Il mondo del PC Gaming è vasto, meraviglioso ma anche pieno di insidie. Diviso tra una completa apertura sul fronte dell’hardware ed un mercato spietato che, in special modo negli ultimi anni, ha approfittato della carenza di chip, la pletora di configurazioni possibili è cresciuta a dismisura. I giocatori più fortunati potranno godersi gli ultimi titoli nel migliore dei modi, sfruttando al massimo le capacità dell’hardware di ultima generazione mentre coloro che sono rimasti indietro oppure non sono disposti a sborsare cifre importanti per la loro macchina da gioco dovranno accontentarsi di prestazioni inferiori. A questo punto ci siamo chiesti: dato il ventaglio di configurazioni possibili, quali sono i migliori giochi da giocare per ogni fascia? Cerchiamo di dare una risposta a questa domanda.
Indice
- L’SSD fa miracoli
- RAM e dual-channel
- L’incubo dei dissipatori
- Gira pure sul microonde
- Ombre in Low
- Glorious PC Master Race
Stando all’ultimo sondaggio Hardware rilasciato da Steam nel marzo del 2022, le configurazioni PC degli utenti che giocano sulla piattaforma di Valve (e quindi la maggior parte dei giocatori PC, ndr) non vantano una RTX 3090 con configurazioni astronomiche, la GPU più utilizzata, in media, è la Nvidia GeForce GTX 1060, la prima scheda video RTX è la NVIDIA GeForce RTX 3060 che si assesta al settimo posto posto con il 2,40% dei giocatori. Lontani, dunque, dal ray-tracing e da tecnologie next-gen che tanto fanno dibattere gli utenti sotto ai video di Digital Foundry. La risoluzione media non raggiunge i 4K, utilizzata soltanto dal 2,39% dei giocatori ma, per quanto possa sembrar strano, si assesta sui 1080p con il 67%, probabilmente per favorire il frame-rate nelle configurazioni meno prestanti.
Andremo dunque ad esplorare il mondo del PC-Gaming alla ricerca di quei titoli che riescono a dare il meglio di sé anche in condizioni avverse, dai Free-to-Play agli ultimi AAA per trovare il perfetto bilanciamento tra performance e qualità a dispetto di macchine più vetuste per poi arrivare al top della grafica disponibile al momento nelle configurazioni più performanti. Il mondo del PC gaming è dunque diverso da quello che comunemente viene visto come un PC mostruoso full-rgb con migliaia di euro sotto al cofano, la realtà dei fatti è ben altra e dunque come approcciarsi al mondo dei videogiochi su PC cercando di trarre il massimo dalla propria macchina? Prima di esplorare i vari videogiochi da non farsi sfuggire, vediamo di mettere sul tavolo qualche consiglio e magari sfatare qualche mito.
L’SSD fa miracoli
Se siete tra coloro che hanno provato ad installare qualche videogioco sul PC di casa incontrando immense difficoltà in termini di performance, tempi di caricamento ma anche di frame-rate e di prestazioni in generale, sappiate che un disco allo stato solido può salvare la vostra vita non soltanto da giocatore ma anche da utente normale. Spesso, in ambiente domestico, si ha a disposizione un PC, magari un laptop, con qualche anno sulle spalle. La sensazione generalmente è che il PC sia lento e poco responsivo ancor prima che in materia di videogiochi, nella fruizione normale della vita di tutti i giorni. Browsing, Office, streaming video, tutto sembra pesante ed insostenibile. Il segreto per “risvegliare” il potenziale di un vecchio PC è quello di sostituire il disco, spesso un HDD Rigido, con un SSD nuovo. Non deve trattarsi necessariamente di un SSD NVMe Gen4 da 4 TB, basta un piccolo SSD, anche SATA, capace di ospitare il sistema operativo e di fare un po’ di archiviazione per ribaltare completamente le prestazioni di un PC. I dischi rigidi con il tempo tendono a deteriorarsi andando a costituire un collo di bottiglia non indifferente in quanto le operazioni I/O stanno alla base di ogni sistema informatico. La capacità del nostro storage di scrivere e leggere dati ci permette di utilizzare il sistema operativo in maniera ottimale.
