che il gioco riversa all’utente nelle prime fasi, capirete perché Space Program è riuscito a conquistarsi una fama incredibilmente positiva in tutti questi anni su PC. Metabolizzando tutte le possibilità offerte dagli sviluppatori sarà possibile finalmente apprezzare fino in fondo Kerbal Space Program Enhanced Edition, un gioco che vi farà sentire delle persone più intelligenti e capaci persino di inviare un razzo nello spazio con a bordo dei simpaticissimi alieni verdi. Insomma sì, sta soltanto a voi decidere se il viaggio (molto faticoso) valga la pena oppure no, ma se amate lo spazio fareste bene a dargli una possibilità.
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Voto Game-Experience