Una newsletter pubblicata sul sito di OLED Association fa il punto sulle problematiche riscontrate quando si utilizza il Variable Refresh Rate (VRR) sui TV OLED LG.
Cos’è il VRR? Si tratta di una delle funzioni introdotte da HDMI 2.1 e disponibili su alcuni TV in commercio tra cui, per l’appunto, la gamma OLED di LG 2019 e 2020 anche se con alcune differenze: i prodotti dello scorso anno non sono compatibili con FreeSync.
A cosa serve VRR e come funziona? VRR nasce per migliorare l’esperienza di utilizzo dei televisori durante le sessioni di gioco. Normalmente le immagini generate da PC o console vengono mostrate su schermo con una frequenza di aggiornamento fissa, come ad esempio i 60 Hz. Questo sistema può causare problematiche poiché la GPU può richiedere tempi differenti per renderizzare i vari fotogrammi. Se il frame non viene visualizzato all’interno di intervalli specifici e prestabiliti la GPU deve mantenere il fotogramma su schermo fino all’intervallo successiv, in alternativa, deve mostrare solo parzialmente quello successivo.
Quello che l’utente vede su schermo sono difetti che, a seconda si come si palesano, prendono nomi diversi:
- Stuttering: la fluidità incespica risultano non perfetta poiché viene mantenuto un frame per un tempo più lungo.
- Frame tearing: l’immagine tende a scomporsi per via della sovrapposizione di informazioni provenienti da due fotogrammi diversi.
- Lag: il ritardo nel recepire i comandi.
Il VRR interviene proprio per eliminare queste problematiche: la frequenza di aggiornamento delle immagini non è fissa ma varia per fare in modo che i singoli fotogrammi vengano visualizzati su schermo senza più la necessità di rispettare intervalli prestabiliti. Ed è qui che i pannelli OLED soffrono.
In parole più semplici si può dire che è la sorgente a indicare allo schermo con quale frequenza mostrare i frame. Quest’ultima viene quindi sincronizzata con la frequenza del rendering. Il VRR sui TV OLED LG può operare in un intervallo compreso tra 40 Hz e 120 Hz. Nel caso in cui una sorgente (PC o console) operi al di sotto dei 40 Hz, ecco che entra in gioco quella che viene definita Low Frame-rate Compensation.
La causa è legata al funzionamento stesso dei pannelli e non è quindi di natura software. Gli OLED LG sfruttano una curva del gamma ottimizzata per il funzionamento a 120 Hz. La curva del gamma è una funzione che si può descrivere come l’impostazione che determina il modo in cui i chiari e gli scuri vengono mostrati sullo schermo.
La soluzione, stando a quanto riportato da OLED Association, risiede nell’utilizzo di multiple curve del gamma impostate non più solo a 120 Hz ma anche ad altre frequenze di aggiornamento, ottimizzate anche per i frame rate più bassi.
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