RAM e dual-channel
Passiamo ad un mito da sfatare: non conta, pur restando importante, quanto è grande la RAM, le frequenze fanno la differenza. Spesso vi sarà capitato di vedere delle RAM molto invitanti a prezzi tutto sommato bassi, in molti contesti questo è dato dal fatto che l’utilizzo della RAM in ambiente di ufficio è spesso legata ad applicativi abbastanza statici che non fanno uso delle frequenze in maniera intensiva così come accade nei videogiochi o in software di sviluppo. Impostare correttamente i profili delle RAM e configurare in maniera corretta l dual-channel è qualcosa di fondamentale per garantire il meglio delle prestazioni. Il posizionamento stesso delle RAM nei vari slot presenti sulla scheda madre ci permette di attivare quello che viene definito “dual-channel”, raddoppiando di fatto la banda passante dalle nostre RAM che, posizionate nel modo corretto, lavorano in perfetta sincronia. Per configurare correttamente il dual-channel non è necessario intervenire a livello software ma spesso è utile consultare il manuale della scheda madre per avere certezza degli accoppiamenti dei vari slot. Solitamente, le configurazioni tipo prevedono gli slot 1-3 e 2-4 disposti in dual-channel. Altro piccolo consiglio da non sottovalutare mai, le RAM in dual-channel devono essere dello stesso modello e con la stessa frequenza. Se il vostro PC di casa ha dunque una RAM da 2GB DDr3, non pensate neanche per un momento di affiancarla ad una nuova RAM fiammante da 16GB DDr4, in un caso del genere è preferibile comprare due RAM da 8GB da far lavorare in dual-channel ed abolire completamente la RAM obsoleta.
L’incubo dei dissipatori
Se, come me, siete tra quelli che amano rimboccarsi le maniche ed assemblare personalmente la propria macchina da gioco, sarete sicuramente incappati in più di un dubbio per quanto riguarda la dissipazione del calore della vostra CPU. Tra modelli ad aria, AiO a liquido, customizzazioni fuori di testa e dimensioni variabili, trovare il dissipatore perfetto può essere particolarmente impegnativo. L’esperienza mi insegna che la qualità generalmente si paga e che spesso l’apparenza può ingannare. Sono davvero pochi i casi in cui la dissipazione attraverso liquido è davvero necessaria in ambito gaming, in genere la si preferisce per un fattore estetico del tutto condivisibile ma i margini di miglioramento rispetto ad un dissipatore ad aria meno sgargiante sono spesso pochi. Certo, se paragoniamo il top di gamma dei dissipatori AiO con il top di gamma dei dissipatori ad aria, il liquido riesce a raffreddare in modo nettamente migliore ma anche il costo ne risente in maniera significativa. Il problema insorge quando, pur di montare un dissipatore AiO si scende a compromessi con il prezzo, il rischio è quello di mettere all’interno del vostro PC un dispositivo che potrebbe causare dei danni non indifferenti all’intera macchina a causa di malfunzionamenti o perdite. Il segreto, e questo trascende i dissipatori in sé, è quello di scegliere accuratamente i pezzi da montare all’interno della propria macchina preferendo generalmente la stabilità all’estetica quando si sceglie di ricorrere ad un prodotto low-tier o mid-tier. In materia di dissipatori, è possibile mettere le mani sul top di gamma dei dissipatori ad aria con una spesa poco superiore ad un centinaio di euro, il prezzo invece cresce sensibilmente per quanto riguarda i migliori dissipatori AiO, operate dunque la vostra scelta in totale libertà ma ricordate un dogma imprescindibile: la qualità si paga.
Passiamo adesso ai videogiochi, per una questione di praticità abbiamo deciso di suddividere in tre livelli le configurazioni tipo partendo dal basso con PC low–end capaci di riprodurre pochi videogiochi con qualche compromesso fino ad arrivare alle configurazioni più performanti per finire con le macchine high–end dove poter sfruttare fino all’ultimo briciolo di potenza per fruire al meglio dei titoli di ultima generazione.
Gira pure sul microonde
In questa prima sezione andremo ad di quei titoli capaci di girare sulla maggior parte dei PC presenti in casa, spesso e volentieri basta un vecchio laptop con chip grafico integrato nella CPU per poter eseguire alcuni titoli molto leggeri. Pensiamo dunque ad una configurazione base che parte da un chip grafico integrato fino alle schede video meno prestanti o comunque con qualche annetto sulle spalle.
Trading Card Games
In prima posizione troviamo tutti quei titoli di un genere in forte espansione negli ultimi anni. Da Heartstone in testa alla categoria. Il titolo di Blizzard è riuscito a far esplodere un genere fino ad allora poco considerato all’interno del mondo dei videogiochi, portando alla ribalta un filone di titoli che oggi può vantare dei nomi importanti come Gwent, The Elder Scrolls: Legends, Legends of Runeterra e persino le controparti digitali dei due giochi di carte per eccellenza: Magic The Gathering: Arena e Yu-Gi-Oh! Duel Links. Si tratta di titoli che non stressano in maniera particolare i PC, la maggior parte di questi è infatti giocabile anche su mobile senza troppi problemi e la loro natura “statica” ci permette di evitare problematiche legate al frame-rate. Si tratta comunque di titoli abbastanza scalabili e, in casi estremi, è sempre possibile disattivare qualche effetto particellare, abbassare la risoluzione o preferire il gioco in finestra. Quello dei TCG è un mondo in forte espansione, si tratta di titoli molto competitivi che basano la maggior parte dell’esperienza di gioco sul comparto multigiocatore sebbene alcune variabili permettano comunque di godersi l’esperienza di gioco anche in solitaria, una su tutte l’esperienza single player di Gwent con Thronebreaker: The Witcher Tales. Nell’ottica di una macchina poco performante e fondamentalmente poco indicata per il gaming, i Trading Card Games rappresentano una scelta quasi obbligata in quanto è possibile giocare ai migliori titoli del genere senza scendere a compromessi.
