Nel 2024, si spera che l’argomento sia ormai sdoganato: anche le donne possono essere protagoniste nei videogiochi. Sconvolgente. Da quando Peach era una semplice principessa che Mario doveva salvare dalle fiamme del re dei Koopa, è passata tantissima acqua sotto i ponti. Con essa, è cambiata anche la consapevolezza di un mercato pronto a parlare a sempre più persone.
Da quando i videogiochi sono nati, le protagoniste femminili sono aumentate a dismisura, specie nell’ultimo decennio. Con l’esplosione dei videogiochi narrativi, sceneggiatori e creativi hanno avuto tra le mani le possibilità per dare forma a grandi personaggi di sesso femminile che, in alcuni casi, sono riusciti anche a prendere il sopravvento sui precedenti volti maschili – un esempio è la serie Gears di Microsoft.
In occasione dell’uscita di Stellar Blade, titolo che riaccende ancora una volta i riflettori sulla questione, ecco una lista dei 20 migliori giochi con protagoniste femminili.
1. Tomb Raider (serie)
Lara Croft non è stata la prima protagonista femminile nella storia dei videogiochi, ma è inutile negarlo: fu proprio lei, l’archeologa dei sogni di molti, a sdoganare il sesso femminile come una seria possibilità quando si parla di volti principali di un videogioco. Abiti succinti, forme irrealistiche ed esagerate, abile nell’utilizzo delle armi e perfetta nella risoluzione di armi: Lara era la cacciatrice di tombe più straordinaria in circolazione, contribuendo con la sua figura a dare popolarità alla saga di Tomb Raider. Per fortuna, negli anni Lara è diventata più di una prosperosa avventuriera taciturna e sensuale, mettendo progressivamente in mostra umanità, crescita, intelligenza e ovviamente anche i difetti.
2. Control (2019)
Al netto di qualche difetto trascurabile (forse il maggiore resta ancora oggi la mappa di gioco, a tratti incomprensibile), Control è una grandissima produzione di Remedy, che trova il giusto spazio all’interno di questa lista grazie alla sua già iconica protagonista. Jesse Faden, prima protagonista femminile di un videogioco dello studio, è audace e coraggiosa, determinata a scoprire cosa si celi dietro la scomparsa di suo fratello Dylan e soprattutto gli Hiss, entità che stanno corrompendo il Federal Bureau of Control. Jesse diventa il centro di questa storia che sembra uscita da Twin Peaks, condividendo inoltre lo stesso universo narrativo con un altro titolo di Remedy, Alan Wake. E a proposito…
3. Alan Wake 2 (2023)
Perché inserire Alan Wake 2, gioco che ha come volto principale l’omonimo scrittore rimasto intrappolato all’interno di un mondo fatto di oscurità, in una classifica dedicata ai grandi protagonisti femminili? Semplice: Remedy, 13 anni dopo il primo capitolo, ha infatti spostato gran parte dell’attenzione su un altro personaggio, Saga Anderson, che diventa non solo fondamentale nella narrazione ma anche il collante tra la realtà e la storia di Wake. L’agente dell’FBI indaga sugli eventi di Bright Falls, e il titolo alterna i due comprimari tra rivelazioni, intensi momenti, colpi di scena e sequenze da horror puro.
4. A Plague Tale (serie)
Amicia è una delle più recenti aggiunte alla schiera di eroine dei videogiochi. La ragazza, protagonista della serie A Plague Tale, è forte e determinata a proteggere il fratellino Hugo, in un’oscura avventura che fonde la storia vera e propria della peste nera e un tocco di sovrannaturale spiazzante. La storia è emotivamente avvincente, e proprio per questo la figura di Amicia riesce a emergere facendo vedere quanto sia riuscito il suo personaggio.
5. Night in the Woods (2017)
La ventenne Mae Borowski è la protagonista di Night in the Woods, titolo che affronta tematiche autentiche e sensibili in un modo molto particolare. La ragazza, che ha da poco abbandonato il college, torna nella sua città natale, Possum Springs, ma non si tratta di una storia semplice né da vivere né tanto meno da spiegare. Mae ha affrontato a lungo problemi di salute mentale, e il gioco riesce ad affrontare questo delicatissimo tema presentando un legame che da subito si instaura con la dolce Mae. Un videogioco non per tutti, ma sicuramente importante.
