Per scrivere questa recensione di Immortals Fenyx Rising, la nuova IP di Ubisoft Quebec conosciuta precedentemente con il nome di Gods & Monsters, vorrei evitare di tirare in ballo The Legend of Zelda: Breath of the Wild, ma mentre cercavo di riordinare le idee mi rendevo conto che ciò è infattibile. Il titolo di Nintendo del 2017 ha settato l’asticella ad un livello altissimo, proponendo una reinterpretazione del concetto di open world mai vista finora ed il gioco di Ubisoft, pur attingendo a piene mani da Breath of the Wild non riesce a raggiungere l’eccellenza qualitativa del capostipite di questo sottogenere dell’action-adventure. Pertanto pur vedendomi costretto a citare il capitolo della saga di Zelda, vorrei che non si pensasse che Immortals Fenyx Rising sia solo un “clone di Breath of the Wild” perché dietro le innegabili similitudini si cela un gioco con una sua anima che lo rendono un’esperienza pienamente godibile e soddisfacente.
Tempo fa in una lontana terra dell’antica Grecia…
… ci fu un’epoca d’oro di Dei potenti e di eroi straordinari. Tuttavia la trama di Immortals Fenyx Rising non appartiene a quest’epoca perché se è vero che ci troviamo nella Grecia degli eroi leggendari, le Divinità che popolano il monte Olimpo stanno attraversando un’epoca oscura che potrebbe portarli alla disfatta. Il titano Tifone, figlio della grande madre Gea e del Tartaro, è riuscito a liberarsi dalla sua prigionia alla quale fu costretto da Zeus e che durò per tantissimo tempo: scontento degli atteggiamenti capricciosi e disdicevoli degli Dei, il titano ha giurato di contrastare Olimpi ed eroi che si sarebbero opposti a lui, imprigionando l’essenza dei primi e corrompendo i secondi affinché diventino suoi servitori. Incapace di affrontare Tifone da solo, il re degli Dei si rivolse ad un altro titano, Prometeo, incatenato e dilaniato da un’aquila per aver portato il fuoco agli uomini. Questi promise a Zeus che avrebbe trovato un nuovo eroe che avrebbe combattuto per liberare gli Dei dalla prigionia di Tifone, nonostante Zeus si dimostri scettico all’idea: inizia così la storia di Fenyx semplice umano trovatosi improvvisamente a dover affrontare avversità che mai avrebbe immaginato. Sebbene la trama non dimostri una particolare inventiva e la figura di Fenyx non fa che ricalcare quella dell’eroe mitico al quale viene affidata una missione, il gioco ha dalla sua una narrativa particolarmente azzeccata ed una sana dose di umorismo. La voce narrante di Prometeo ed i continui botta e risposta fra il titano e Zeus accompagneranno tutto il viaggio dell’improbabile eroe con dei siparietti irriverenti che attingono ai miti greci, chiaccherando di personaggi più o meno noti dell’epopea greca o di festività celebrate in passato richiamati da elementi di scenario ad essi ispirati. L’opera di Ubisoft dimostra una certa conoscenza da parte degliu autori del pantheon greco e delle leggende ad esso collegate, ma ne riadatta alcune di esse sia per esegenze di trama sia per nascondere i dettagli più scabrosi di determinate vicende (come il testicolo di Urano che fu scagliato in mare dando origine ad Afrodite e che qui diventa una enorme perla) ma queste edulcorazioni diventano esse stesse dei pretesti per dare il via a battute adatte ai giocatori più smaliziati). Al di là di Zeus, Prometeo e Fenyx, l’intera vicenda vede fra il cast altri fra i più noti Dei della mitologia greca come Ermes, Ares, Atena, Afrodite ed Efesto, ciascuno dei quali nell’interazione con il personaggio protagonista non solo aggiunge un’ulteriore dose di humor al gioco, ma riescono ad avere anche i loro momenti di serietà quando espongono i loro drammi ai quali sono soggetti.
