Sony Interactive Entertainment e Guerrilla Games stanno pubblicando ogni settimana da un po’ di tempo a questa parte dei nuovi articoli sul PlayStation Blog peni zeppi di nuove informazioni su Horizon Forbidden West, gioco che ricordiamo essere in arrivo su PS4 e PS5 il 18 febbraio 2022.
In questo nuovo articolo, dedicato al gioco con protagonista Aloy, il team di sviluppo olandese si è preso il compito di andare a rivelare delle nuove informazioni sul mondo di gioco che farà da sfondo alle vicende raccontate in Forbidden West, il tutto riservando non poche attenzioni anche agli insediamenti che la bella e coraggiosa eroina dai capelli rossi sarà costretta ad affrontare anche in questo gioco.
Qui di seguito trovate alcune dichiarazioni di Espen Sogn, capo progettista del mondo vivente per Guerrilla:
“Al di fuori delle battaglie, ogni personaggio di Horizon Forbidden West è inserito in un sistema sociale. Questo sistema ci permette di regolare reazioni, movimenti e altre animazioni. C’è poi un sistema comportamentale che determina la personalità. Ciò significa che possiamo creare individui unici che sembrano avere una loro autonomia. Aggiungendo animazioni e comportamenti possiamo aumentare ulteriormente questo senso di autenticità. Quando i membri di una tribù sono nel loro insediamento, nei loro spazi sicuri, si comportano con naturalezza. Gli Oseram sono una tribù socievole e storicamente patriarcale, perciò le loro animazioni abbondano di pacche sulle spalle e saluti informali. Gli Utaru, al contrario, sono più composti e non è raro vederli seduti insieme, con la loro tipica aria trasognata. Durante l’esplorazione, questi dettagli ci comunicano a livello inconscio in che parte del mondo ci troviamo. Tutto questo è inserito nella struttura narrativa del gioco. Le varie tribù sono immediatamente riconoscibili, anche a distanza. Dal modo in cui trasportano l’acqua, per esempio: i robusti Tenakth se la caricano sulle spalle, i più pacifici Utaru cingono i recipienti con le braccia, stringendoseli al corpo, e gli ingegnosi Oseram li tengono con le mani.”
Steven Lumpkin, progettista senior di Guerrilla, si è invece soffermato sugli insediamenti che renderanno più vivo ed affascinante il mondo di gioco:
“Fin dalla loro progettazione, le funzioni di base che regolano i sistemi di progressione di un gioco devono integrarsi perfettamente con tutte le altre meccaniche! Al di là della narrativa, è importante che tutti i sistemi funzionino in armonia per offrire ai giocatori un’esperienza fantastica, fin dal primissimo avvio del gioco. Teniamo molto al bilanciamento della progressione. Vogliamo che ogni giocatore possa ottenere facilmente e usare in combattimento l’equipaggiamento che più gli piace, e che questo resti sempre abbastanza potente da superare tutte le sfide proposte nel corso del gioco. Abbiamo costruito un ecosistema che premia i giocatori che interagiscono maggiormente con il mondo di Horizon Forbidden West, ma senza frustrare quelli che invece preferiscono concentrarsi sulla trama. Volevamo infondere un’aria vissuta ai centri abitati dell’Ovest Proibito, renderli pieni di vita e utili. Ogni insediamento è un trampolino di lancio verso nuove avventure. Possiamo trovare ogni sorta di mercanti e venditori: tessitori che vendono ad Aloy nuovi, potenti (e splendidi) abiti in cambio di frammenti e parti di Macchina, cacciatori che offrono nuove armi tattiche, erboristi che forniscono ad Aloy delle pozioni che il suo fisico riesce in qualche modo a reggere e infine cuochi, i cui pasti possono essere consumati all’occorrenza per ottenere dei benefici.”