Hollow Knight
Hollow Knight rientra tra quella ristretta cerchia di grandi-piccoli titoli capaci di proporre un’esperienza di gioco incredibile attraverso un comparto tecnico leggero che non tradisce mai il taglio artistico meraviglioso dell’opera del Team Cherry. A cavallo tra un souls-like ed un metroidvania, l’esperienza di Hollow Knight è punitiva al punto giusto, a tratti difficile ma mai ingiusta. Il metroidvania sviluppato dagli australiani del Team Cherry è riuscito a conquistare i cuori di giocatori e critica in maniera unisona. Si tratta di uno dei migliori videogiochi degli ultimi anni. In Hollow Knight la componente platforming va a fondersi con un sistema di combattimento semplice da capire ma difficile da padroneggiare. Tra boss fights spettacolari e sezioni di puro platform da affrontare tutte d’un fiato, l’esperienza di gioco di Hollow Knight vi farà dimenticare tutti quei titoli altisonanti che vantano risoluzioni alle stelle, ray-tracing ed effetti cinematografici. La semplicità di un gameplay profondo, il level design ed il taglio artistico di Hollow Knight vanno a costituire una perla di rarissima bellezza. Non è un titolo per tutti, molti potrebbero trovare un muro invalicabile in termini di difficoltà già dalle prime battute di gioco ma, con un po’ di pazienza, Hollow Knight è uno di quei titoli capaci di portarsi via anche 30 ore senza accorgersene più di tanto. In questo caso non è necessario ricorrere ai settaggi grafici per scendere a compromessi, l’esperienza di Hollow Knight è davvero leggerissima da sopportare anche per le macchine meno performanti, il consiglio è quello di giocarlo con il pad e con un po’ di pazienza.
Among Us
Si tratta di uno dei trend più importanti degli ultimi anni, Among us è un titolo unico nel suo genere. Leggerissimo, incredibilmente divertente e per certi versi molto più interattivo di molti videogiochi anche più blasonati. Among Us è un titolo basato sull’interazione con gli altri giocatori, la propria capacità di convincimento e la furbizia nel sapersi muovere senza destare troppi sospetti. Il funzionamento alla base di Among us è abbastanza semplice: uno dei giocatori è in realtà un alieno con il solo scopo di uccidere il resto della squadra, sarà compito dei giocatori riuscire a smascherare l’intruso prima che sia troppo tardi. Il successo di Among Us è uno dei fenomeni sociali più imponenti degli ultimi anni, esploso su Twitch molto tempo dopo la sua uscita ufficiale, Among Us è riuscito a conquistarsi una visibilità immensa grazie agli streamer ed alla semplicità del suo gameplay. Da un punto di vista tecnico si tratta di un gioco veramente basilare che in altri tempi sarebbe riuscito a girare anche su un browser in flash player, si tratta di un titolo perfetto da giocare su qualsiasi macchina sia esso un PC high end che un dispositivo con molti anni sulle spalle. Quella di Among Us è un’esperienza prima sociale e poi videoludica, divertente sia con gli amici che con giocatori casuali, il titolo sviluppato da Inner Sloth è tra quei giochi da avere sempre a portata di mano, il suo prezzo irrisorio costituisce inoltre un ulteriore motivo per avere il gioco in libreria senza pensarci troppo.
Cuphead
Cuphead è uno di quei titoli che, visti da lontano, ispirano tanta simpatia grazie alle sue linee morbide e colorate, al suo stile incredibilmente affascinante che richiama i cartoni animati dei primi anni ’50 ed al sorriso dei protagonisti. Soltanto coloro che decideranno di addentrarsi in questo run and gun scopriranno che dietro ai colori ed allo stile cartoonesco si nasconde qualcosa di molto più oscuro, inquietante e minaccioso. Cuphead è un titolo abbastanza ostico, diviso tra livelli run-and-gun a scorrimento e boss fight anche molto impegnative, il titolo sviluppato da Studio MHDR è una vera e propria calamita per hardcore gamers. Dimenticate dunque di avviare il giochino colorato per passare un po’ di tempo in spensieratezza e preparatevi ad una sfida davvero intensa capace di mettere alla prova anche i giocatori più abili. Cuphead riesce dunque a creare questa dissonanza tra il suo taglio artistico affascinante e carismatico ed il suo gameplay intenso e ricco di adrenalina. In arrivo il 30 giugno 2022, Cuphead: The Delicious Last Course è la prima espansione ufficiale del titolo di Studio MHDR, non c’è dunque occasione migliore per prendere in mano il titolo. Da un punto di vista tecnico anche in questo caso abbiamo una particolare attenzione nei confronti del taglio artistico ma in termini di resa grafica e di risorse occupate, Cuphead è un titolo davvero leggero ed è capace di girare senza problemi anche sulle macchine più datate.