Di tutta la Grecia è il più esaltante degli eroi
Il gioco si apre con un prologo di un paio di ore nel quale non solo riceveremo indicazioni sulla nostra missione, ma cominceremo ad impratichirci con le abilità messe a disposizione del giocatore come il combattimento con spada, ascia e arco, la scalata, il doppio salto e la planata. Inizieremo anche a familiarizzare con l’indicatore della resistenza che sarà per una buona prima parte del gioco il nostro vero nemico: molte delle azioni e dei poteri messi a nostra disposizione consumerà la barra della resistenza che una volta vuota costringerà Fenyx a fermarsi per qualche istante per riprendere fiato: ciò limiterà chiaramente la libertà di movimento del personaggio che, se è vero che può arrampicarsi su qualsiasi superficie o quasi è anche vero che non potrà farlo per sempre e ciò limiterà le aree alle quali si potrà accedere in un primo momento dell’avventura. Se quanto scritto finora vi suona familiare, è perché anche nel prologo Immortals Fenyx Rising si ispira a Breath of the Wild: Fenyx si risveglierà su di una piccola isola distaccata dall’Isola d’oro, ovvero l’area nella quale si svolgono gli eventi del gioco, e solo dopo aver ottenuto le ali che Dedalo fece a suo figlio Icaro potrà superare lo stretto di mare che separa l’area del prologo dal resto della mappa. È solo una volta raggiunta l’Isola d’oro che Immortals Fenyx Rising si mostra in tutto il suo splendore: le regioni che compongono la mappa, non troppo grande da risultare dispersiva, sono ben diversificate a livello artistico, dove a seconda del Dio che estende la sua influenza su quell’area si avranno colori predominanti ed elementi di scenario differenti (oltre a luoghi specifici che richiamano miti connessi a quel Dio) e gli scorci che si dipingono sullo schermo saranno molto evocativi e differenziati. A livello tecnico Immortals Fenyx Rising non fa miracoli, la grafica cartoonesca con la quale è realizzata il titolo non da adito a guizzi tecnici e si vede come il titolo mostri una spiccata natura cross-gen, ma su PlayStation 5 e con la modalità prestazioni attiva il gioco comunque ha dalla sua un’invidiabile fluidità dell’immagine. L’esplorazione in Immortals Fenyx Rising avrà chiaramente molteplici scopi, quasi tutti riconducibili però al compiere attività finalizzate alla crescita del personaggio: la ricerca di scrigni contenenti frammenti utili al potenziamento dell’armatura e delle armi, la risoluzione di enigmi che ci permetteranno di guadagnare segmenti della la barra della resistenza e nuovi pezzi di equipaggiamento, la raccolta dell’ambrosia per incrementare la salute, la risoluzione di piccole sfide basate sull’abilità per ottenere punti abilità sono le attività più ricorrenti nel corso del gioco gravitanti intorno al potenziamento del personaggio. Non esiste infatti un sistema di livellamento basato sull’esperienza, ma le capacità di Fenyx accresceranno investendo le risorse guadagnate per i già citati incrementi di salute e resistenza, per l’acquisizione di abilità attive e passive e per forgiare potenziamenti per armi ed armature. A tal proposito il sistema di equipaggiamento armature è piuttosto semplice ma funzionale: ciascuna arma impugnata, così come ciascuna parte dell’armatura indossata donerà una o più abilità passive al giocatore, ma i valori di attacco e difesa ed i livelli acquisititi con i potenziamenti alla fucina di Efesto si estendono a tutte le armi e gli elementi dell’armatura.
Dategli un mostro, il peggiore, e state a vedere quanto dura
E non c’è drago che impegno dia, perché forse non saremo il più forte che ci sia (almeno non all’inizio) ma il sistema di combattimento di Immortal Fenyx Rising non solo si rivela essere piuttosto godibile, ma anche dinamico. La possibilità di inanellare combo con attacchi leggeri di ascia e pesanti di spada, l’uso versatile dell’arco e la possibilità di effettuare schivate perfette e parry avendo una finestra temporale piuttosto ampia per la loro esecuzione sono elementi che rendono il combat system di Immortals Fenyx Rising piuttosto immediato e la difficoltà del gioco non si dimostra mai eccessiva (almeno in normale, ma ci sono cinque diversi livelli di difficoltà l’ultimo dei quali si sblocca solo una volta terminato il gioco la prima volta) se non per determinati boss e mini-boss come gli spettri degli eroi che saranno davvero implacabili. Pur non vantando quindi particolari tecnicismi od un gran livello di profondità, l’avventura di Fenyx procede a passo spedito ed i combattimenti si prendono il loro giusto spazio all’interno del gioco, non prevaricando elementi come la risoluzione di enigmi e l’esplorazione. Sui primi c’è poco da dire, gli enigmi ambientali sia che si parli delle cripte del Tartaro (che possiamo vedere come i Sacrari Breath of the Wild) sia che si tratti di puzzle sulla mappa di gioco messi a protezione di scrigni contenenti equipaggiamento, sono sempre soddisfacenti da risolvere, mai frustranti ma comunque neanche troppo semplici da risultare banali e non sarà rara la tentazione di deviare dalla missione principale per raggiungere quella cripta che si trova poco distante e scoprire quali ostacoli si celino.Sull’esplorazione invece qualche remora la devo esprimere: se le varie zone dovrebbero rendere questa parte dell’esperienza offerta da Immortals Fenyx Rising piacevole, sono le imperfezioni tecniche a non farla brillare dato che non sarà affatto raro rimanere appesi ai bordi di un dirupo, col personaggio impossibilitato ad issarsi al sicuro e la barra della resistenza che lenta ma inesorabile si svuota. Altro difetto che ho riscontrato è la qualità del doppiaggio italiano che se per Zeus e Prometeo si rivela essere più che sufficiente, lo stesso non si può dire per Fenyx e gli altri Dei che incontreremo nel corso dell’avventura: non siamo di fronte a qualcosa di inascoltabile, ma fa storcere il naso riscontrare tale risultato in una produzione Ubisoft che negli anni ci ha abituato a certi livelli qualitativi.
Versione testata: PlayStation 5
Versioni disponibili: PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Series X|S, Nintendo Switch, Google Stadia, PC
La recensione in breve
Immortals Fenyx Rising è stata una piacevole sorpresa, un titolo che pur presentandosi come un prodotto derivativo pesantemente influenzato da Breath of the Wild riesce comunque ad avere una sua ragion d'essere grazie all'ottima struttura della mappa e ad una narrativa piena di umorismo mai stucchevole. Al netto di qualche imperfezione tecnica e ad aspetti di gameplay sempre migliorabili, Immortal Fenyx Rising intrattiene e diverte il giocatore al punto da lasciare un segno del suo passaggio nella memoria dei giocatori.
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Voto Game-Experience