Quando Helldivers 2 è arrivato su PlayStation 5 e PC lo scorso anno, forse nessuno si aspettava che potesse diventare il fenomeno del 2025 – uno dei fenomeni, meglio. Arrowhead Studios, fino a quel momento team promettente che aveva sperimentato con produzioni sostanzialmente indipendenti, si ritrovò tra le mani un vero e proprio colosso, un gioco che in pochissimi giorni collezionò una serie di vendite e record impensabili, forgiando una community da zero. Qualcosa che quasi nessuno riesce a fare, neppure provandoci con tutto il cuore.
La stessa Sony, proprietaria dell’IP e produttrice del gioco, è nota per averci provato più e più volte. O meglio, in realtà ci ha provato finora solo in un paio di occasioni (il disastroso Concord e, appunto, Helldivers 2), perché tutti gli altri giochi in sviluppo sono stati di fatto cancellati. A eccezione, forse, di Marathon. Ma la questione è un’altra: Helldivers 2 è stato e continua a essere un grande successo non perché è stato costruito per esserlo, bensì per la sua vena creativa, la ventata d’aria fresca che è riuscito a portare, e la capacità di addentrarsi in un mercato con un’idea grande e vincente: fare squadra per il bene superiore, e un po’ di sane risate.
Dopo un anno e mezzo dalla sua release, a sorpresa, Helldivers 2 sbarca anche su Xbox Series X|S, proprio nel giorno in cui Gears of War arriva su PS5. Un giorno che resterà nella storia dei videogiochi, e che fa contente entrambe le tifoserie: i sonari possono finalmente scoprire la storia di Marcus Fenix, mentre i boxari sono chiamati a contribuire alla salvaguardia della democrazia, sempre a rischio nel mondo di Helldivers. La guerra è ricominciata, anche su Xbox: vediamo com’è andata nella nostra recensione.
L’ora della democrazia irrevocabile
Non è difficile capire perché Helldivers 2, subito poche ore dopo il suo lancio originale su PS5 e PC, divenne quasi virale: Arrowhead non ha costruito il classico videogioco di guerra dove i prodi soldati spaziali si rendono protagonisti di scontri epocali e cinematografici paragonabili a un Call of Duty nello spazio – ah già, lo hanno già fatto. Helldivers 2 non è un racconto lineare, non ha personaggi se non quei pochi che si rendono protagonisti di esilaranti siparietti sulla guerra ai Terminidi. La sola cosa importante è esportare la democrazia ovunque nella galassia.
Il titolo di Arrowhead vive in un contesto satirico che funge da cornice a tutto quello che i giocatori fanno: la Super Terra è la patria da proteggere, simbolo di libertà e democrazia, ma come in tutte le grandi democrazie l’unico modo per sopravvivere è una sana propaganda militare mascherata da eroismo. Ogni caduta sul campo, ogni esplosione e ogni alieno annientato non è altro che un pezzo della grande macchina della propaganda, un messaggio che ribadisce quanto gli Helldivers siano solo pedine sacrificabili per il bene della collettività.
Forse anche questa è una scelta che contribuisce a rendere Helldivers 2 un prodotto fresco, avvincente ma soprattutto vincente. Al contrario ad esempio di un Destiny 2 che sì è in continua evoluzione ma intimorisce i neo-arrivati che non riescono a raccapigliarsi dopo 10 anni di lore da recuperare, il titolo di Arrowhead è un universo vivo, che si evolve sul tempo, fatto di slogan ridicoli e che volutamente non si prende sul serio. Basta guardare le comunicazioni che arrivano sui social: di tanto in tanto, è ora di scendere di nuovo sul campo di battaglia per sterminare un po’ di viscidi e fastidiosissimi insetti giganti. Perché? Beh, perché la Democrazia è bella. Serve sapere altro?
Per un utente Xbox, scoprire oggi Helldivers 2 significa entrare in un mondo molto più grande di quello che avevamo trovato su PlayStation 5 e PC lo scorso anno. Col tempo, Arrowhead non solo ha sistemato parecchi bug, ma ha introdotto anche nuovi nemici come i temibili Illuminati, missioni inedite (persino la Super Terra è stata invasa, nei mesi scorsi!), equipaggiamenti e stratagemmi innovativi, e persino crossover sorprendenti come quello recentissimo con Halo, che ha portato in gioco equipaggiamenti e missioni speciali in pieno stile Master Chief, per dare vita a qualcosa che fino a poco tempo fa sarebbe stato impensabile.
Come se non bastasse, è stato anche appena presentato Nel Cuore dell’Ingiustizia, la prossima espansione (gratuita, come tutte) che promette di cambiare ancora le carte in tavola, portando i giocatori nel sottosuolo senza il supporto della nave in orbita. Il tutto, come sempre, con un carico di semplicità e accessibilità che funziona alla perfezione: la “guerra galattica” si evolve in base alle stagioni e agli aggiornamenti, e i giocatori si sentono davvero parte di una campagna collettiva che va avanti anche quando loro non sono online.