Campo Minato
Ultimo ma non certo per importanza, il capostipite di tutti i “giochini” su PC, l’intramontabile, irreprensibile e mai dimenticato Campo Minato. Sviluppato nel 1990, campo minato ha accompagnato tutti gli utenti Windows per decenni. Conosciuto da molti come “Prato Fiorito”, Campo Minato ha permesso di introdurre il concetto di passatempo anche all’interno di ecosistemi più pensati per il lavoro. Il gioco, considerato come un rompicapo, consiste in un campo rettangolare a sua volta suddiviso in tanti piccoli quadrati. Ogni quadrato viene ripulito cliccando su di esso. Lo scopo del gioco è ripulire quanti più quadrati possibile, idealmente tutti, senza mai toccare le mine sparse sui quadrati. Pur volendo fare ironia, Campo Minato fa parte di tutti quei rompicapi sui quali passare il tempo, siano essi titoli ormai iconici come quello disponibile su Windows dalla sua prima versione di Windows 3.1 siano essi titoli più recenti e complessi. La filosofia di fondo, quando si parla di PC di fascia molto bassa, è che l’intrattenimento non dipende dalla conta poligonale o dagli effetti particellari bensì dall’esperienza di gioco e dal divertimento che, con qualche semplice click, molti titoli riescono a trasmettere. Titoli come Campo Minato, Tetris o anche un semplice puzzle virtuale possono costituire una fonte di intrattenimento non indifferente ed è proprio da queste basi che il mondo dei videogiochi ha saputo evolversi nel corso degli anni. Pertanto, abbiamo deciso di chiudere questa classifica con un pizzico di ironia ma con un messaggio di fondo molto importante per tutti quei giocatori che si ritrovano giorno dopo giorno a dover scendere a compromessi cercando l’equilibrio perfetto in un mondo che non aspetta nessuno.
Ombre in low
Abbiamo esplorato il misterioso mondo dei PC low-end scoprendo diverse perle di immensa bellezza ma non è finita qui. Il mondo del gaming su PC è scalabile e si evolve con il passare degli anni senza scordare le proprie origini. Le cose cominciano a farsi più interessanti, abbiamo un PC da gaming con qualche anno sulle spalle, non possiamo ancora permetterci di fare il passo verso l’RTX-On ed il DLSS è ancora un miraggio ma qualche anno fa il nostro PC era una vera bomba e Crysis riusciva a girare a ben 22FPS. I tempi sono cambiati, i giochi sono più pesanti e non è semplice stare al passo, è finita? Assolutamente no.
I PC di fascia media rappresentano, come abbiamo già accennato in apertura, la ground base più importante di tutta l’infrastruttura del PC Gaming, siamo già ad un livello sicuramente superiore ai PC di fascia bassa e parliamo di macchine capaci di gestire titoli molto impegnativi ma a patto di scegliere un giusto bilanciamento tra prestazioni e qualità.
GTA V
Il capolavoro di Rockstar Games non può mancare in nessuna lista. Uno dei titoli più venduti (e rimasterizzati dopo Skyrim, ndr) della storia. Incredibilmente scalabile, moddabile e prestante, Grand Theft Auto V è ancora uno dei titoli più giocati e la sua community su GTA Online cresce di giorno in giorno. Rilasciato inizialmente nel 2013 esclusivamente per Xbox One e Playstation 3, GTA V ha avuto un successo internazionale fuori scala con milioni e milioni di copie vendute in tutto il mondo. L’avventura di Franklin, Trevor e Michael all’interno di un contesto americano dove la tagliente satira sociale di Rockstar Games enfatizza ed ingigantisce il paradosso del sogno americano viene reso in maniera davvero magistrale. Vario, divertente, immenso e brutale, GTA V è uno dei videogiochi più giocati di sempre. La Los Santos dipinta da Rockstar Games sulla falsa riga di Los Angeles è brutale, caotica e meravigliosa. Gestire GTA V su un PC di fascia media non dovrebbe essere particolarmente problematico, il titolo si presta ad una forte scalabilità grazie a numerosissime impostazioni grafiche che ci permettono di intervenire su un gran numero di parametri dal dettaglio delle textures fino all’intensità del traffico e dei pedoni in maniera da regolare al meglio la propria esperienza di gioco. Il consiglio è quello di puntare sempre ai 60FPS stabili cercando di massimizzare la resa grafica ove possibile e ricorrendo all’utilizzo di qualche mod per migliorare ulteriormente la resa grafica del titolo.
