Judgment e Lost Judgment, i due capitoli della serie spin-off della famosissima saga di Yakuza creata da Ryū Ga Gotoku, approdano su PC. Imperdibili per chi ha amato la serie principale della software house nipponica, scopriamo insieme se questa collection regge il confronto con le versioni console.
Judgment Collection, un piccolo riassunto
Per tutti coloro che non hanno ancora avuto occasione di mettere le mani sulla serie, vi ricordo che parleremo del porting di due titoli Playstation usciti rispettivamente nel 2019 (remastered nel 2021) e nel 2021.
Nel gioco vestiremo i panni dell’ex avvocato Takayuki Yagami, ora proprietario di un’agenzia di investigazioni.
Ambientati nella sempre magnifica e cupa Kamurocho, che ci viene già raccontata in Yakuza, in questi titoli ci ritroveremo a indagare su casi importantissimi.
Tra un pedinamento e un mini-gioco (di cui, gli amanti di Yakuza sanno bene, Ryu Ga Gotoku è grande esperta), questa serie spin-off vanta un comparto narrativo di tutto rispetto: mai noioso e sempre intrigante.
Se siete curiosi di scoprire di più su questi titoli, vi consiglio di recuperare le nostre recensioni di Judgment e Lost Judgment.
Real Detectives use gamepad
Scendiamo ora invece negli aspetti tecnici che concernono questa collection per PC.
Primo punto importantissimo da ricordare è che la Judgment Collection si gioca con gamepad. Non c’è altro modo.
O meglio, potete anche provare a utilizzare mouse e tastiera, ma sarà il gioco stesso a comunicarvi che Real Detectives use gamepad (I veri detective usano il gamepad, come ci ricordava già la versione PC della saga di Yakuza). Ovviamente mi ritrovo d’accordissimo con le indicazioni di gioco, dato che i combattimenti da tastiera sono la cosa più scomoda che abbia mai provato.
Io ho utilizzato un gamepad di PDP Gaming cablato, con il quale, devo dire, mi sono trovata molto bene.
Non ho avuto problemi di alcun tipo, è stato come giocare da console. Sotto questo punto di vista, questi porting sono decisamente validi.
Judgment Collection, uno spettacolo per gli occhi
Partiamo dal fatto che io non ho giocato su un PC da gaming dalle prestazioni incredibili. Posseggo infatti un portatile che monta un’AMD Ryzen 5 5600H con una NVIDIA GeForce RTX 3050. Il gioco ha autonomamente impostato i settaggi su una qualità media con ray tracing attivo.
Devo dire che se non avessi controllato le impostazioni grafiche probabilmente non me ne sarei neanche accorta. Sia le cutscenes che i momenti in open-world sono estremamente dettagliati e altrettanto piacevoli.
C’è da aggiungere che ogni tanto il mio portatile ha faticato, facilmente intuibile dal rumore della ventola e del calore emanato. Ma ricordo che non è un pc di fascia alta.
Oltre a ritrovarci davanti lo spettacolo di una Tokyo meravigliosa a tutte le ore del giorno, anche il character design è dettagliatissimo (in particolare mi hanno fatta impazzire le texture dei tessuti degli abiti).
Ci troviamo indiscutibilmente davanti a una meraviglia per la vista, sulle versioni PC Kamurocho di notte è ancora più affascinante.
Fluido che più fluido non si può
Ciò che è più apprezzabile (e secondo me anche molto importante nei porting PC) è la fluidità del gioco.
I titoli girano in tranquillità sul mio umile portatile da gaming, con animazioni che filano liscissime (e che sono incredibilmente belle).
Ho provato anche a forzare un po’ la mano, alzando un po’ le impostazioni, e l’unico difetto che ho trovato è che i movimenti diventano leggermente scattosi (ma nulla di ingiocabile).
Insomma, nonostante non avessi le impostazioni grafiche al massimo, sono riuscita a godermi la Judgment Collection con il giusto compromesso tra una grafica notevole e un gameplay fluido.
Quindi anche se non possedete un PC ultra-moderno non disperate, anche con dei settings umili questi titoli si riescono ad apprezzare appieno.
Si tratta della fluidità che mi aspetto da un buon porting per PC nel 2022.
Judgment Collection, un pezzo del mio cuore
Nonostante questa sia una review prettamente tecnica, da grandissima amante delle creazioni di Ryu Ga Gotoku Studio non posso esimermi dell’esprimere la mia sul gioco in sé e per sé.
Ho sempre considerato la serie di Yakuza un capolavoro, curata in ogni minimo dettaglio e dalla longevità incredibile.
Devo dire che Judgment non è da meno. Oltre alla narrazione intrigante e alle tantissime side-quests che anche questa serie contiene, questa offre in più diverse meccaniche interessantissime come quella del pedinamento.
Dopo aver vestito per anni i panni dello Yakuza “buono” (prendete con le pinze queste parole, per carità), ci ritroviamo a interpretare un detective comunque dal passato oscuro tutto da scoprire.
Consiglio spassionato per ogni tipo di videogiocatore: avvicinatevi ai prodotti di Ryu Ga Gotoku, non ve ne pentirete.
La recensione in breve
La Judgment Collection è un porting che decisamente vale la pena giocare. Buone le prestazioni anche su un portatile di fascia media, bella la resa grafica e gameplay fluidissimo anche nei momenti più impegnativi. Consigliatissimo giocare con gamepad (anche dal gioco stesso), poiché i comandi da tastiera sono scomodi e poco indicati. Questa Collection riesce a rispecchiare perfettamente l'esperienza vivibile con questi titoli su console.
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Voto Game-Experience