Con Intergalactic: The Heretic Prophet, Naughty Dog torna alla ribalta con una nuova IP per PS5, e lo fa affidando il ruolo da protagonista all’attrice Tati Gabrielle. Dopo aver recitato in titoli legati al mondo videoludico come Uncharted e The Last of Us, questa sarà la sua prima vera esperienza all’interno di un videogioco. A interpretare Jordan A. Mun, una cacciatrice di taglie bloccata su un pianeta maledetto, sarà proprio Gabrielle, diretta da Neil Druckmann, già noto per le sue storie intense e provocatorie.
Ma il percorso di Gabrielle in questo mondo digitale non è iniziato senza ostacoli. L’attrice ha ricevuto critiche e insulti feroci, legati non tanto al gioco, quanto alla sua persona: donna, afroamericana, con la testa rasata. Per anticipare queste reazioni, Druckmann l’ha voluta “addestrare” — non nel senso fisico, ma emotivo e psicologico. L’ha messa a conoscenza delle esperienze difficili di altri attori come Troy Baker, Ashley Johnson e, in particolare, Laura Bailey, che in passato ha ricevuto minacce di morte per il suo ruolo controverso in The Last of Us Parte II.
Gabrielle, già esperta di taekwondo e karate fin da bambina, ha affermato nel corso di una nuova intervista che ha potuto affrontare le pressioni con grande resilienza. Lei stessa ha raccontato di evitare i social media, proprio per difendersi dal caos tossico di certe community, ma ha comunque scoperto quanto odio – e allo stesso tempo supporto – il suo ruolo ha suscitato. Druckmann le ha ripetuto: “Ignorali. Non importa, siamo io e te. Faremo qualcosa di cui saremo orgogliosi”.
Oltre a esplorare tematiche spaziali e una narrazione retro-futuristica ambientata nel 1986, il gioco si concentra profondamente sul concetto di fede: non solo religiosa, ma anche fede in sé stessi, nella propria comunità e nel proprio scopo. Gabrielle lo descrive come un tema universale: “Fede è chiedersi in cosa credi. Quali sono le cose per cui speri?”.
Con una protagonista che pilota una Porsche spaziale, ascolta una colonna sonora firmata da Trent Reznor e Atticus Ross, e combatte per sopravvivere su un pianeta dove nessuno è mai riuscito a scappare in 600 anni, Intergalactic si prospetta non solo come un’esperienza ludica meritevole di attenzioni, ma anche come una dichiarazione artistica e umana. Per Gabrielle, che da ragazzina giocava a Mortal Kombat sognando un giorno di interpretare personaggi forti come Jade — ruolo che ora interpreterà anche al cinema — questo è il coronamento di un sogno. Un sogno nato da un’audizione che pensava di non ottenere, e che invece le ha aperto un intero universo.
In tutto questo ricordiamo che l’uscita del gioco è ancora lontana, secondo un noto giornalista.