Pare che la Cina abbia intenzione di vietare il cosplay all’interno del Paese con una legge dedicata, impedendo di conseguenza a fan di anime e manga di vestirsi come i propri personaggi preferiti.
Su segnalazione di Comicbook scopriamo che la Cina stia potenzialmente cercando di mettere fine a qualsiasi futura attività di cosplay, proponendo una legge che potrebbe impedire ai suoi cittadini di indossare abiti anime, con alcuni che pensano possa trattarsi di una sorta di ripicca politica.
Addentrandoci nello specifico della faccenda, all’interno di un nuovo disegno di legge sulla sicurezza proposto dai legislatori cinesi all’inizio di questo mese di settembre, la “Legge sulle sanzioni per l’amministrazione della pubblica sicurezza” aggiungerà una linea che potrebbe rendere il cosplay illegale in determinate circostanze.
Nello specifico, una clausola della legge di cui sopra afferma che i cittadini non possono indossare abiti che “feriscono i sentimenti della nazione cinese“, definizione poi ampliata specificando che qualsiasi abbigliamento potrebbe essere vietato qualora dovesse “mettere a repentaglio lo spirito nazionale cinese o ferire i sentimenti nazionali“.
Sebbene la legge non citi specificamente il cosplay degli anime come illegale, in molti vedono questo emendamento proposto come una sorta di risposta allo scarico nell’Oceano Pacifico dell’acqua di raffreddamento della centrale nucleare giapponese di Fukushima, con i rapporti tra i due Paesi coinvolti che da quel momento sono piuttosto tesi.
In un recente video di Fuji TV, non disponibile in Italia, è stato mostrato un conflitto tra un impiegato cinese di un parco pubblico e alcune persone che indossavano costumi della “Dinastia Tang”. Secondo quanto riferito, il dipendente del parco aveva chiesto loro di lasciare il parco perché il loro abbigliamento somigliava a “abiti giapponesi”.