Secondo un leak comparso su 4Chan, Intergalactic: The Heretic Prophet dello studio californiano si prepara a fondere la narrativa intensa di The Last of Us Parte II con l’esplorazione “contemplativa” di Dark Souls. A completare il quadro, un sistema di combattimento che richiama God of War 2018, con enfasi sulla precisione, la distruzione localizzata e le scelte tattiche. Inoltre stando alle indiscrezioni, il nuovo gioco Naughty Dog arriverà su PS5 a fine 2026 e sarà mostrato ufficialmente ai The Game Awards di quest’anno anno.
Come leggiamo su Tweaktown, la struttura ludica di The Heretic Prophet non seguirà il classico modello open world alla Ubisoft, bensì un’impostazione “sandbox a nido”, ovvero grandi aree collegate con più livelli di esplorazione verticale e ambientale. I giocatori potranno muoversi tramite planate, sequenze di parkour e speciali “ancoraggi della fede” – meccaniche che sbloccheranno viaggi rapidi su vaste superfici planetarie.
Inoltre sempre secondo questo leak, il sistema di combattimento di Intergalatic: The Heretic Prophet promette ai giocatori ddi gustarsi sensazioni appaganti ed una profondità strategica. La protagonista, la cacciatrice di taglie Jordan, potrà concatenare attacchi, salti e scatti per realizzare combo fluide. Si potrà colpire nemici nei punti deboli, visibili solo in determinati momenti, oppure spezzare arti per ridurre le loro capacità, usando armi da fuoco e strumenti per infliggere effetti di status specifici. Il tutto con un feedback fisico e visivo definito dall’insider “molto soddisfacente”.
L’aspetto narrativo sarà centrale: la sceneggiatura, firmata da Neil Druckmann, è descritta come “una fanfiction apocalittica religiosa che incontra la fantascienza più cruda”. L’ambientazione è un pianeta isolato da oltre 600 anni in seguito a un lockdown planetario imposto da un tecnoculto. I giocatori si troveranno a esplorare rovine di civiltà cadute, con la possibilità di ricostruire la storia tramite oggetti, documenti e frammenti ambientali, come accadeva in Elden Ring.
Le interazioni con altri personaggi saranno presenti ma limitate: la protagonista potrà occasionalmente parlare tramite una ruota dei dialoghi, ma per lo più l’esperienza resterà solitaria. Sarà possibile approcciare gli scontri in modi diversi: affrontandoli frontalmente, evitando, usando la furtività, persino negoziando o hackerando alcuni nemici.
Tecnicamente, il titolo sfrutterà le potenzialità di PS5 Pro, con un motore di illuminazione che adatta i colori dei livelli alla “fase planetaria” corrente. La colonna sonora sarà dinamica: da toni ambientali a cori religiosi in stile metal, fino a brani rock. Infine, ci saranno le “Reliquie”, oggetti che fungeranno da build personalizzabili: il giocatore potrà equipaggiarne due contemporaneamente e potenziarle nel corso del gioco.
Leggiamo un estratto delle dichiarazioni condivise dall’insider:
“Ho lavorato nel QA sulle build da febbraio a maggio. Non posso dire molto o sono fo**uto, ma ecco cosa ho visto: pensate a The Last of Us 2 che incontra Dark Souls. Non si tratta di un open world alla Ubisoft: è come un sandbox a strati, grandi aree caratterizzate da diverse zone esplorabili. Aggiungo che l’esplorazione a livello planetario propone un mix di planata, parkour e questi ‘ancoraggi della fede’ a cui puoi collegarti per sbloccare i checkpoint necessari per il viaggio rapido. Il combattimento è davvero solido, con un feedback soddisfacente e diverse combo concatenate grazie a salti e scatti inseriti negli attacchi. Inoltre sì, è possibile spezzare arti per limitare i nemici e usare strumenti speciali per infliggere status unici.
Si tratta di un qualcosa molto simile al God of War del 2018, ma con meno enfasi sulle combo che fanno rimbalzare gli avversari. È possibile usare armi, inclusa la pistola vista nel trailer, per colpire i punti deboli, alcuni dei quali diventano visibili solo mentre il nemico sta attaccando. Aggiungo che ,olti scontri sono opzionali: è possibile adottare un approccio stealth, evitare, persino negoziare (a volte) o hackerare i nemici. Il pianeta è una tomba di civiltà fallite: immaginate la lore di Elden Ring, ma nello spazio. Qualcosa ha isolato questo mondo dal resto della galassia seicento anni fa, poco dopo che un tecnoculto ha imposto un lockdown planetario. Concluso segnalando che la sceneggiatura di Druckmann è TOSTA, tipo una fanfiction apocalittica religiosa mescolata con hard sci-fi. Ci sono sequenze di intermezzo e diversi personaggi con cui si interagisce, ma è comunque possibile ricostruire molte informazioni trovando oggetti, voci di diario ed esplorando.”
In attesa di conferme ufficiali, è importante precisare che le informazioni in questione vanno prese con cautela. Tuttavia, se il progetto seguirà davvero questa direzione, Intergalactic: The Heretic Prophet potrebbe rappresentare un’esperienze sci-fi ambiziosa e profonda.
Ricordiamo che Naughty Dog sta lavorando anche ad un altro gioco oltre a The Heretic Prophet.