Rocket League
Rocket League è un titolo unico nel suo genere. Leggero, scattante e dalla curva di apprendimento ripidissima, il titolo di Psyonix è l’emblema del “facile da capire, difficile da padroneggiare”. In pochissime occasioni abbiamo avuto modo di incontrare un titolo “sportivo” talmente profondo in termini di gameplay. Rocket League è uno di quei titoli dove il miglioramento costante, le prestazioni di gioco e la concentrazione fanno crescere il giocatore giorno dopo giorno ed anno dopo anno. Rilasciato nel 2015, il titolo di Psyonix, ora acquisita da Epic Games, è riuscito ad imporsi nella scena competitiva grazie ad un gameplay semplice ma profondissimo ed aperto ad innumerevoli sfumature. La semplicità è la vera chiave del successo di Rocket League. Il concetto alla base in effetti è molto facile da comprendere ed il mix tra calcio e automobili riesce a creare un’alchimia davvero incredibile. Sono pochi i titoli che sono riusciti ad imporsi per così tanto tempo al di fuori dei classici Moba come League of Legends o gli FPS intramontabili come Counter Strike. Rocket League ovviamente basa la sua esperienza di gioco sul comparto multigiocatore e sulle partite online tra ladder classificate, partite veloci e tornei. La possibilità personalizzare il proprio veicolo ed altri oggetti cosmetici presenti all’interno del gioco offrono inoltre una soluzione di crescita parallela alla crescita stessa del giocatore. Disponibile come Free to Play, Rocket League è oggi uno dei titoli più giocati su PC e tra i titoli più visti su Twitch. Da un punto di vista tecnico non sarà un problema spingere Rocket League al limite delle sue capacità prestazionali, pur essendo gradevole in termini di resa grafica, il titolo di Psyonix non è certo oneroso in termini di risorse e riuscirà a spingersi ben oltre i 60FPS anche impostando tutte le opzioni grafiche al massimo nella maggior parte dei casi. A mali estremi sarà necessario intervenire su qualche effetto per tenere alto il frame-rate senza particolari difficoltà.
Apex Legends
Continuando sulla scia dei Free to Play, Apex Legends è il Battle Royale sviluppato da Respawn, ovvero i creatori di Titanfall. Competitivo, frenetico e molto veloce, Apex Legends è uno degli FPS più giocati al mondo e continua ad espandersi grazie al supporto continuo degli sviluppatori. In questa lista è forse il titolo più oneroso in termini di risorse e sarà necessario apportare qualche accorgimento alle impostazioni grafiche per poter massimizzare il rapporto qualità–performance del titolo. Fortunatamente anche in questo caso siamo di fronte ad un titolo molto scalabile grazie alla presenza di numerosissime impostazioni grafiche. Il minimo indispensabile per poter considerare accettabile l’esperienza di gioco su Apex Legends è quello di puntare ai 60 FPS stabili senza cali di frame-rate importanti. Trattandosi di un titolo esclusivamente online ed in chiave decisamente competitiva, un calo di frame potrebbe fare la differenza tra la vittoria e la sconfitta, soprattutto considerando la componente battle-royale e la sua severità nei confronti degli errori. Il nostro consiglio è quello di cercare di massimizzare il più possibile il frame-rate per ottenere un vantaggio maggiore ed una capacità di reazione più immediata. Monitor permettendo, Apex Legends può stabilizzarsi anche sui 100–110 FPS sulle macchine di fascia media impostando alcuni settaggi grafici su basso e accettando una resa grafica meno gradevole in cambio di una fluidità maggiore. La cosa più importante in questi casi è la stabilità, il V-sync può venirci incontro in questo caso ma solo se cerchiamo di raggiungere dei frame-rate prestabiliti, un monitor con G-Sync o G-Sync Compatible può andare tranquillamente a sostituire il v-sync per raggiungere in maniera stabile un frame-rate più elevato.
The Witcher 3
Dopo aver parlato di molti titoli multiplayer-only, è arrivato il momento di dedicarci ai giocatori che preferiscono esperienze di gioco più intime. The Witcher 3 è sicuramente uno dei titoli più importanti della scorsa generazione ed il suo successo planetario continua a risuonare ancora oggi grazie anche all’enorme mole di contenuti presenti nelle espansioni lanciate in seguito al rilascio del titolo nell’ormai lontano 2015. The Witcher 3 è un action gdr imponente, immenso ed incredibilmente immersivo. Per molti si tratta dell’opera più importante di CD Projekt Red, basti pensare che l’enorme successo del gioco ha dato risalto alla saga di libri dai quali trae ispirazione portando infine alla realizzazione della celebre serie TV curata da Netflix. L’esperienza migliore di The Witcher 3 è su PC e questo è un dato di fatto. Scalabile, graficamente incredibile e moddabile all’infinito, l’opera magna di CD Projekt Red è ancora oggi arena di benchmark per i PC di fascia media. Se in tutti questi anni non avete mai avuto l’occasione di giocare nei panni di Geralt, questo è il momento giusto per farlo. Le macchine di fascia media sapranno gestire il titolo nel migliore dei modi e, in alcuni casi, ci sarà anche spazio per qualche mod pensata per migliorare ulteriormente la resa grafica del titolo ed i dettagli. Oltre alle mod grafiche sono presenti degli add-on che migliorano sensibilmente l’esperienza di gioco nel suo core gameplay introducendo nuove funzioni e meccaniche, migliorie al sistema di combattimento, nuovi oggetti e, in alcuni casi nuove queste contenuti. The Witcher 3 è uno di quei titoli che non deve mai mancare nella libreria di un giocatore e, anche se sembra superfluo, non possiamo che consigliarvelo senza il minimo dubbio. Seppur rinviata da CD Projekt Red, è in arrivo inoltre una versione next-gen di The Witcher 3 contenente diverse migliorie sul fronte della resa grafica, siamo curiosi di vedere fino a che punto si è spinto lo studio polacco e se è riuscito a superare i modders che in questi anni hanno mantenuto vivo il mondo dello Strigo.
