Il community manager di Helldivers 2, noto sui social con il nome di Spitz, è stato licenziato da Arrowhead Game Studios in seguito ai messaggi condivisi durante la polemica riguardante l’obbligatorietà dell’account PlayStation Network anche su PC Steam.
Leggendo l’articolo pubblicato da Wccftech, scopriamo che il community manager del team di sviluppo ha deciso qualche giorno fa di spingere gli utenti a manifestare tutto il proprio dissenso per l’utilizzo dell’account PSN anche su Personal Computer.
Tutto questo mentre Sony e la stessa Arrowhead Game Studios erano alle prese con una situazione decisamente di difficile gestione, con centinaia di migliaia di utenti infuriati per l’obbligatorietà dell’account PlayStation.
E proprio in questo contesto di difficile gestione, l’ormai ex Community Manager “Spitz”, che inizialmente era stato piuttosto esplicito sull’argomento, aveva deciso sostanzialmente di incoraggiare i giocatori a pubblicare recensioni negative su Steam così da manifestare concretamente il proprio dissenso al publisher di Helldivers 2.
Leggiamo il commento pubblicato da Spitz su Discord:
“Non è che questo sia il primo e nemmeno il quattordicesimo gioco mainstream a richiedere un account di terze parti che richiede un paio di minuti per essere creato, ma se è un problema dover dedicare 120 secondi della tua giornata per inserire un’e-mail e una password e poi dimenticartene, cambia la tua recensione su Steam e fai conoscere il tuo disappunto su una piattaforma dove conta”.
Ma appena un paio di giorni dopo questo commento ed il dietrofront di Sony sull’obbligatorietà dell’account PSN, Spitz ha rivelato di non lavorare più ad Arrowhead Game Studios perché licenziato:
“In genere non è una buona idea dire alle persone di rimborsare e lasciare recensioni negative quando sei un community manager. Apprezzo tutto il supporto e apprezzo ancora di più che tutti possano giocare di nuovo senza restrizioni. Sapevo che stavo correndo un rischio con quello che ho detto riguardo al rimborso e alla modifica delle recensioni. Lo sostengo. Era mio compito rappresentare il comunità, questo è quello che ho fatto. Volevo lavorare per Arrowhead perché è il mio studio preferito in assoluto. Ho avuto questa possibilità. Sono grato per questa opportunità. Continuerei felicemente a lavorare per loro se potessi scegliere, ma non dipende da me o da chiunque altro qui dentro. Posso andarmene felice e non voglio che nessuno causi problemi per mio conto, soprattutto non alle persone per le quali nutro ancora molta cura e rispetto.”