6. Portal 2 (2011)
Il fatto che il protagonista di Portal 2 sia un personaggio femminile, a dire il vero, è ben poco importante. Un comodino avrebbe potuto fare le stesse cose. La verità però è che mancare l’occasione per parlare di questo ancora oggi fenomenale puzzle game di Valve, approfittando dell’argomento, sarebbe stato un delitto. Si tratta, senza mezzi termini, di un capolavoro, un gioco basato sulla fisica e realizzato in modo alquanto brillante nel quale Chell, già protagonista del primo capitolo, deve superare gli ostacoli proposti da quella folle intelligenza artificiale nota come GLaDOS, fino ad arrivare a un climax finale imprevedibile e poetico come pochi.
7. Telltale Games’ The Walking Dead (serie)
L’indimenticabile Clementine diventa la protagonista di The Walking Dead solo dalla seconda stagione della serie di avventure grafiche di Telltale Games, ma già dal primo videogioco la sua importanza è fondamentale. La piccola orfana, dopo essere stata salvata e accudita da Lee nel primo capitolo della saga, intraprende un viaggio in questo mondo folle e disperato, preda di un morbo apocalittico che ha ridotto la civiltà a un manipolo di comunità crudeli, mosse dall’egoismo e dalla necessità di sopravvivere. Una storia cruda, tutta da vivere nei panni di un personaggio che fa affezionare da subito. E da non confondere con The Walking Dead: Michonne, uno dei motivi per i quali Telltale ha meritato la sua chiusura per fallimento nel 2018.
8. Returnal (2021)
Selene Vassos non ha certamente il carisma di altre grandi personalità del mondo dei videogiochi, ma questo anche perché la sua storia è qualcosa di unico. Unico proprio Returnal, il capolavoro mai abbastanza celebrato di una Housemarque che ha provato a diventare grande. Dopo essersi dedicata ai twin stick shooter per anni, lo studio, oggi di proprietà di PlayStation, sorprese tutti con uno sparatutto in terza persona roguelike nel quale Selene, la protagonista, si ritrova intrappolata in un loop temporale su un oscuro pianeta che, per qualche assurdo motivo, sembra avere più di un legame con la donna.
9. Half Life: Alyx (2020)
Che spettacolo, Half Life: Alyx. Questo splendido capolavoro di Valve, che rappresentò il ritorno ufficiale del franchise di Half Life dopo un’eternità, portava al centro delle vicende la giovane Alyx Vance, intenzionata ad aiutare la resistenza contro i Combine. Ponendosi tra gli eventi del primo e del secondo capitolo. Half Life: Alyx è stato ed è ancora oggi uno dei migliori videogiochi mai realizzati per la realtà virtuale, proponendo un’immersività senza precedenti.
10. Beyond: Good and Evil (2002)
In attesa dell’ormai mitologico sequel di Ubisoft, annunciato per la prima volta quando ancora la Lehman Brothers sembrava una banca affidabile, vale la pena ricordare che la ventenne Jade è diventata col tempo una delle icone del mondo dei videogiochi grazie alla sua straordinaria avventura nel pianeta di Hillys, preso d’assalto dalle forze aliene dei DomZ. Il titolo riusciva a sorprendere in moltissime sue componenti, specie nel comparto narrativo, ma è bello vedere che ancora oggi, dopo ormai oltre 20 anni dalla sua uscita, anche il gameplay resta estremamente godibile.
11. Mirror’s Edge: Catalyst (2016)
Si parla sempre troppo poco di Mirror’s Edge: Catalyst, gioco che senza dubbio è stato molto sfortunato. La sua protagonista, Faith Connors, aveva tutto il potenziale per diventare un importante volto del settore dei videogiochi: abilissima nel parkour, la donna deve sfruttare tutte le sue spettacolari abilità per consegnare articoli essenziali ai gruppi di resistenza che combattono segretamente il governo, portando anche a risvolti davvero imprevedibili nella trama. Come detto, Catalyst, il riavvio di Mirror’s Edge, non ha avuto grande fortuna, ma merita assolutamente di essere riscoperto.
12. Resident Evil 2 Remake (2019)
Capcom è stata in grado di restaurare in modo eccellente il già esplosivo Resident Evil 2, e i suoi due protagonisti sono stati resi immortali da una produzione di altissimo livello. Insieme a Leon S. Kennedy, l’iconica Claire Redfield irrompe a Raccoon City per scoprire cosa stia accadendo, ritrovandosi nel mezzo dell’epidemia virale che il fratello Chris sta nel frattempo affrontando in un’altra zona. Nel remake, lanciato nel 2019, la figura di Claire viene ulteriormente esaltata, rendendola una protagonista ancora oggi amata.