Elden Ring
Saremo sinceri, ci sarebbe piaciuto vedere Elden Ring nella prossima sezione, quella dedicata ai PC di fascia alta ma, allo stato delle cose, non è necessario. Elden Ring è ormai un titolo onnipresente e sulla cresta dell’onda sin dalla sua uscita di qualche mese fa. L’action rpg sviluppato da From Software è uno dei candidati più papabili al Game of The Year 2022, da molti considerato come la quintessenza dei souls-like. Elden Ring è un titolo immenso, complesso e profondo capace di portar via anche 200 ore ai giocatori più caparbi. L’open world portato alla luce da From Software ha scosso profondamente l’industria dei videogiochi portando al pubblico un’opera davvero incredibile. La varietà presente in Elden Ring, il suo taglio artistico e la possibilità di approcciarsi al gioco in innumerevoli modi rendono Elden Ring il souls–like perfetto, la summa maxima dei souls like da Demon’s Souls fino a Sekiro: Shadows Die Twice. Abbiamo scelto di inserire Elden Ring all’interno della sezione dedicata ai PC di fascia media perché, al netto di un titolo veramente incredibile, il comparto tecnico non necessita di un PC particolarmente potente per raggiungere traguardi ragguardevoli. Tenendo presente quelli che possono essere i problemi di stabilità in larga parte già sistemati da From Software, l’esperienza di Elden Ring, ed il suo cap del frame-rate a 60FPS, può essere massimizzata anche su un PC di fascia media senza dover ricorrere a macchine particolarmente potenti. Se da un lato ci troviamo di fronte ad un titolo pienamente next–gen per quelle che sono le meccaniche di gioco, la profondità e la varietà dell’opera di From Software, il comparto grafico continua a soffrire. Salvato da un taglio artistico davvero fuori parametro, Elden Ring propone un livello grafico che non rispetta gli standard odierni in termini di dettagli, effetti particellari ed illuminazione, lasciando, per fortuna o per sfortuna, che anche un PC di fascia media sia più che sufficiente per raggiungere quei 60FPS cappati con il massimo delle impostazioni grafiche.
Glorious PC Master Race
Siamo finalmente giunti al punto di non ritorno, da questo punto in poi vi è la ricerca della perfezione, almeno fino a quando non saranno annunciate le nuove schede video. Questo editoriale va a chiudersi con una sezione dedicata a quelle macchine di fascia alta capaci di riprodurre al meglio quanto disponibile sul mercato. Una fascia ristrettissima di utenti, sia per motivi economici che di disponibilità dell’hardware, porta avanti, come i più coraggiosi degli avanguardisti, una costante ricerca dei limiti nell’attesa di poterli infrangere. Scherzi astronomici a parte, la maggior parte del pubblico identifica quella che viene denominata “PC Master Race” in questi giocatori ma, come abbiamo avuto modo di vedere, la realtà dei fatti è un’altra. Questa fascia è dedicata a coloro che aggiornano costantemente la propria configurazione puntando sempre al massimo della resa grafica e del frame-rate ma spesso ci si imbatte in titoli che finiscono per girare bene soltanto su PC di fascia alta non tanto per merito del loro comparto tecnico next-gen quanto a causa di problemi di ottimizzazione che vanno ad esigere molte più risorse di quanto sarebbe giustificabile. Ovviamente abbiamo scelto i titoli che per noi rappresentano dei punti di riferimento per tutto quello che è il comparto grafico e tecnico oggi. Tenetevi forte, la next-gen è questa.
