Il lancio di FBC: Firebreak si è trasformato in un serio ostacolo per Remedy Entertainment, la casa finlandese nota per Control e Alan Wake. Il gioco, pensato come spin-off multiplayer ambientato nell’universo di Control, avrebbe dovuto aprire una vera e propria nuova fase per lo studio, ma i numeri raccontano tutt’altro. Le vendite iniziali si sono rivelate infatti deboli e, nonostante gli aggiornamenti post-lancio e un importante Major Update chiamato Breakpoint pubblicato a fine settembre, il titolo non ha mai raggiunto gli obiettivi interni di vendita.
Il risultato è stato un duro colpo per il bilancio: Remedy ha comunicato agli investitori di attendersi perdite per la chiusura dell’anno fiscale, contrariamente alle previsioni iniziali che indicavano utili. A incidere pesantemente è stata la svalutazione di 14,9 milioni di euro legata ai costi di sviluppo e ai diritti di pubblicazione di FBC: Firebreak. Si tratta di una misura contabile, senza impatto immediato sulla liquidità aziendale, ma che riduce drasticamente il valore registrato del progetto nei libri contabili.
I dati preliminari del terzo trimestre 2025 confermano la portata del problema: ricavi in calo da 17,9 a 12,2 milioni di euro, EBITDA ridotto a 0,7 milioni, ed EBIT crollato a -16,4 milioni. Remedy ha quindi emesso un profit warning, abbassando la propria guidance per l’intero 2025. L’azienda prevede ora un fatturato in lieve crescita rispetto all’anno precedente, ma un utile operativo negativo e inferiore al 2024, quando già si registravano perdite per 4,3 milioni di euro.
Il CEO Tero Virtala ha spiegato che, pur riducendo gli investimenti futuri sul progetto, lo studio non intende abbandonare FBC: Firebreak (consigliamo di leggere la nostra recensione). L’obiettivo resta quello di migliorare l’esperienza di gioco e tentare di recuperare la fiducia di una community che, sin dal lancio, ha accolto il titolo con recensioni tiepide e un entusiasmo molto limitato.
Per Remedy, abituata a costruire universi narrativi forti e produzioni single-player di prestigio, il fallimento di Firebreak rappresenta una lezione costosa sulla difficoltà di imporsi nel mercato dei giochi “live service”. I prossimi mesi saranno cruciali per capire se la strategia di rilancio potrà limitare i danni o se il progetto sarà ricordato come uno dei passi falsi più pesanti nella storia recente dello studio.