L’annuncio improvviso del rinvio di GTA 6 al 26 maggio 2026 ha avuto un effetto immediato e drammatico sul mercato finanziario: le azioni di Take-Two Interactive, casa madre di Rockstar Games, hanno subito un crollo del valore stimato tra l’11% ed il 15% nelle ore successive alla comunicazione ufficiale. Una reazione che ha bruciato circa 4 miliardi di dollari di capitalizzazione di mercato, segno evidente di quanto le aspettative economiche sull’uscita del titolo fossero alte.
La notizia del rinvio di Grand Theft Auto 6, sebbene non del tutto sorprendente per chi seguiva da vicino lo sviluppo del progetto, ha scosso la fiducia degli investitori, preoccupati per lo slittamento di quella che è considerata una delle principali fonti di guadagno per l’azienda. GTA 6 è atteso come un colosso capace di smuovere l’intero settore videoludico, influenzando anche le vendite hardware e la pianificazione di concorrenti e retailer. E proprio per questo motivo, un posticipo di diversi mesi si traduce inevitabilmente in un impatto diretto sui report finanziari previsti per l’anno fiscale in corso.
Nonostante ciò, Take-Two ha cercato di contenere l’onda d’urto, dichiarando il proprio pieno supporto al team di Rockstar Games e confermando che, anche in assenza del lancio imminente di GTA 6, continuerà a garantire entrate solide grazie a una line-up variegata. Tra i titoli più attesi c’è Borderlands 4, di cui è stata da poco anticipata la finestra di uscita, segnale che l’azienda vuole mantenere alta l’attenzione degli investitori anche su altri progetti.
La sfida ora sarà ricostruire la fiducia nel breve termine, magari rilanciando la comunicazione su GTA 6 man mano che ci si avvicina al 2026. Intanto, il tonfo in borsa dimostra quanto una singola IP possa oggi rappresentare un pilastro strategico nell’intero panorama dell’intrattenimento digitale.