Red Dead Redemption 2
Al primo posto troviamo Red Dead Redemption 2, il capolavoro di Rockstar Games non è soltanto uno dei videogiochi più belli di sempre ma anche una vera opera d’arte in termini di resa grafica. L’avventura western ideata dai creatori di GTA riesce a sbalordire per la sua pulizia, il suo sistema di illuminazione, che per inciso è riuscito a fare miracoli prima ancora della venuta del ray-tracing, ed il suo taglio artistico mozzafiato. Red Dead Redempion 2 è un gioco fatto di dettagli, alcune minuzie che, messe insieme, vanno a comporre un mosaico molto più vasto consacrando uno dei titoli più immersivi mai sviluppati. Perdersi nei boschi vestendo i panni di Arthur Morgan, sentire un ecosistema vivente tutto intorno a noi, galoppare per le immense praterie da Valentine a Saint Denis per poi immergersi nei giochi di luce di una delle prime città moderne è quanto di più bello sia possibile fare sia su PC che su console. L’avvento del DLSS ha inoltre reso l’intera esperienza di gioco molto più fruibile e con un PC ben carrozzato è possibile puntare ai 100FPS mantenendo al massimo tutte le impostazioni grafiche rinunciando però al 4K che, onestamente, diventa superfluo di fronte a tanta bellezza. Red Dead Redemption 2, pur avendo qualche anno sulle spalle, è un titolo capace di stupire e di insegnare ancora oggi. Al netto di qualche problema di ottimizzazione che ha afflitto il titolo durante i primi mesi della sua release, Red Dead Redemption 2 è ancora oggi un punto di riferimento per tutti i videogiochi, un capolavoro senza mezzi termini. Sebbene sia possibile implementare alcune mods disponibili per il titolo ma sicuramente in misura minore di quanto visto con GTA V, consigliamo di approcciarsi a Red Dead Redemption 2 nella sua versione originale, implementando il DLSS per raggiungere picchi di frame-rate molto importanti e godendosi al massimo un capolavoro epocale.
Cyberpunk 2077
Cyberpunk 2077 è senza dubbio uno dei titoli più chiacchierati del 2020 e del 2021, il controverso mondo futuristico creato da CD Projekt Red ha fatto molto discutere in seguito al suo lancio. Da una parte un comparto tecnico assolutamente insufficiente sulle console di vecchia generazione, dall’altra diversi problemi legati a numerosi bugs e mancanze in termini di gameplay che hanno reso il titolo uno dei giochi più criticati degli ultimi anni. Per alcuni si tratta del flop più grande della storia, anche a fronte dell’hype montato nel corso degli anni precedenti, per altri invece è un titolo godibilissimo ricco di interessanti spunti. Non siamo qui per giudicare le prodezze ludiche di Cyberpunk 2077 e, che piaccia o no, il titolo di CD Projekt Red rappresenta ad oggi uno dei punti più alti mai toccati in termini di resa grafica. Pesantissimo, sgargiante e meraviglioso, Cyberpunk 2077 è un vero piacere per gli occhi che riescono a guardarlo al massimo delle sue possibilità. L’implementazione sublime della tecnologia Ray-Tracing, usata insieme al DLSS, trasforma la Night City di Keanu Reeves in qualcosa di spettacolare. Cyberpunk 2077 è uno dei titoli più esigenti in termini di hardware e anche i PC più carrozzati incontrano diverse difficoltà laddove è impossibile mantenere un rapporto 4K/60FPS anche su PC di fascia altissima. Bisogna dunque fare ancora qualche piccola rinuncia, ma nulla di davvero trascendentale, per rendere Cyberpunk 2077 scorrevole mantenendo comunque un ottimo rapporto qualità-prestazioni. L’avventura futuristica di V può essere dunque criticata per tantissimi aspetti ma sul fronte grafico è senza ombra di dubbio uno dei titoli più belli e più avanzati mai visti prima d’ora. Night City è viva, colorata al neon e meravigliosa in ogni suo anfratto, una meraviglia architettonica capace di spazzar via i numerosi dubbi ed i problemi che hanno afflitto le versioni console. CD Projekt RED non ha ancora finite con Cyberpunk 2077, è infatti in arrivo una vera e propria espansione ed il team polacco è al lavoro costantemente per migliorare il titolo risolvendone i problemi più gravi.
God of War
L’arrivo di Kratos su PC è stato sicuramente uno dei momenti più belli del 2022, quando si tratta di titoli Playstation in arrivo su PC c’è sempre da gioire grazie al lavoro certosino svolto dai team di Sony e God of War non è altro che l’emblema di un’ottimizzazione pressappoco perfetta. Migliorato sotto ogni punto di vista rispetto all’originale versione per Playstation 4, God of War è un titolo meraviglioso da affrontare su PC. Graficamente impeccabile, ben ottimizzato e ricco di opzioni grafiche, l’avventura di Kratos ed Atreus aggiunge una freccia alla già vastissima faretra dei titoli per PC e sarà accompagnato da Uncharted nel prossimo futuro. Al netto dell’ottimizzazione, per godersi al meglio God of War sarà comunque necessario un PC di fascia alta che saprà sicuramente fronteggiare le risorse richieste dal titolo per tradurre in meraviglia una resa grafica mozzafiato. Tolto il lock al frame-rate è possibile affrontare God of War con la bellezza e la fluidità dei 120-130 FPS senza batter ciglio, animando un titolo frenetico e meraviglioso. Si tratta di un porting realizzato in maniera magistrale e, pur trattandosi di un titolo del 2018, God of War riesce a dare del filo da torcere anche ai giochi più recenti grazie alle migliorie apportate alla versione PC ed alla versione Playstation 5.
