Il nuovo aspetto di Donkey Kong in Donkey Kong Bananza ha fatto molto discutere sin dal suo primo avvistamento in Mario Kart World, con molti fan divisi soprattutto sul colore del pelo, che appare più aranciato del consueto. A intervenire per mettere fine al dibattito è Kevin Bayliss, designer originale di Donkey Kong Country, che difende con decisione il restyling dello scimmione più famoso di casa Nintendo.
Bayliss, oggi spettatore entusiasta del rilancio del personaggio, ammette che la palette cromatica usata nel design originale non era perfetta: “Guardando il mio personaggio originale, non era nemmeno una buona palette, e non so nemmeno perché l’ho fatto marrone – il gorilla da cui ho preso ispirazione era grigio!”, ha scritto in risposta a un fan. Secondo lui, l’introduzione di Pauline nel nuovo gioco ha reso necessario un aggiornamento completo della combinazione di colori, per creare maggiore armonia visiva e chiarezza nelle scene, obiettivo centrato secondo Bayliss grazie a un ottimo lavoro da parte di Nintendo.
Leggiamo quanto affermato da Bayliss:
“Ci sono molti dettagli da tenere in considerazione: se si guarda al mio personaggio originale, la sua palette cromatica non era bella e non so nemmeno perché l’ho fatto marrone, visto che il gorilla sul quale mi sono basato era grigio! Ora però Pauline è stata introdotta nel personaggio come una sorta di accessorio, quindi l’intera palette cromatica aveva bisogno di un ripensamento e credo che Nintendo abbia fatto un lavoro eccellente nel bilanciare i colori in questa nuova versione”.
Il designer sottolinea inoltre che l’apparente “arancione” del pelo di Donkey Kong è spesso un effetto del Bananergy, una meccanica di gioco in cui, quando l’indicatore è pieno, il pelo del personaggio brilla di una tonalità più vivida. Poiché questo stato è facile da raggiungere nel corso del gioco, molti utenti tendono a considerare quel colore come definitivo, senza rendersi conto che si tratta di una variazione dinamica legata al gameplay. Bayliss considera questa scelta un ottimo esempio di come il colore possa essere usato come elemento ludico.
Infine, riflettendo sul contesto visivo di Donkey Kong Bananza, Bayliss osserva che l’ambiente di gioco attuale è molto più colorato e saturo rispetto alla giungla più naturale e “verde scuro” dei titoli passati. Di conseguenza, il vecchio marrone rischiava di far confondere il personaggio con lo sfondo. Il nuovo look, invece, riesce a far risaltare Donkey Kong nel suo ambiente, rendendolo più leggibile e visivamente accattivante.
In sintesi, il restyling di Donkey Kong non è solo un cambiamento estetico, ma una scelta ben ponderata e funzionale, promossa da chi il personaggio lo ha reinventato per la prima volta più di 30 anni fa.
I think there’s a lot to consider – looking at my original character, his colour palette wasn’t good, and I’m not sure why I even made him brown – the gorilla I based him on was grey! But now Pauline is introduced into the character almost as an accessory, the whole palette… https://t.co/PxJ6UDHAwO
— KB (@Kev_Bayliss) July 26, 2025