Qualche ora fa Wired.com ha pubblicato la sua recensione di Hogwarts Legacy, dando al nuovo videogioco ambientato nel mondo di Harry Potter nientemeno che un misero 1/10. Ebbene sì, il noto portale online ha letteralmente stroncato l’ultima opera di Avalanche Software, assegnandole il voto più basso possibile e scatenando, com’era facilmente prevedibile, una forte polemica da parte dei fan.
Questa recensione è stata scritta da Jaina Grey, una donna trans che ha deciso di evidenziare nel suo articolo tutta la sua delusione nei confronti di J.K. Rowling, scrittrice dei romanzi con protagonista il maghetto più famoso sul mondo di recente finita al centro delle polemiche a causa di discutibili opinioni anti-trans.
La donna ha poi deciso di soffermarsi anche sulle effettive qualità che contraddistinguono Hogwarts Legacy, affermando che questo altri non è che un fanservice a dir poco deludente rispetto alle grandi aspettative di cui godeva il pubblico prima del suo rilascio, visto che il comparto tecnico presenta dei fastidiosi alti e bassi continui, con delle animazioni facciali appartenenti a due generazioni fa.
Inoltre secondo la redattrice anche il gameplay è piuttosto limitato e di conseguenza a dir poco ripetitivo a lungo andare, con una trama che risulta alla fine banale e poco incisiva, anche in questo creata ad hoc per far felici i fan della serie Harry Potter.
Jaina Grey ha elogiato il mondo di gioco, definendolo decisamente ben realizzato in particolar modo per quanto concerne il castello di Hogwarts, ma visti i problemi di cui sopra, e l’impostazione estremamente classica dell’open world, il risultato finale è un mondo sì bello da vedere ma decisamente poco appagante e stimolante da esplorare. Secondo lei solo i fan dei film possono realmente essere appagati dall’esplorarlo, risultando invece estremamente noioso e poco stimolate per tutti gli altri.
Tutti questi motivi hanno quindi portato la redattrice di Wired.com ad assegnare il voto più basso possibile ad Hogwarts Legacy. Ma una nutrita fetta di fan si è prontamente scagliata contro questa recensione, affermando che in realtà la redattrice ha fatto pesare sul suo giudizio le polemiche riguardanti J.K Rowling e non tanto le qualità effettive del gioco, risultando di conseguenza poco professionale ed accecata dall’odio che nutre (giustamente o meno) verso la scrittrice.
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