Forza Horizon 5
Tra le fila dei titoli da godersi su PC di fascia alta non poteva sicuramente mancare Forza Horizon 5. Il titolo sviluppato da Playground Games per Xbox e PC rappresenta sicuramente una delle vette, in termini di resa grafica, del gaming moderno. L’arcade racing game ambientato in Messico riesce, proprio come il suo predecessore, a sfruttare pienamente la potenza delle configurazioni PC di fascia alta riuscendo in questo modo a raggiungere dei livelli di fotorealismo mai visti prima in un videogioco. Forza Horizon 5 è ad oggi l’esperienza grafica più avanzata disponibile in tutto il panorama videoludico e di questo ne siamo certi. In questa lista abbiamo parlato di titoli davvero meravigliosi, videogiochi capaci di imbrigliare una potenza che fino a qualche anno fa era davvero inimmaginabile ma, nonostante tutto, Forza Horizon 5 è riuscito a lasciarci a bocca aperta. L’ottimizzazione è uno dei punti forti del titolo e ci permette di spingere sull’acceleratore delle impostazioni grafiche settando tutto il possibile al massimo senza perdere praticamente nulla in termini di stabilità. Veloce, frenetico e rocambolesco, Forza Horizon 5 non è soltanto uno dei racing games più divertenti di sempre ma un vero gioiellino di tecnologia. Il lavoro svolto da Playground Games era già impressionante su Xbox Series X ma su PC il team inglese è riuscito a raggiungere l’impossibile. Il Messico dipinto in Forza Horizon 5 è meravigliosamente reale ed ogni elemento, da quelli ambientali alle automobili presenti in gioco, interagisce con l’intero ecosistema. Tra le cose più impressionanti noterete sicuramente la pioggia, la tempesta di sabbia ed il fango che si deposita sulle vetture durante i percorsi sterrati. Basta entrare in drone mode per ammirare il velo di polvere che si adagia sull’automobile durante un passaggio nel deserto, questa è la next-gen, questa è la direzione giusta.
Control
Ultimo ma non per importanza, lo shooter in terza persona sviluppato da Remedy è riuscito a guadagnarsi un posto in questa lista. Control è un titolo meraviglioso e spesso incompreso ma soprattutto è uno dei titoli che è riuscito a trarre il meglio dall’implementazione di Ray-Tracing e DLSS. L’avventura paranormale di Jesse Faden riesce ad approfittare degli ambienti chiusi che generalmente sono presenti nella maggior parte del gioco, per massimizzare una resa grafica fuori di testa. L’adrenalina di control viene dunque coadiuvata dalla stabilità e dal frame-rate, rendendo ogni combattimento una vera e propria danza della morte. Control è stato per qualche tempo uno dei titoli più impegnativi dal punto di vista tecnico, molto esigente in termini di risorse anche per quello che, ai tempi dell’uscita, era l’hardware top di gamma. Con l’avvento della serie RTX 30 e l’implementazione della tecnologia DLSS, le prestazioni del titolo di Remedy sono migliorate sensibilmente, aprendo la strada ad un’esperienza di gioco molto più godibile ma comunque meravigliosa in termini di qualità. Nel confronto con gli altri titoli presenti in lista, Control è forse il più svantaggiato ma se passiamo oltre la sola resa grafica e pensiamo a tutto quello che si muove all’interno del titolo, viene facile capire perché abbiamo scelto di metterlo tra i giochi da giocare con un PC di fascia alta. Sicuramente Control sarà giocabile anche a 30FPS e con qualche dettaglio in meno ma la differenza in questo caso è troppa per essere ignorata. Se avete la fortuna di possedere un PC di fascia alta non possiamo che consigliarvi lo shooter di Remedy che per inciso, oltre ad essere una meraviglia per gli occhi, resta uno dei titoli più interessanti degli ultimi anni.
Siamo giunti alla fine di questo meraviglioso viaggio all’interno dell’immenso mondo del PC Gaming, sicuramente molti di voi avranno pensato anche ad altri titoli da inserire all’interno delle varie fasce ma il bello è anche questo. Avremmo voluto inserire Crysis ma non esiste ancora una macchina in grado di farlo girare al massimo delle sue possibilità quindi provvederemo ad aggiornare l’articolo tra qualche decennio. Per il resto, che voi possediate un tostapane o l’ultimo ritrovato di Nvidia, su PC c’è spazio per tutti. Abbiamo visto com’è possibile divertirsi con dei veri e propri capolavori senza dover per forza ipotecare la casa ed allo stesso tempo abbiamo esplorato l’oceano di possibilità ed i traguardi impressionanti che il mondo del PC è in grado di raggiungere. Così come nelle impostazioni grafiche, il segreto di ogni cosa sta nel bilanciamento.