13. Silent Hill 3 (2003)
Da una storica serie horror a un’altra. In attesa di sapere quando Konami si deciderà a lanciare il remake del secondo capitolo, occorre ricordare che Silent Hill 3, sequel diretto del primo capitolo, seguiva le terrificanti vicende di Heather Mason, figlia di Harry Mason. Mentre Heather cerca suo padre, la ragazza si ritrova suo malgrado in un luogo che sembra al confine tra la realtà e l’illusione, quella follia psicologica che da sempre è Silent Hill. Un videogioco passato alla storia, proprio come la sua protagonista.
14. The Last of Us: Parte 2 (2020)
Crudele, sanguinoso, emozionante: la storia di The Last of Us: Parte 2 è tutto questo, e molto altro ancora. Naughty Dog ha saputo confezionare un sequel capace di sorprendere in tutto, andando anche contro i propri fan pur di trovare un racconto che potesse stupire senza però snaturare tutto quello che era stato costruito. E, in fatto di protagoniste femminili, The Last of Us: Parte 2 raddoppiava: sia Ellie, già vista nel primo capitolo, che Abby sono i volti principali di questa clamorosa storia, le due facce di una medaglia difficile da non amare grazie alla sua profondità e complessità.
15. Celeste (2018)
Celeste è un dolcissimo platform che approfondisce i temi di ansia, crescita personale e sfide esistenziali, il tutto dal punto di vista della protagonista Madeline. La ragazza deve scalare la montagna che dà il nome al videogioco, mettendo in scena quello che può tranquillamente essere paragonato al classico viaggio dell’eroe fatto di momenti felici e problematici, crescita e delusione, realizzazione e grandi difficoltà.
16. Hellblade: Senua’s Sacrifice (2017)
Hellblade è stato un’entusiasmante sorpresa da parte di Ninja Theory, convincendo peraltro Microsoft ad acquisire lo studio pochi anni dopo per affidargli grandi avventure narrative. Questo perché la storia di Senua, la protagonista di Hellblade, è un viaggio folle ma riuscitissimo nella psiche di una donna alle prese con illusioni, demoni e distorsioni della realtà, affrontando problemi nella sua testa che condizionano l’intero modo di vedere. Il viaggio di Senua ad Helheim è un’esplorazione avvincente del tormento interiore, il ritratto complesso di una donna che vuole a tutti i costi sopravvivere a se stessa prima che il demone dentro di lei possa prendere il sopravvento.
17. Metroid (serie)
Non può mancare la citazione alla storica serie Metroid, una delle IP più longeve di Nintendo e la più antica presente in questa lista. Sì perché è anche grazie a Metroid se i personaggi femminili iniziarono a essere sdoganati come vere e proprie protagoniste di grandi avventure: la rivelazione finale del gioco, nel quale si scopriva che il soldato corazzato era in realtà Samus Aran, portava i giocatori a una consapevolezza importante, e cioè che le grandi battaglie e le esplorazioni spaziali non erano solo roba da uomini. La stella di Samus è così sopravvissuta alla prova del tempo, riconoscendo in lei anche intelletto e una sempre importante abilità fisica.
18. Bayonetta (serie)
Bayonetta è una delle icone femminili più note. Una guerriera sicura, straordinaria, capace di affrontare il pericolo trasformando ogni combattimento in un tripudio di emozioni ed eleganza. L’intera serie di videogiochi che porta il suo nome è l’esaltazione della figura femminile di Bayonetta e il gameplay esplosivo che si porta dietro, plasmando un gioco a dir poco stiloso e capace di offrire tantissimo divertimento.
19. Horizon (serie)
Aloy è una delle più recenti aggiunte all’elenco delle protagoniste femminili del mondo dei videogiochi. Forte, abile, determinata, oltre che predestinata: la protagonista di Horizon: Zero Dawn e Horizon: Forbidden West, i due titoli di Guerrilla Games lanciati rispettivamente nel 2017 e 2022, è una guerriera formidabile, capace di fermare colossali macchine e salvare intere tribù dalla distruzione. Due videogiochi di alto spessore, sicuramente non particolarmente innovativi nella sostanza ma capaci di dare forma a un mondo davvero iconico.
20. Stellar Blade (2024)
L’ultimo ingresso nella lista è di quelli pesanti, più che altro per l’ingombrante figura che è la protagonista di Stellar Blade. Eve è un personaggio volutamente sessualizzato agli estremi, caratterizzato da forme talmente irrealistiche da balzare subito all’occhio, ma sotto la sua prosperosa apparenza nasconde uno spirito combattivo e una serie di abilità fuori dal normale che deve sfoggiare per sopravvivere su un pianeta Terra devastato da potenti e strane creature, che hanno inoltre decimato la razza umana.