Dannatissimi insetti spaziali
Helldivers 2 può essere tranquillamente (non proprio) giocato in solitaria, ma è inutile spiegare che il cuore pulsante risiede nel gameplay cooperativo. La struttura delle missioni è semplice da descrivere, ma riesce a variare sempre: si parte dalla nave madre che funge da hub, e da lì si seleziona il pianeta da attaccare. Ogni pianeta offre condizioni diverse: ambientazioni ostili, meteo imprevedibile e soprattutto diversi tipi di obiettivi. Si passa dallo sgombero di nidi di insetti al dover riallineare torri delle comunicazioni, dall’eliminare minacce gigantesche al difendere posizioni strategiche sotto attacco. Non si tratta di missioni che brillano particolarmente per design, sia chiaro, anche se col passare del tempo le cose sono un po’ migliorate – e potenzialmente possono migliorare ancora.
La varietà risiede soprattutto nei nemici. I Terminidi, simili a insetti giganti, puntano al numero e alla brutalità, sono relativamente semplici da abbattere (a parte gli esemplari più colossali) e sono anche i primi che gli Helldivers si ritrovano a fronteggiare, un po’ come un sano riscaldamento. Ci sono poi gli Automaton, macchine da guerra senz’anima che costringono a pensare più tatticamente e a risparmiare le munizioni per il momento giusto. Nei mesi successivi al lancio sono anche tornati gli Illuminati, già presenti nel primo capitolo, caratterizzati da tecnologie avanzatissime e attacchi pericolosi, che ne fanno oggi la più grande minaccia per la Super Terra. Ognuna di queste fazioni richiede approcci diversi, e questo rende ogni discesa sul campo una sfida nuova, anche se l’obiettivo sulla carta è simile: distruggere tutto e sopravvivere.
Gli strumenti a disposizione dei giocatori sono altrettanto vari: fucili d’assalto, armi pesanti, torrette automatiche, mech, bombardamenti orbitali. Insomma, le solite cose da sparatutto. Il vero elemento strategico è quello degli Stratagemmi, veri e propri bonus che possono essere richiamati inserendo una corretta sequenza di comandi sul D-Pad. Inevitabilmente, questo tipo di interazione porta a tensione e momenti anche esilaranti. Servono munizioni nel bel mezzo di una battaglia, od occorre richiamare un compagno caduto al più presto per tentare di non fallire la missione? Non fatevi prendere dal panico, prodi Helldivers, e fate la sequenza giusta. Gli errori possono capitare. Ma se capitano, fanno parecchio male, esattamente come il fuoco amico sempre attivo.
Come già detto, col passare dei mesi Arrowhead ha arricchito il gioco con nuovi contenuti: armi inedite, missioni speciali a tempo, nemici aggiuntivi e persino eventi globali che coinvolgono l’intera community. Considerando il successo che ancora riscuote, possiamo aspettarci supporto ancora per molto, molto tempo, anche grazie alle risorse di una Sony che con Helldivers 2 ha trovato proprio quel live service dalle uova d’oro che cercava da un po’.
C’è poi la componente più soggettiva tra tutte, quella del divertimento. Helldivers 2 è piacevole da giocare? Sì, assolutamente. È il tipico gioco che, con il giusto gruppo, può portare a completare tantissime missioni prima di spegnere, proponendo missioni che combinano tensione e comicità: un momento si è concentrati a difendere un obiettivo, quello dopo si prende in giro il compagno che ha richiamato un bombardamento proprio sulla sua posizione finendo con l’essere brutalmente eliminato dalla stessa democrazia. L’ironia della vita.
Come se la cava su Xbox?
Helldivers 2 non è un gioco dalle ambizioni impossibili, tecnicamente parlando, e il porting Xbox è realizzato con la giusta cura. Su Series X il gioco gira in modo fluido, con una resa grafica solida e tempi di caricamento rapidi. Su Series S si nota qualche compromesso in termini di risoluzione e dettaglio, ma la modalità performance a 60 fps garantisce comunque un’esperienza soddisfacente. Qualche calo di frame rate può farsi sentire nei momenti più concitati, ma nulla che rovini l’esperienza complessiva.
Il cross-play è fortunatamente presente, ed è stata una delle scelte migliori da parte di Sony. Helldivers 2 gioca tantissimo sul concetto di community, e grazie a questa funzionalità gli utenti Xbox, da poco arrivati a difendere la Super Terra, possono collegarsi coi veterani PC e PlayStation, per formare gruppi imprevedibili ma pronti a tutto. Il crossover estetico con Halo, poi, ha dato vita a qualcosa che molti Helldivers sognavano da tempo. E che anche la community Xbox, finalmente, può gustare.
La recensione in breve
Helldivers 2 non è solo uno sparatutto cooperativo. È un divertentissimo titolo capace di generare storie col solo impegno dei giocatori, farli ridere e sudare di fronte all'innata necessità di una bella guerra democratica contro gli insetti, i robot e tutto ciò che minaccia la Super Terra. Un perfetto mix di azione, ironia e una discreta dose di caos, che ora anche la community Xbox può godere. In poche parole, un titolo quasi perfetto per le serate in compagnia di amici.
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Voto Game-Experience