Mentre i fan non vedono l’ora di scoprire il prossimo progetto di Hideo Kojima, il celebre game designer giapponese è stato protagonista di una nuova video intervista volta a celebrare il premio Legend Award Winner che gli verrà consegnato ai New York Game Awards del 26 gennaio.
Kojima ha infatti colto l’occasione rappresentata da questa intervista con Reggie Fils-Aimé, ex presidente di Nintendo of America, per tornare a parlare dell’importanza che ricopre ormai il mondo dei videogiochi all’interno della cultura Pop di tutto il mondo, oltre all’approdo della prima PlayStation, console a cui dobbiamo tra i tanti capolavori anche Metal Gear Solid, uscito nel 1999 in Europa.
Secondo lo sviluppatore giapponese la PS1 è stata la console «più interessante» tra quelle su cui ha prodotto videogiochi.
Hideo Kojima afferma questo per un semplicissimo motivo: la console di Sony permetteva per la prima volta di realizzare titoli completamente in tre dimensioni, cosa questa che consentiva agli sviluppatori di dare vita a titoli con una trama ed una regia molto più complesse e strutturate rispetto a quanto era possibile fare con titoli in 2D, il tutto sublimato da musiche orchestrate e doppiaggi di stampo cinematografico. Senza dimenticare poi come le tre dimensioni donassero ai giocatori una maggior libertà d’azione e di esplorazione.
“Credo che la più interessante sia stata la prima PlayStation. Prima di quel punto, i videogiochi erano come gli spettacoli di marionette: concentravi tutti i tuoi sforzi nel realizzare una singola immagine piatta. Non avevi modo di guardare l’immagine da altre angolazioni, niente del genere. Con l’arrivo di PlayStation, queste immagini in due dimensioni sono diventate dei poligoni e, come risultato, abbiamo avuto la possibilità di iniziare a lavorare con l’inquadratura. Questo aspetto era vero dal punto di vista dello sviluppo, ovviamente, ma ora anche gli utenti potevano spostare l’inquadratura, era come un sogno. La prima PlayStation aveva una dimensione completa diverse rispetto alle vecchie console per videogiochi. Oltretutto aveva il suono lineare, che permetteva di avere della musica orchestrale o delle voci di attori reali. La portata di quello che potevamo fare si espanse in modo imponente.”
Kojima sposta poi il suo sguardo sul futuro, affermando senza alcun dubbio che l’industria dei videogiochi è destinata ancora a crescere, anno dopo anno, così da affermarsi sempre di più e riuscendo a coinvolgere mano a mano nuovi utenti:
“Sempre più persone ne saranno coinvolte, la tecnologia continuerà a migliorare, e la prospettiva di quello che si potrà realizzare con un videogioco diventerà sempre più grande» ha spiegato Kojima. «Questo renderà la creazione di videogiochi anche più profonda e più godibile. Non penso che ci sia nessun’altra industria come questa”.
E voi cosa ne pensate delle dichiarazioni di Hideo Kojima? Concordate con lo sviluppatore giapponese oppure no? Ditecelo nei commenti qui sotto!
A proposito di Kojima, avete già letto del possibile coinvolgimento dell’autore giapponese per lo sviluppo di un progetto completamente inedito?
Hideo Kojima è un autore di videogiochi e sceneggiatore giapponese. Considerato un “autore” nel panorama videoludico, durante l’infanzia e l’adolescenza sviluppa una forte passione per il cinema e la letteratura d’avventura.
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