Il Santuario Watatsumi, situato sull’isola di Tsushima in Giappone e restaurato grazie ai fan di Ghost of Tsushima, ha annunciato che dal 23 marzo l’accesso è consentito solo ai fedeli e ai membri della congregazione, escludendo definitivamente i turisti. Questa drastica decisione è stata presa in seguito a continui episodi di vandalismo e comportamenti irrispettosi da parte dei visitatori, culminati in un “grave e imperdonabile atto di irriverenza” avvenuto il 22 marzo. Sebbene i responsabili del santuario non abbiano specificato la natura esatta dell’episodio, hanno sottolineato che il personale è stato più volte costretto a contattare la polizia per gestire episodi di danneggiamento e abusi, sia fisici che verbali.
Come riportato da Automaton, il santuario aveva guadagnato notorietà internazionale grazie al videogioco Ghost of Tsushima, che ha reso popolare la vera isola di Tsushima e i suoi luoghi sacri. Nel 2020, dopo essere stato danneggiato da un tifone, il santuario fu restaurato grazie a una campagna di crowdfunding lanciata dai suoi responsabili, che ricevette un enorme supporto dai fan del gioco. La raccolta fondi superò ogni aspettativa, raccogliendo oltre 27 milioni di yen (circa 180.000 dollari), e portò il personale del santuario a esprimere profonda gratitudine verso la community. Tuttavia, il crescente afflusso di turisti, sia giapponesi che stranieri, ha progressivamente portato a problemi di gestione e a ripetuti atti di irrispettosità, spingendo infine alla chiusura definitiva ai visitatori.
Oltre al divieto d’accesso, il santuario ha imposto anche un rigido divieto di foto e riprese video, nel tentativo di preservare la sacralità del luogo. “Chi considera questo luogo un parco a tema non è un vero fedele”, ha dichiarato la direzione, sottolineando che gli atteggiamenti irrispettosi hanno reso insostenibile la gestione del sito. Inoltre, è stato evidenziato come il turismo incontrollato abbia danneggiato non solo il santuario, ma anche la cultura giapponese stessa, portando alla decisione di escludere completamente i turisti.
Non è la prima volta che il santuario adotta misure restrittive: in passato, episodi simili avevano già portato a limitazioni per i visitatori, inclusi divieti temporanei per alcuni gruppi di turisti, come quelli provenienti dalla Corea del Sud. Tuttavia, l’ultimo episodio sembra aver rappresentato il punto di rottura definitivo, e al momento non vi sono indicazioni su una possibile riapertura ai visitatori in futuro.
La chiusura del santuario rappresenta una grande delusione per i fan di Ghost of Tsushima, che avevano contribuito attivamente alla sua restaurazione. Tuttavia, la decisione sembra definitiva, con l’obiettivo di proteggere un luogo sacro da ulteriori danni e comportamenti irrispettosi. Un monito su come il turismo mal gestito possa avere conseguenze irreparabili su patrimoni culturali e religiosi di inestimabile valore.
Ricordiamo infine che Ghost of Yotei uscirà quest’anno su PS5.